E' morto a causa di un cancro l'artista francese  Jean Giraud, in arte Moebius, uno dei più grandi fumettisti mondiali.

Era nato nel 1938 a Nogent sur Marne, vicino Parigi. Divenne famoso agli inizi degli anni '60 per il fumetto western Blueberry. All'inizio degli anni '70 insieme a gruppo di  fumettari francesi si convinse che si potevano realizzare fumetti in modo diverso da come era stato fatto fino a quel momento. A condividere la sua idea furono tre amici: il fumettista Philippe Druillet, ideatore delle avventure fantascientifiche del personaggio Lone Sloane, lo scrittore e giornalista Jean-Pierre Dionnet e il direttore finanziaro Bernard Farkas. I quattro, denominatisi “Les Humanoïdes Associés”, diedero alla stampe la rivista Métal Hurlant e il mondo del fumetto non fu più lo stesso. 

La rivista, che usciva con cadenza trimestrale, nelle sue 68 pagine, di cui 18 a colori, presentò tra le tante opere le creazioni di Moebius e Druillet ovvero i noti personaggi di ArzachGail e Lone Sloane, e le due parti del capolavoro Il Garage Ermetico, ossia: Major Fatale e Il Garage Ermetico di Jerry Cornelius. Il personaggio del campione eterno fu all'inizio gentilmente concesso dal suo autore, ossia Michael Moorcock.Tale permesso fu poi revocato in seguito per questioni legali.

Più avanti la rivista pubblicò altri artisti come Alejandro JodorowskyEnki Bilal, Caza, Alain Voss, Berni WrightsonMilo Manara, Frank Margerin e anche collaborazioni con autori di fumetti statunitensi come Richard Corben. Oltre a fumetti, la rivista ospitava anche articoli su libri e film di fantascienza, musica e poi anche videogiochi. Gli autori pubblicati avevano il completo controllo delle proprie opere, senza una linea editoriale che li limitasse nella creatività. Pertanto la rivista si caratterizzò per fumetti dal contenuto adulto, con spiccate sperimentazioni grafiche. 

Tavola da Il Garage Ermetico
Tavola da Il Garage Ermetico
Per le storie del Garage Ermetico Moebius destrutturò sia il suo segno grafico denso di particolari, effettuando un lavoro di sintesi, che il concetto di tavola dalla divisione rigida e costante in vignette, e in conseguenza anche la sceneggiatura divenne più fluida, meno legata alla "narrazione avventurosa", ma più all'evocazione di atmosfere. Il lavoro compiuto dagli “umanoidi” ha avuto conseguenze enormi nella produzione di genere degli anni successivi e in particolare nel fumetto e nell'illustrazione. Gli stilemi visivi sono stati ripresi proprio dai grafici delle copertine dei dischi per esempio

Grazie alle vendite dei diritti all'estero (tra gli acquirenti la rivista italiana Linus), Métal Hurlant riuscì ben presto ad ampliarsi, e la periodicità passò a bimestrale con il numero sette, e dal nono numero divenne mensile. Cessò le sue pubblicazioni nel 1987, salvo riprendere per soli 14 numeri nel 2002.

Molte delle tematiche fantastiche affrontate dagli autori della rivista sono state riprese ed ampliate anche a distanza di anni, con citazioni più o meno esplicite anche da altre forme di arte, come la letteratura. L'antologia Metallo Urlante di Valerio Evangelisti per esempio. Così come moltissime influenze ebbe l'opera del Maestro nella cinematografia fantastica, da Alien a Tron, senza dimenticare Il quinto Elemento, di Luc Besson, nel quale collaborò al design concettuale, a Immortal di Henki Bilal. Collaborò insieme a Jodorowski alla ideazione del film mai realizzato su Dune di Frank Herbert. George Lucas usò un disegno di Giraud in L'Impero Colpisce Ancora, per il droide sonda, e s'ispirò alla sua arte per concepire Coruscant e molto del mondo della Repubblica nella seconda trilogia di Star Wars.

Di Moebius si ricordano anche i fan della Marvel, per la bellissima miniserie di Silver Surfer, Parabola, e poi raccolta in volume, scritta da Stan Lee

Ma la sua natura eclettica lo ha portato a collaborare anche con grandi maestri del cartone animato e fumetto giapponese, come Hayao Miyazaki e Jiro Taniguchi.

Tantissimi furono poi i premi, dallo Yellow Kid italiano al prestigioso Eisner statunitense, ai premi francesi ovviamente, senza dimenticare il World Fantasy Award.

Il mio personale ricordo del Maestro risale al 1997, quando fu organizzata a Palermo, dove all'epoca vivevo, una mostra delle sue opere, intitolata Moebius Infinito. All'inaugurazione era presente Giraud, che con molta serenità si sottopose alle rituali firme e pose con i convenuti, dando prova di grande professionalità. Quando io e miei amici riuscimmo a scambiare, paralizzati o quasi dall'emozione, qualche parola con l'artista francese egli fu prodigo di consigli su come approcciare il mondo della scrittura e del fumetto, dando prova di grande umiltà e semplicità.

Lo saluto con "grazie" commosso e con un abbraccio denso di cordoglio alla sua famiglia.