I lettori più attenti e i fan più impazienti non si saranno certamente persi l'ultimo messaggio pubblicato da George R.R. Martin sul suo Not a Blog all'indirizzo grrm.livejournal.com/.

Lo scrittore americano con cauto ottimismo e una certa dose di compiacimento ha annunciato che le ultime sei settimane sono state le più proficue e produttive dell'ultimo anno.

"Negli ultimi tre giorni" spiega "ho completato tre nuovi capitoli. Attenzione, non li ho scritti da zero, erano tutti capitoli parzialmente scritti e, in

alcuni casi, riscritti, da mesi, se non da anni. Ma ora sono definitivamente completati, li ho appena riletti e sono quasi convinto

che siano Non Schifezze (maiuscole usate dall'autore)."

Attenzione, però, cosigliamo i lettori in trepidante attesa dell'annunciato, rimandato, annunciato nuovamente e ancora rimandato Dance with dragons di non farsi prendere troppo dall'entusiasmo, perché Martin ha aggiunto una postilla: "vediamo come mi sentirò domani".

"Comunque, sapete che non voglio parlare troppo frequentemente di Dance. E non cambierò idea. Mi dispiace, ma non sarò mai uno di quegli autori che postano giornalmente quante parole scrivono. Non mi piace parlare dei giorni buoni per paura di portarmi iella da solo (tutti gli scrittori sono superstiziosi in fondo, come tutti i giocatori di baseball) e non mi piace parlare dei giorni cattivi... perché no.

Scrivere, per me, è come preparare una salsa: saremo tutti più felici, alla fine, assaggiando il prodotto finale senza sapere con cosa è fatta".

Lo scrittore tiene a precisare, però che il messaggio pubblicato l'altro giorno è una piccola eccezione alla regola: "Mi sento eccitato ed è la prima volta da un bel po' di tempo a questa parte. Mi pare di vedere una piccola luce tremolante alla fine del tunnel."

Certo Martin sarebbe molto più emozionato e felice se riuscisse a superare l'ostacolo della città di Meereen, passaggio che gli sta dando parecchio filo da torcere dal 2005.

Che sia davvero così? Possibile che il libro in gestazione ormai da quasi quattro anni possa essere dato presto alle stampe?

Non rimane altro che auguracelo e contemporaneamente sperare che Martin non venga rallentato o distratto da tutto quello che si sta muovendo intorno alla saga, ossia la produzione del serial tv (notizie/9586,notizie/10271) e la realizzazione del viedogioco (notizie/10565),

e con una certa dose di egoismo, che non si perda dietro a altre iniziative editoriali come il tributo a Jack Vance curato dall'autore insieme a Gardner Dozois.

E' infatti da poco uscito sul mercato americano Songs of the Dying Earth, antologia illustrata (di quasi 600 pagine) di racconti scritti per omaggiare la straordinaria produzione dello scrittore di fantasy e fantascienza nato a San Francisco nel 1916, antologia per la quale Martin, tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, ha scritto il racconto A Night at the Tarn House.