Il Castello nel Cielo (titolo orig. Laputa) non si può definire una "novità", visto che è un film del 1986, ma è comunque un'uscita cinematografica molto attesa dagli appassionati di cinema d'animazione.

Il terzo lungometraggio animato diretto dal premio Oscar Hayao Miyazaki per lo Studio Ghibli ha avuto una storia particolarmente sofferta in Italia: è stato distribuito in DVD nel 2004, ma ritirato dal mercato meno di un anno dopo. Da allora è sembrato che i fan italiani dovessero mettersi il cuore in pace, ma domani 25 aprile 2012 il film arriva finalmente su grande schermo grazie a Lucky Red, che tempo fa ha acquisito i diritti di distribuzione delle produzioni Ghibli, portando su grande schermo film come il classico animato Porco Rosso e il recente Arrietty -Il mondo segreto sotto il pavimento

Il Castello nel Cielo è un film meraviglioso: poetico, sognante, divertente ed emozionante, è imperdibile per tutti gli appassionati di cinema, non solo d'animazione. Per il 1986 era una meraviglia della tecnica animata, e regge ancora benissimo il passaggio del tempo. E' stato quello che si potrebbe definire un lavoro seminale per l'industria degli anime giapponesi (Il Mistero della Pietra Azzurra, cartone animato che in Italia ha avuto molta fortuna, prende più che semplice spunto da Laputa) e per l'industria cinematografica, basti vedere quanto ha influenzato il lavoro degli autori Disney e Pixar. John Lasseter ha dichiarato più volte la propria ammirazione per il lavoro di Miyazaki, e basta guardare UP per rendersi conto che il volo tra le nuvole della casetta dell'anziano protagonista deve molto alle grandi panoramiche aeree dei film di Miyazaki, da Nausicaa allo stesso Laputa.

Al centro della trama de Il Castello nel Cielo sono i temi cari al regista e all'uomo Miyazaki, in particolare il rapporto con la natura e i pericoli insiti nell'abuso della tecnologia. Altre delle cifre distintive dell'autore sono le atmosfere steampunk - usate ben prima che il termine diventasse di moda - a metà tra retrofuturo e toni avventurosi alla Jules Verne; l'uso di personaggi non umani (il robot giardiniere) che sotto la superficie si rivelano molto più umani di tante persone; il potere di rinnovamento che è proprio dei bambini, gli unici in grado di osare, di credere nella possibilità di un cambiamento.

Il Castello nel Cielo racconta la storia di Pazu e Sheeta, due bambini che si incontrano in circostanze straordinarie e insieme partono alla ricerca della mitica isola volante di Laputa (o, appunto, del cosiddetto "castello nel cielo"), una leggendaria fortezza che potrebbe rivelarsi molto più reale e pericolosa del previsto. La ricerca dei due bambini è minacciata da pirati e pericolosi individui sulle tracce di Sheeta e della pietra azzurra dai misteriosi poteri che la bambina porta al collo.

La recensione

Il castello nel cielo

Il castello nel cielo

Articolo di Maria Cristina Calabrese Martedì, 24 aprile 2012

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