“La migliore fantasy è scritta nel linguaggio dei sogni. È viva come sono vivi i sogni, più reale del reale... per un momento almeno... quel lungo e magico momento prima del risveglio”.

Così scriveva nel 1996 George R.R. Martin sul volume di Patti Perret The Faces of Fantasy del genere che di lì a poco avrebbe aumentato a dismisura la sua fama.

“La fantasy è argento e scarlatto, indaco e azzurro, ossidiana venata d'oro e lapislazzuli. La realtà è compensato e plastica, costruita con fango marrone e verde militare. […]

Noi leggiamo fantasy per trovare di nuovo i colori, penso. Per assaporare forti spezie, e per sentire il canto delle sirene.”

Quanto è forte la differenza fra la nostra realtà e quella della fantasy? Un'enormità, e le parole di Martin, soprattutto quelle della sua narrativa, sono qui a ricordarcelo. Quanto è vera, e affascinante, la realtà delle sue storie? Quanto più viva rispetto a quella che ci circonda tutti i giorni, almeno finché si ha la possibilità di immergersi nel suo incredibile mondo? Su queste idee ha giocato HBO quando ha realizzato un nuovo trailer promozionale per la terza stagione di Game of Thrones, in arrivo alla fine di marzo.

Immagini tutto sommato banali, con il nostro mondo in bianco e nero attraversato da un animale silenzioso. La nostra realtà. Almeno fino all'ultimo dettaglio, che ci svela che esiste un mondo diverso dal nostro nel quale incontriamo persone che provano i nostri stessi sentimenti e che lottano per sopravvivere animate da motivazioni che potrebbero essere le nostre.

Intanto nuove informazioni continuano a sommarsi a quelle vecchie. Visto che la produzione considera Game of Thrones un'unica lunga storia suddivisa per motivi tecnici in diverse stagioni la numerazione degli episodi è continua.

Vanessa Taylor (già sceneggiatrice dell'episodio 14 Il giardino di ossa) ha realizzato la sceneggiatura dell'episodio numero 22, Bryan Cogman (episodi 4, Il giuramento, e 13, Ciò che è morto non muoia mai) del numero 25 e Martin (episodi 8, La guerra alle porte, e 19, L'assedio) del numero 27, mentre tutte le altre sceneggiature sono state scritte da David Benioff e D.B. Weiss.

La regia è stata affidata a Daniel Minahan (già regista degli episodi 6, La corona d'oro, 7, Il gioco dei troni, e 8, La guerra alle porte) per gli episodi 21 e 22, Benioff e Weiss per l'episodio 23, Alex Graves per gli episodi 24 e 25, Alik Sakharov per l'episodio 26, Michelle MacLaren per gli episodi 27 e 28 e David Nutter (episodi 16, Vecchi e nuovi dei, e 17, Un uomo senza onore) per gli episodi 29 e 30.

Mentre gli sceneggiatori hanno tutti già lavorato per la serie ci sono numerosi cambiamenti alla regia, con Benioff e Weiss che per la prima volta hanno deciso di occuparsi di un episodio nel modo più completo possibile.

Stephanie Blacker
Stephanie Blacker
Qualche informazione in più è arrivata anche per quanto riguarda gli attori. Il nome di Tom Brooke, attivo da anni nel cinema e nella televisione britannici, era già stato fatto in agosto. Ora si sa che l'attore vestirà i panni di Lothar Frey detto lo Storpio, personaggio fondamentale nella trama di Robb e Catelyn. Di Burn Gorman, già protagonista in Torchwood, si sa che interpreterà un Guardiano della notte. Il suo nome è ancora ignoto, ma era presente sul set nello stesso momento in cui lo erano John Bradley, interprete di Samwell Tarly, e James Cosmo, interprete di Jeor Mormont. Nel cast ci sarà anche Stephanie Blacker, che interpreterà una non meglio definita Violet. Nei romanzi l'unica Violet nominata è un'anziana donna ricordata da Catelyn per un episodio di quando era bambina, quindi l'indicazione del nome in realtà non svela nulla. Quello che si sa è che l'attrice è stata diretta dalla MacLaran, quindi comparirà nell'episodio 27 o nel 28.

Quanto ai titoli degli episodi al momento sono tutti ignoti, con un'unica eccezione. Fino a qualche tempo fa per l'episodio sceneggiato da Martin era stato annunciato il titolo Autumn Storms, tempeste d'autunno. Il titolo, mai amato da Martin, era legato alla gran quantità di pioggia presente al suo interno. La pioggia però recentemente è stata eliminata e Autumn Storms è diventato Chains, catene. Titolo che a Geroge piace di più perché ha una duplice valenza, letterale e metaforica.

“C'è qualcosa di antico e vero nella fantasy che parla a qualcosa che si trova nel profondo di ciascuno di noi, al bambino che sognava che un giorno sarebbe andato a caccia in una foresta nella notte, festeggiato in caverne sotto le colline e trovato un amore che sarebbe durato per sempre da qualche parte a sud di Oz e a nord di Shangri-La”. E se Martin ha affermato di non essere interessato al paradiso delle varie religioni e di sognare, dopo la morte, di potersi recare nella Terra di Mezzo, per gli appassionati è sempre più vicino il momento del ritorno nei continenti di Essos e Westeros.