La premiazione del Gioco dell'Anno, che si è tenuta alle 10.30 il primo novembre, è stata il punto finale di una selezione serrata: i vincitori del prestigioso premio Gioco dell'Anno, indetto dal Festival Lucca Comics & Games, sono stati finalmente presentati. La giuria ha incontrato il pubblico, i giornalisti e gli editori per presentare le conclusioni di questo primo anno del premio.

La giuria di esperti e giornalisti, guidati da Roberto Genovesi, dirigente RAI, ha assegnato il premio Gioco dell'Anno 2013 ad Augustus di Paolo Mori, distribuito da Oliphante; mentre la Giuria del Gioco di Ruolo dell'Anno, che si avvaleva della consulenza di quattro esperti di settore, ha premiato Rogue Trader di Ross Watson, edito da Giochi Uniti.

La consegna del premio si è tenuta durante la serata di premiazione di Lucca Comics & Games, all’Auditorium San Romano, venerdì 1 novembre.

L'intento di questo premio, che viene a sostituire il Best of Show del passato, è di valorizzare l'immensa produzione italiana di giochi con un'ottica non limitata al rapporto tra editori e giornalisti, ma allargata alle opportunità di coinvolgere maggiormente il pubblico, sperando di fare di questo premio  un trampolino di lancio come avviene delle produzioni straniere. Ci si è concentrati quindi sul concetto di gioco "gateway," ovvero non elementare come un party game, non complesso come i prodotti più di nicchia, ma adatto a prendere per mano il pubblico più vasto, quello che ha conosciuto soltanto Monopoli e Risiko per intenderci, e accompagnarlo verso il boardgame di complessità medio bassa.

Questo concetto non è molto applicabile ai Giochi di Ruolo, peraltro il GDR è molto legato tradizionalmente all'appuntamento di Lucca Comics & Games e non lo si voleva lasciare fuori. Tra le domande poste dal pubblico quella se non si poteva creare un premio apposta per i giochi più complessi: la questione echeggia anche quello che è emerso dagli interventi dei giurati, che magari non hanno premiato il gioco preferito ma quello più "adatto" per adeguarsi alla filosofia del premio. Per l'anno prossimo questa ipotesi, dopo il necessario "rodaggio" del meccanismo del premio, potrebbe essere presa in considerazione.