Lantana è una nuova casa editrice romana che prende le mosse da un’esperienza maturata, nel corso degli anni, proprio nell’editoria capitolina. Tra le varie, interessanti proposte, spicca il romanzo Il tutù (Le Tutu. Moeurs fin de siècle, 1891) scritto da una misteriosa Principessa Saffo.

Correva l'anno 1891 quando Leon Genonceaux, editore leggendario, perseguitato dalla censura e dai debiti per gran parte dell'esistenza e già noto per aver pubblicato Rimbaud e Lautréamont, stampava il romanzo. Genonceaux non riuscì a distribuire il libro e Le tutu scomparve prima ancora di iniziare a circolare, destinato tuttavia a riemergere dai fondali della storia molti anni dopo come un reperto indecifrabile. Una copia del libro venne infatti fortunosamente ritrovata a metà degli anni Sessanta, ma dovette aspettare ancora venticinque anni per essere pubblicata, diventando a quel punto oggetto di culto e di un'attenzione critica fuori dal comune.

Prodotto da un'immaginazione modernissima, romanzo comico di mostri e meraviglie, Il tutù anticipa Jarry, i surrealisti e le opere dissacratorie delle avanguardie. È un libro unico che sfugge a ogni definizione e, soprattutto, è un manifesto di libertà, fra i più divertenti mai scritti.

L’autore

 

Principessa Saffo, l'identità dell'autore rimane ancora oggi un enigma e la storia stessa di questo romanzo è avvolta nel mistero.

Pascal Pia, scrittore e membro del collegio di Patafisica, che ha casualmente ritrovato il romanzo nel 1966, è autore di una gustosa ricostruzione della reale identità di Principessa Saffo, riportata in questo volume.

Un brano

 

« Agguantò Mauri, che stava finendo di allacciarsi le scarpette da ballerina. Spinto dall'agente, Mauri fece le scale di corsa a quattro gradini alla volta e fu condotto al posto di polizia. Per strada, saltellava come una libellula. Il tutù si gonfiava. Se l'era messo attorno allo stomaco, quindi troppo in alto, cosicché finiva per sembrare una trottola. La sua faccia sgomenta e le gambe indefinite mettevano molto di buonumore la marmaglia e i bighelloni del quartiere delle Écoles».

La quarta di copertina

 

Scritto e ambientato nella Parigi di fine Ottocento, Il tutù racconta le avventure del giovane Mauri de Noirof, coinvolto in situazioni «surreali» e parte di un mondo dove ben poche cose appaiono strane: innamorato della madre, Mauri sposa suo malgrado una donna obesa e alcolizzata, diventa l'amante di un essere con due teste che si esibisce in un circo, viene eletto ministro, partecipa ad ambigui festini a casa di politici e vescovi e addirittura allatta suo figlio. Lo sberleffo rivolto alla morale e alle istituzioni correnti non superò il vaglio della censura, e il risultato fu la completa scomparsa del libro dalla circolazione. Una copia del volume viene però casualmente ritrovata a metà degli anni Sessanta in Francia, e il romanzo è di nuovo pubblicato, più attuale che mai, ai tempi nostri, con i quali queste «usanze di fine secolo» presentano sorprendenti analogie.

Principessa Saffo, Il tutù  (Le Tutu. Moeurs fin de siècle, 1891)

Traduzione Francesco Bergamasco

Lantana editore, collana Le stelle, pagg. 171, euro 18,00

ISBN 978-88-97012-03-0