Probabilmente tutti lo sapevano che sarebbe successo prima o poi, ma secondo quanto riporta Blastr ora è ufficiale: la Lucasfilm sta per rimasterizzare l'intera saga Star Wars in 3D e rilasciare il film nelle sale (di nuovo). Probabilmente Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma sarà nelle sale nel 2012, apocalisse Maya permettendo.

Secondo quanto comunicato dalla Lucasfilm sarà la stessa Industrial Light & Magic a effettuare la conversione con John Knoll, il supervisore degli effetti visivi della ILM, a dirigere il progetto.

Knoll ha dichiarato che la conversione verrà effettuata con la massima attenzione possibile, prendendosi tutto il tempo necessario, con "occhio critico e artistico insieme con un'attenzione incredibile per i dettagli".

E' lo stesso Knoll a ribadire che "non si può correre se si vogliono buoni risultati". Per Star Wars lo staff si propone di applicare tutta l'esperienza estetica e tecnica della compagnia per dare al pubblico "una nuova fantastica esperienza di Star Wars".

Proclami e dichiarazioni entusiastiche a parte,  non è stata ancora fissata la data di uscita degli altri cinque film della saga. Star Wars oltre a essere parte della storia dell'immaginario collettivo è anche una vacca da mungere per tutti. Il creatore di Star Wars George Lucas aveva dichiarato pubblicamente all'inizio di quest'anno che la conversione di immagini 3D era stato bloccata, ma poi vedendo prima Avatar e poi Alice In Wonderland conseguire incassi da primato, ha dato nuovo impulso al progetto di conversione. Anche se non è mai stato un fan del 3D, Lucas ha detto che avrebbe cercato "per anni e anni e anni" di aggiungere il 3D alla saga di Star Wars, ma di non avere ancora trovato la giusta tecnologia. Questo fino ad Avatar, che ricordiamo è in parte girato in 3D nativo e in parte convertito, ma da scene comunque concepite sin dall'inizio per la successiva conversione.

C'è da dire che i film di Lucas erano al vertice della tecnologia dell'epoca. Il sottoscritto ricorda benissimo di quanto coinvolgente fosse per esempio la scena dell'inseguimento dei motosprinter, al punto da abbassare la testa in prossimità di un ramo... E senza 3D. Nel 1983, qualche mese dopo Il Ritorno dello Jedi uscì anche un perfido film di fantascienza in 3D, denominato Spacehunter. Ebbene le scene di quel film non riuscivano a raggiungere lo stesso effetto di coinvolgimento di quelle in 2D del film diretto da Richard Marquand per conto di George Lucas.

Il revival del 3D dei primi anni '80 fu deludente, anche se i film non erano più realizzati con l'obsoleta tecnologia che consetiva di vederli con occhiali con una lente rossa e l'altra verde.

In ogni caso le scene della trilogia di Lucas, anche quelle dei film più moderni, non sono state concepite per le nuove tecnologie 3D. Ci sarà da fare un grosso lavoro di separazione dei piani focali per l'equipe della ILM.

Staremo a vedere. Ormai del ciclo di Lucas manca solo la versione realizzata con i pupi siciliani.

Nel frattempo Lucas si diverte con le sue creature come un bimbo con i suoi giocattoli.

In uno degli ultimi episodi del serial a cartoni animati Clone Wars è apparsa una figura aliena dalle fattezze terribilmente familiari, già apparsa sullo sfondo ne La vendetta dei Sith: il Pantoran anziano meglio conosciuto come Papanoida, modellato sulle fattezze di George Lucas.

Lucas ha spiegato il suo cameo in un comunicato:

George Lucas in Clone Wars
George Lucas in Clone Wars
"La mia apparizione in Episode III era solo per divertimento. Principalmente l'ho fatto per i miei figli. Avevo prodotto la serie, ma non ero mai stato sullo schermo. Con Clone Wars, ho il meglio di entrambi i mondi, perché ho un ruolo da protagonista, ma non devo recitare o indossare tute blu".

Non aspettatevi però di sentire la voce di Lucas che esce dalle labbra computerizzate di Papanoida. E' Corey Burton, che ha interpretato il Conte Dooku e Cad Bane che dà voce al personaggio. Senza imitare Lucas ma piuttosto come Orson Welles nel ruolo di Harry Lime ne Il terzo uomo.

Di seguito un video dall'episodio in oggetto.