La voce proviene dalla testata britannica The Mirror e riguarda l’aitante David Hasselhoff, uno dei volti più popolari dell’America televisiva, conosciutissimo anche da noi, prima grazie alla serie Supercar, un successo degli anni '80, e poi grazie a Baywatch, il celeberrimo telefilm che narra le gesta dei bagnini di Los Angeles e in cui Hasselhoff ricopriva uno dei ruoli protagonisti.

Il cinquantaduenne attore è stato notato alcuni giorni fa sul set del Calice di fuoco e questo fatto ha dato l’innesco a una girandola di supposizioni in merito a un suo possibile coinvolgimento nel film.

Pensando ai ruoli ancora disponibili, e rapportandoli al physique du role di Hasselhoff, l’opzione più gettonabile sarebbe quella del Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Durmstrang, ossia l’ex Mangiamorte Professor Karkaroff. Un bel salto nella parte oscura dell’animo umano, per un ex moderno cavaliere (anche se armato solo di salvagente) al servizio della comunità.

Viene spontanea una seconda considerazione: visto che Hasselhoff è americano, forse la produzione sta finalmente gettando alle ortiche la miope regola secondo cui in Harry Potter possono lavorare unicamente attori britannici? O si tratta solo di un’eccezione, come quelle fatte per il ruolo di Viktor Krum e di Fleur Delacour, solo perchè si tratta di personaggi provenienti da un Paese straniero? Si spera vivamente nella prima ipotesi, perché se tutta l’industria cinematografica dovesse sottostare a questi limiti, ne perderebbe sicuramente in ricchezza e potenzialità. In questo senso, la storia di Hollywood è piena di esempi.