Il network CW ha diffuso le prime immagini di Legacies, un episodio di Green Arrow che verrà trasmesso il prossimo 13 novembre. E' l'occasione per dare una prima occhiata a una banda di criminali che gli appassionati del fumetto originale della DC Comics forse ricorderanno: la Banda della Scala Reale (The Royal Flush Gang). Comparsi per la prima volta nel 1966, i membri della banda avevano la caratteristica di essere vestiti da carte da gioco, da cui l'origine del loro nome (il riferimento è alla scala reale del gioco del poker, composta da asso, re, regina, fante e dieci).

In una serie d'azione del 2012, però, un gruppetto vestito come le guardie della Regina di Cuori nell'Alice della Disney sarebbe sembrato vagamente ridicolo, da cui la scelta della produzione di adattare il loro aspetto all'epoca, al linguaggio della serie e al suo target di pubblico. "Credo che abbiamo trovato un modo molto brillante per rappresentarli" ha dichiarato Andrew Kreisberg, produttore di Green Arrow, "Li consideriamo il più riuscito gioco alchemico tra quelli che abbiamo fatto finora. La Banda della Scala Reale era probabilmente la nemesi più improbabile tra tutte quelle dei fumetti originali, eppure si è trasformata in uno dei nostri antagonisti più solidi; in particolare siamo veramente orgogliosi del rapporto che abbiamo sviluppato tra Oliver e il Re, il leader del gruppo."

Kreisberg riassume almeno parte della ragione del buon successo che la nuova serie sta ottenendo: l'efficace adattamento del materiale originale per il pubblico contemporaneo, e in particolare per il target di pubblico di un canale come CW, che da ben 8 anni ospita Supernatural e che è stata responsabile - nel bene e nel male - di una serie come Smallville.

Il nuovo Green Arrow è veloce, ricco d'azione, con trame tutto sommato coerenti (non gli si chiede molto di più, non quando la preoccupazione principale è che il protagonista mostri gli addominali almeno una volta a episodio.) Gli autori hanno avuto il pregio di rielaborare molto poco il background del personaggi già mostrato in Smallville (gli anni di solitudine, il desiderio di vendetta che lo avvicinano chiaramente a Batman...) aggiungendo una griglia di comprimari che funzionano proprio perché ci sono incredibilmente famigliari: l'amico fesso ma non troppo; la ex fidanzata con  cui ci sono ancora scintille; la madre risposata con un vecchio amico del padre. Sono chiaramente tipizzazioni già viste decine di volte, eppure nel contesto funzionano.

Su tutti merita una considerazione il protagonista Stephen Amell, bello come il sole ma espressivo come una fetta di polenta, è nonostante tutto un esempio di buon casting, perché perfettamente adatto a questa serie e a queste trame. Il giorno che un canale come CW deciderà di usare come leading man di una serie un attore magari meno bello ma capace (Jensen Ackles di Supernatural è un'eccezione e viene il dubbio che gli sia capitato per caso) sarà il segno che potremo aspettarci storie migliori raccontate in modo migliore. Fino ad allora, per gli appassionati del genere supereroistico Green Arrow sembra almeno partire bene. Sicuramente ha lasciato nella polvere Smallville già dal pilot (era facile, lo so).

Di Green Arrow e di molte altre serie si parlerà meglio domani a Lucca Games: il primo incontro della prima giornata (ore 10 in sala Ingellis) di manifestazione sarà proprio dedicato alle serie tv. Per gli interessati anticipiamo solo che l'incontro tratterà, tra le altre cose, di cosa funziona e cosa no nella fiction seriale di oggi, di linguaggio televisivo e del perché alcune produzione sanno osare più di altre.