“La Ruota del Tempo Gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che divengono leggenda; la leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito è ormai dimenticato, quando ritorna l'Epoca che lo vide nascere. In un'Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, 'un'Epoca ancora a venire, un'Epoca da gran tempo trascorsa', il vento si alzò nelle Montagne di Nebbia. Il vento non era l'inizio. Non c'è inizio né fine, al girare della Ruota del Tempo. Ma fu comunque un inizio.”

Quante volte aprendo un libro abbiamo letto queste parole? Con A Memory of Light sono quattordici, visto che in Nuova Primavera, prequel alla monumentale saga della Ruota del Tempo, Robert Jordan quelle parole non le ha usate. Ma questa volta è l'ultima, e la Ruota conclude finalmente il suo giro.

Era la metà degli anni '80 quando a un giovane e poco noto scrittore, James Oliver Rigney Jr., veniva l'idea per una storia basata su uno spunto molto semplice: cosa sarebbe successo se qualcuno fosse andato da un personaggio a dirgli che lui era destinato a essere il salvatore del Mondo? Da quel primo germe molte cose sono nate, personaggi, luoghi, costumi e situazioni incredibili, fino a creare un mondo incredibilmente ricco e complesso, vivo in ogni più minimo dettaglio.

Rigney, che aveva già pubblicato romanzi sotto diversi pseudonimi, compreso quello di Robert Jordan per alcune storie dedicate a Conan, indimenticato personaggio di Robert E. Howard, vendeva all'editore una trilogia con la consapevolezza che per concludere la sua storia avrebbe avuto bisogno di almeno sei volumi. La storia però non ha fatto che crescere di dimensioni e di popolarità da quel 1990 in cui nelle librerie americane giungeva The Eye of the World. Undici corposi romanzi più un lungo prequel pubblicati fino al 2005, poi la scoperta della malattia che lo avrebbe portato alla morte il 16 settembre del 2007.

Ma la saga non era ancora finita e, pur debilitato dalla malattia, Jordan sentiva di avere un debito con i suoi lettori. Per loro, per donargli quella conclusione che aspettavano da tanti anni, iniziava a scrivere in ogni momento disponibile dei suoi due ultimi anni di vita, lasciando numerose pagine ultimate e ancor più appunti, indicazioni di trama, tracce di lavoro in modo che se lui non ce l'avesse fatta qualcun altro avrebbe potuto mettere la parola fine al suo posto.

Quel qualcuno, ora lo sappiamo, è Brandon Sanderson, nel 2007 giovane scrittore cresciuto proprio grazie all'ispirazione delle opere di Jordan e divenuto una realtà importante in questi ultimi anni. Sanderson ha preso in mano il materiale lasciato da Jordan e lo ha rielaborato, trasformandolo in tre romanzi di notevoli dimensioni. Ora che anche l'ultimo è arrivato in libreria – per ora solo in lingua originale – per La Ruota del Tempo è giunta la fine di un'Era. I volumi che compongono la saga sono:

L'Occhio del Mondo, 1992, ripubblicato nel 2002 (The Eye of the World, 1990);

La grande caccia, 1993, ripubblicato nel 2003 (The Great Hunt, 1990):

Il Drago rinato, 1995, ripubblicato nel 2003 (The Dragon Reborn, 1991);

L'ascesa dell'Ombra, 2004 (The Shadow Rising, 1992);

I fuochi del cielo, 2004 (The Fires of Heaven, 1993);

Il Signore del Caos, 2005 (Lord of Chaos, 1994);

La corona di spade, 2006 (A Crown of Swords, 1996);

Il sentiero dei pugnali, 2007 (A Path of Daggers, 1998);

Il cuore dell'inverno, 2008 (Winter's Heart, 2000);

Crocevia del crepuscolo, 2009 (Crossroads of Twilight, 2003);

La lama dei sogni, 2010 (Knife of Dreams, 2005);

Presagi di tempesta, 2011, completato da Brandon Sanderson (The Gathering Storm, 2009);

Le torri di mezzanotte, 2012, completato da Brandon Sanderson (Towers of Midnight, 2010);

A Memory of Light, 2013, completato da Brandon Sanderson.

Al momento non ci sono notizie relative alla data di traduzione del romanzo in italiano, ma per coloro che leggono l'opera in lingua originale è arrivato finalmente il momento di cavalcare per l'ultima volta insieme al Drago il vento del tempo.