Il 20 giugno si avvicina. Manca poco meno di un mese all'uscita nei cinema dell'Uomo d'acciaio e l'atteso film diretto da Zack Snyder sembra pronto a non deludere le aspettative create negli ultimi mesi.

Da quel poco che è trapelato dalla trama, da quello che si è potuto ricucire insieme leggendo le dichiarazione dei diretti interessati e facendo scorrere le impressionanti immagini dei trailer ci si è fatti l'impressione - o magari solo la speranza - che il film, scritto e prodotto da David S. Goyer e Christopher Nolan, non si limiterà a raccontare ancora la genesi di uno dei personaggi più longevi dei fumetti, ma darà una nuova lettura della venuta sulla terra di Supeman e del suo ineluttabile destino.

Secondo la sinossi ufficiale di Man of Steel, Clark Kent alias Kal-El (Henry Cavill), è un giovane giornalista che si sente alienato a causa dei poteri che possiede e che vanno al di là di qualsiasi immaginazione. Arrivato anni fa sulla terra dal lontano pianeta Krypton Clark ora deve affrontare il quesito più importante: "Perché sono qui?".  

Cresciuto nel rispetto dei valori dei genitori adottivi (Kevin Costner e Diane Lane) scopre presto che grandi poteri comportano la necessità di prendere difficili decisioni. E anche grazie all'intervento del padre biologico (Russell Crowe) comprenderà finalmente qual'è il suo posto nel mondo. 

Quando il suo pianeta d'adozione necessiterà più di ogni altra cosa di stabilità, Clark dovrà chiedersi se dovrà usare i suoi poteri per mantenere la pace ovvero per dividere e conquistare. E così come ultima luce di speranza nel mondo e per proteggere coloro che ama, il ragazzo smarrito diventa l'eroe conosciuto come Superman. 

Ci sono alcune cose però che le cartelle stampa non ci dicono: per esempio non ci spiegano che, fin dalla nascita, il destino riserverà a Kal-El, grandi cose. Terribili, magari. Ma pur sempre grandi.

Non ci dicono neppure che da questo destino non si può scappare e che anzi, nella personificazione del Generale Zod, si possa esser braccati da un capo all'altro dell'universo.

E così gli esseri umani hanno la conferma di quello che molti sperano o sospettano: non sono soli nello spazio: una forza di invasione si abbatte sulla terra chiedendo che Superman si consegni come prigioniero.

Il trailer italiano

L'ultimo trailer in inglese

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Il nuovo Superman sarà giocoforza un film di fantascienza che regista e sceneggiatore hanno cercato di ammantare di realismo cercando di riportare la straordinaria verosimiglianza raggiunta da Nolan e Goyer nella trilogia di Batman.

Secondo Nolan, l'unico regista in grado di raggiungere questo risultato poteva essere solo Snyder, "per la sua innata capacità di trattare i supereroi come personaggi reali." 

"Questo era il nuovo approccio che serviva per Superman. Lui capisce il potere di queste icone ma anche capisce la persona dietro di esse." 

Tutto questo è servito al regista per superare la sua "non simpatia" verso i personaggi extraterrestri e dai super poteri, tanto che il suo protagonista non è il verginello a cui il pubblico è abituato. 

Il mito di Superman è stato scomposto fino a fare imbarcare Clark Kent su un peschereccio a sporcarsi le mani. 

L'Uomo d'acciaio che sarà il cinema da giugno non sarà quel personaggio piatto e senza sfumature al quale siamo abituati, che agisce giustamente perché è così che è nato.

La rettitudine di Clark Kent, secondo Cavill, è qualcosa costruita lentamente con il duro lavoro, con lo sforzo di nascondere il suo essere straordinario, forgiandosi un carattere.

"Ho sempre pensato che Clark fosse sempre troppo pieno di virtù per potersi relazionare con lui." Ha dichiarato Deborah Snyder, produttrice del film e moglie del regista." 

"E' sempre quel boy scout troppo perfetto e nonostante Lois sia così esuberante e forte è ancora la ragazza che ha bisogno di essere salvata. Non voglio dire che non sarà salvata nel nostro film, ma subito dopo lei salverà lui, in tanti diversi modi. Emozionalmente.

Nel nostro film... ha una posizione di forza: c'è qualcosa che lei deve compiere per far si che funzioni. E' un personaggio femminile davvero forte e attivo.  " 

Per la produttrice non poteva esserci scelta migliore di Amy Adams per interpretare questa eroina.

"Amy è una straordinaria attrice. Abbiamo provato a scegliere i migliori attori possibili per dare credibilità al film. Non abbiamo pensato a un film come un film sui supereroi, ma come una grande storia da raccontare e volevamo quindi le persone migliori. Amy incarna Lois in così tanti aspetti: è esuberante, versatile. E' perfetta per il ruolo."