Frank Miller. Il cavaliere oscuro di Hollywood è la riedizione di Frank Miller – Matite su Hollywood, saggio di Valentino Sergi, in origine pubblicato nel 2009 da Edizioni XII, sulla base della tesi di laurea dello stesso Sergi.

Rispetto a quella edizione quindi c'è un sostanziale aggiornamento. La prima versione, comunque rimaneggiata ed estesa, trattava del rapporto tra il fumettista e il cinema, arrivando a The Spirit, film ispirato al personaggio di Will Eisner. 

Scopo esplicito sin dalla prefazione è costituire un riferimento per l’analisi delle opere fumettistiche di Miller, autore di memorabili cicli di personaggi iconici del fumetto statunitense, da Daredevil a Batman, ma anche ideatore ex novo di fumetti sbarcati al cinema, come 300 e Sin City

Quello che non molti sanno è che Miller ha lavorato con il mondo del cinema sin dagli anni '80, come co-sceneggiatore di RoboCop 2 e RoboCop 3. L'esperienza è raccontata in un apposito capitolo del saggio, pertanto non mi dilungo.

La missione del saggio è farci scoprire quanto fondamentale sia stato l'apporto di Miller all'arte fumettistica, mettendo in luce come abbia portato il cinema dentro il fumetto e il fumetto dentro il cinema.

Vengono quindi analizzate tutte le tappe di entrambe le "carriere" di Miller, alti e bassi compresi. A ciascuna delle tappe fondamentali è quindi dedicato un capitolo che le approfondisce.

Non manca anche uno sguardo alle opinioni politiche di Miller, imprescindibili da un certo momento storico in poi, per esaminare le opere nella giusta ottica, come spiegato anche dalla seconda prefazione, dal titolo emblematico: La rabbia giovane (e nera) e nella "Premessa politica" del saggio.

La stessa premessa auspica che i lettori abbiano la  mente abbastanza aperta nel "valutare la fattura e dell'importanza storica del testo, senza necessariamente condividerne le tesi sostenute."

È un tentativo, a mio avviso, coraggioso, anche se ritengo che le intenzioni di Miller siano invece quelle di mettere il lettore davanti a scelte più estreme.

Ma se un lettore non studioso è più libero di considerare un'opera decidendo se prescindere o meno dalle opinioni del suo autore, è compito di chi fa critica valutare con distacco.

Questo è il proposito del saggio, mettere tutto sul piatto, le opere e il valore intrinseco nella storia del fumetto, opinioni e agire pubblico del personaggio, lasciando al lettore, che nelle intenzioni di Sergi deve assumere il distacco del critico, le sue valutazioni.

A completamento del saggio, per dimostrare quanto sia stato terminato a stretto ridosso dell'attualità, una intervista rilasciata da Miller e Robert Rodriguez in occasione della conferenza stampa per l'uscita di Sin City 2 – Una donna per cui uccidere, ultima fatica registica di Miller.

Non è biografia, ma un saggio di riferimento che dice molto ai neofiti, forse un po' meno a chi segue Miller da anni,  per i quali costituisce comunque un utile riferimento. Il promemoria di una traccia per esplodere ogni singolo argomento nei dettagli, sfruttando la bibliografia di riferimento citata.