Shori si risveglia in una grotta, nuda. In uno stato di semi-inconscienza aggredisce con violenza un uomo che percepisce come un pericolo. Con una furia bestiale che non capisce. Ha fame Shori. Fame di sangue.

Comincia così il viaggio della giovane alla ricerca di se stessa, delle sue origini, della comprensione dei suoi poteri.

Shori sembra essere una vampira, sa di dovere succhiare il sangue agli altri esseri umani. Non sa ancora se ci sono altri come lei. 

Un evento drammatico le ha privato infatti la memoria. Sa che però succhiando un po' di sangue a un essere umano non lo uccide o trasforma in vampiro, bensì stabilisce un forte legame, una specie di simbiosi. Un accordo di mutua assistenza.

Altre sono le particolarità di Shori, ha il potere di resistere ai raggi solari, anche se le provocano fastidio.

I tanti perché che l'assillano troveranno pian piano, con un elegante incedere narrativo, le loro risposte.

Il romanzo di Octavia Butler, raccontato in prima persona da Shori, si popolerà lentamente, ma in modo inesorabile, di personaggi, di relazioni tra loro. 

Diventerà un romanzo di formazione, di crescita. 

Shori nello scoprire il suo passato dovrà imparare a gestire quello che scoprirà e fronteggerà diverse prove. Non solo lei, anche il suo simbionte Wright verrà cambiato non solo nel suo status fisico, ma comincerà un percorso che lo porterà a uno stato diverso dalla partenza.

Ma non ci sono solo relazioni tra i personaggi nel romanzo. C'è anche un universo complesso, un'autentica cosmogonia che non viene esplicitata del tutto, lasciando nell'evocato alcuni grandi misteri, che però forse è giusto che restino tali. L'origine del popolo di Shori è uno di questi. Ma il romanzo è già molto denso nel narrare la complessa rete sociale degli Ina, questo è il loro nome, che giustamente lascia sullo sfondo quei complessi particolari che esistono in ogni universo narrativo ben costruito, ma che non possono e non devono gravare sull'arco della storia.

Importante, fondamentale, il tema dell'accettazione del "diverso", della mutua integrazione tra culture, estremizzato sia dalla esplicitazione che Umani e Ina sono a tutti gli effetti diverse specie, che dal conflitto interno al suo popolo che Shori dovrà fronteggiare.

Francamente, per come è strutturato il romanzo, è difficile effettuare una disamina profonda delle tematiche senza rischiare grosse anticipazioni sulla trama, che basandosi sulla graduale rivelazione e diversi colpi di scena, merita di restare ben celata al potenziale lettore. Temendo di aver già rivelato troppo mi fermo qui con i dettagli.

Posso però dirvi che siamo davanti a un romanzo fantastico che dimostra ancora una volta come un narratore "di genere" possa essere portatore di messaggi che i soliti benpensanti ritengono possibili solo nella letteratura mainstream.

Forma narrativa, ottima prosa e profondi significati si intrecciano in un romanzo che sceglie le metafore del fantastico per fare riflettere intrattenendo. Se il romanzo non è un capolavoro è solo perché in taluni momenti viene meno l'equilibrio tra ritmo e narrazione e perché non tutti i personaggi riescono a essere tracciati con altrettanta efficacia.

Ma si tratta di un romanzo da leggere. Senza scuse.