Ursula K. Le Guin è una delle più prolifiche e stimate autrici di fantasy e fantascienza di tutti tempi. Perchè quindi dovrebbe iniziare a scrivere in modo più simile a J.K. Rowling? Eppure succede, lo rivela lei stessa durante un'intervista.

Alla domanda specifica se gli editori avessero fatto pressioni per avere da lei storie diverse dal suo stile risponde:

"Negli anni scorsi è successo a proposito dei miei tre romanzi fantasy Gifts, Voices e Powers: c'è una pressione crescente per renderli più simili a Harry Potter.

Io scrivo un tipo molto, molto diverso di fantasy e di storie in generale, quindi è una cosa con cui non potrei andare d'accordo. Ho dovuto resistere. Tutto questo è cominciato quando l'editoria stava cominciando a perdere il proprio scopo e il senso della propria direzione".  

L'autrice punta il dito sulla tendenza crescente a trarre un benefit di base da tutte le fiction: sebbene gli autori di sf e fy mantengano ancora un certo controllo creativo sulle proprie opere - a differenza di molti scrittori mainstream - c'è uno spostamento costante verso l'ingerenza da parte del settore editoriale.

Tutto questo sembra scaturire dalla necessità di trovare una formula sempre e comunque redditizia per gli scrittori di genere.

C'e da chiedersi se, anche nei confronti delle trasposizioni cinematografiche e televisive, per avere successo occorra prendere in seria considerazione il riadattamento dell'opera verso un certo standard.

La risposta della Le Guin è molto chiara:

"Nessuno tranne la Rowling ha mai avuto controllo sui film tratti dai propri lavori, e questo perchè lei è così ricca. La domanda da porsi in questi casi è "mi dispiace se viene fatta una parodia del mio lavoro? I soldi sono così importanti? Se lo sono, lascia che facciano, prendi i soldi e scappa qualsiasi cosa succeda. Se non lo sono, scappa e basta".

In fin dei conti, c'è un sacco di posto nel panorama letterario fantastico, sia per i libri della Le Guin che per quelli della Rowling...