Sono trascorsi sette anni dalla sua ultima incarnazione sul grande schermo, da quel Superman Returns (2006) che non ottenne il successo che alla Warner Bros. si attendevano, e proprio oggi, non a caso nell'anno in cui il figlio di Krypton celebra i suoi settantacinque anni di vita, nelle sale italiane avverrà il debutto dell'ultima versione cinematografica di Superman.

L'Uomo d'Acciaio (Man of Steel il titolo originale) racchiude molte speranze per il colosso statunitense dell'intrattenimento così come per la casa editrice DC Comics, che pure nel mese di giugno (un altro caso?) ma del lontano 1938, fece esordire sulle pagine di Action Comics #1 la creazione di Jerry Siegel e Joe Shuster (immagine in basso a destra). Quella data non segnò, semplicemente, il debutto di un personaggio tra tanti: Superman è infatti considerato il primo supereroe al mondo, almeno nell'accezione contemporanea del termine e certamente nella sua forma archetipica. Il suo esordio coincise di fatto con l'inizio di quella Golden Age dei comics americani che segnò la nascita di tanti eroi che tutt'ora popolano le pagine delle testate DC e Marvel, e che vide all'opera alcune tra le menti più prolifiche e geniali della nona arte.

La storia di Superman, che ne L'Uomo d'Acciaio sarà interpretato da Henry Cavill, è nota ai più, nonostante alcuni rimaneggiamenti apportati nei decenni da diversi autori. Su tutti, va qui ricordato John Byrne, che con il suo arco narrativo ripreso dal titolo del film (pur non rappresentandone l'unica fonte d'ispirazione) ha riscritto nel 1986 le origini del personaggio, ridefinendone i poteri e stabilendo il canone per le sue successive storie: Kal-El, neonato figlio dello scienziato del pianeta Krypton Jor-El (Russell Crowe) viene inviato sulla Terra mentre il suo mondo sta morendo. Atterrato nei pressi di una cittadina di campagna del Kansas, Smallville, viene trovato nel relitto del suo veicolo interstellare da due coniugi senza figli, Jonathan e Martha Kent (rispettivamente, Kevin Costner e Diane Lane). Dopo averlo chiamato Clark, questi ultimi allevano il piccolo alieno come un bambino terrestre, pur consapevoli della sua straordinaria origine. E straordinarie si riveleranno, ben presto, anche le capacità dell'ultimo kryptoniano: le sue cellule, a causa delle differenti radiazioni solari alle quali sono sottoposte sul nostro pianeta, gli permetteranno infatti di sviluppare forza, resistenza, velocità e sensi quasi divini, oltre alla capacità di volare.

Divenuto soprattutto un simbolo della cultura americana e, per estensione, di quella occidentale, Superman ha ispirato, tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, adattamenti cinematografici che rimangono nell'immaginario collettivo grazie ai meriti del regista del primo film Richard Donner e per le interpretazioni di Christopher Reeve (foto in basso a sinistra) e di Gene Hackman nei rispettivi ruoli del protagonista e della sua nemesi, Lex Luthor.

Più per i primi due episodi, a dire il vero, assai più validi del terzo e quarto. Assai più freddamente fu invece accolto dal pubblico il tentativo di reboot del personaggio costituito da Superman Returns di Bryan Singer, film formalmente ineccepibile ma privo di sequenze spettacolari e di forza espressiva, un po' troppo schiacciato com'era dai suoi ingombranti predecessori (doveva costituire un seguito ideale di Superman II del 1980, ufficialmente diretto da Richard Lester, ma di cui in realtà Donner aveva girato moltissime sequenze prima di abbandonare per divergenze con la produzione) soprattutto guardando alla recitazione dell'attore protagonista, Brandon Routh.

E' facilmente intuibile, allora, come la Warner Bros., che dal 2009 è divenuta proprietaria della DC Comics, riponga così tante speranze in questo nuovo film dedicato al figlio di Krypton. Superman rappresenta, insieme a Batman, il personaggio di punta della casa fumettistica di New York e il leader naturale del potente team della Justice League. Riuscire, quindi, a portare sul grande schermo una versione moderna e di successo dell'eroe sarebbe il primo passo per realizzare finalmente un universo cinematografico analogo a quello che la Disney ha costruito negli ultimi anni con i personaggi della Marvel Comics.

Il progetto, come molti di voi già sapranno, è stato affidato a Christopher Nolan e David S. Goyer, già artefici della rinascita sul grande schermo del Cavaliere Oscuro ed entrambi autori del soggetto de L'Uomo d'Acciaio (Nolan anche produttore), e a un regista che con il genere dell'adattamento cinematografico dei comics ha già una certa esperienza, Zack Snyder (300, Watchmen).

E proprio Snyder, in merito alla futura possibilità di espandere l'universo narrativo in cui si svolge la storia del suo film, ha già stuzzicato i fans confermando la presenza di easter eggs relativi ad altri personaggi DC Comics.

Il film, che ha esordito negli USA e in alcuni altri Paesi lo scorso 14 giugno, ha avuto finora uno straordinario successo di pubblico: complessivamente, gli incassi hanno superato i 200 milioni di dollari nel primo week-end di programmazione (di cui circa 117 milioni in Nord America), cifra che in soli tre giorni ha quasi eguagliato il budget di realizzazione, stimato intorno ai 225 milioni.

Per quanto riguarda la critica, tuttavia, il giudizio non è così netto, nè soprattutto rassicurante per la Warner Bros. come lo sono invece le cifre de L'Uomo d'Acciaio. Dando infatti uno sguardo a due tra i maggiori siti che raccolgono i pareri della stampa specializzata e del pubblico su prodotti cinematografici e più in generale mediatici, come Rotten Tomatoes e Metacritic, salta subito all'occhio la grande differenza tra la media dei voti assegnati dagli addetti ai lavori, al momento di scrivere questo articolo ferma a una scarsa sufficienza, e il ben più ampio consenso degli spettatori. A far storcere il naso ai critici cinematografici di alcune testate giornalistiche statunitensi sarebbero stati gli eccessi della regia, che soprattutto nella parte finale del film si lascerebbe andare a un'eccessiva spettacolarizzazione, e la stridente compresenza nella sceneggiatura di intenti diversi, uno più intimistico e profondo, l'altro più teso all'azione e alla grandiosità degli effetti speciali. Di contro, una parte della critica ha invece gradito l'intensità del conflitto interiore di questo Kal-El, seppure l'interpretazione di Cavill (foto sopra) non abbia messo tutta la stampa d'accordo, e abbia anzi causato reazioni un po' fredde. Questa (presunta) ambiguità del lungometraggio diventerebbe, al contrario, un suo punto di forza secondo altri commentatori, che lodano invece le due anime del film, riecheggianti il tormento interiore del protagonista.

Ma, giudizi a parte, si tratta ora, per chi lo vorrà, semplicemente di sedersi in sala e aspettare che le luci si spengano: un neonato alieno, ultimo figlio del pianeta Krypton, sta per tornare sui nostri schermi.

Vi lasciamo con il trailer italiano ufficiale e la sinossi della pellicola.

Trailer italiano ufficiale

Sinossi

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano "L'Uomo d'Acciaio", con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder.

Il film è interpretato anche da Amy Adams ("The Fighter"), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all'Oscar® Laurence Fishburne ("What's Love Got to Do with It") in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar® Diane Lane ("Unfaithful -- L'amore infedele") e il premio Academy Award® Kevin Costner ("Balla coi lupi").

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar® Michael Shannon ("Revolutionary Road") e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer ("Angeli e demoni") e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award® Russell Crowe ("Il gladiatore").

Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton.