Un giornalista sa che ogni tanto dovrà scrivere una notizia che non vorrebbe mai scrivere.

È con tristezza che annuncio, come già ha fatto www.fantascienza.com, la scomparsa di Gianfranco Viviani.

Quello che se ne va non è solo un pezzo di storia dell'editoria e del fantastico in Italia, ma anche un uomo di altri tempi, un signore come pochi.

Nato il 3 maggio del 1937, ha cominciato a lavorare con Mursia nei primi anni '60. Poi nel 1965 fondò L'Editrice Nord, e il mondo del fantastico non fu più lo stesso.

Collane di fantascienza che presentarono, con una degna veste editoriale e traduzioni curate capolavori del genere, Cosmo Argento e Cosmo Oro, con la curatela di nomi come Renato Prinzhofer, Riccardo Valla, Sandro Pergameno e Piergiorgio Nicolazzini tra i tanti.

Fu in Cosmo Oro che in Italia arrivò Dune di Frank Herbert, ma anche Julian May, Alfred Bester, John Brunner.

E che dire della FantaCollana, che tra gli anni '70 e '80 pubblicò Harry Turtledove, David Gemmell e Michael Moorcock, oltre che fare debuttare autori italiani come Fabiana Redivo, Andrea D'Angelo e Gianluigi Zuddas?

Attivissimo anche sul fronte organizzativo, tra i membri fondatori della World SF originale, fu il motore del fandom per molti anni, dalla Eurocon di Stresa del 1980 a tante Italcon.

Ai primi anni 2000, cedette la Nord al Gruppo Longanesi. Per un po' ne curò le uscite, ma poi ne uscì nel 2005, per aggregarsi a un gruppetto di sognatori di nome Delos Books.

Con la sua guida nacque la collana Odissea Vampiri, che ha pubblicato con successo il ciclo Sookie Stackhouse di Charlaine Harris, quello di Vicki Nelson di Tanya Huff e quello dei Vampiri di Chicago di Chloe Neill. Nel 2007 viene aperta la Delos Books srl di cui Viviani è socio fondatore.

Nel 2012 viene nominato socio onorario dell'Associazione Delos Books.

Al di là della biografia ufficiale, sono onorato di avere avuto come maestro in editoria Gianfranco Viviani e di aver avuto la sua stima e amicizia.

Ha combattuto per anni contro un tumore e altri acciacchi, dimostrando una grande tempra e una passione per la vita eccezionali.

Un mio precedente maestro una volta mi disse che a lavorare s'impara, ma perbene ci si nasce. Ecco, scusandomi per la retorica di un articolo scritto con immediata commozione, ritengo che Gianfranco Viviani, prima che un grande professionista, sia stato una persona perbene. Un uomo di cui mi sento indegno discepolo.

Grazie di tutto Gianfranco, mi sei stato caro.

Il funerale si terrà a Milano, martedì 2 settembre, alle ore 11:00, presso la chiesa Santa Maria del Rosario, Via Solari Andrea, 22 Milano.