Patricia Cowan ha la mente confusa e dimentica cose che dovrebbe ricordare. O forse ricorda troppo, con due vite inconciliabili fra loro che si affacciano nella sua mente. Patricia ha compiuto una scelta nel 1949, e da quel momento le sue due vite e i mondi in cui le ha vissute hanno iniziato a divergere.

È una storia alternativa Le mie due vite, il romanzo di Jo Walton appena arrivato in Italia e incentrato su una donna affetta da demenza e con problemi di memoria. E sono due le vite che Pat ricorda, anche se in modo confuso e frammentario. I punti di vista di Pat e del suo alter ego Tricia si alternano portando avanti una storia in cui sono fondamentali l’amore e le scelte che si compiono nel corso della vita.

L’idea per il romanzo, ha spiegato la Walton, le è venuta parlando con un amico coetaneo della sua immaginaria Patricia e afflitto da problemi di memoria. A questo spunto la scrittrice ha unito il desiderio di narrare due versioni alternative della storia della seconda metà del XX secolo che non fossero focalizzate sulla politica o sulla guerra, tranne là dove questi elementi vanno a toccare in modo concreto la vita delle persone.

Per le ricerche più particolari necessarie alla stesura di Le mie due vite la Walton si è fatta aiutare dai lettori del suo blog, che l’hanno aiutata su dettagli come il peso delle sedie a rotelle o i modelli delle auto.

La sinossi

Patricia ha dei ricordi molto confusi del suo passato. Le immagini dell’adolescenza sono nitide e intatte, ma dopo cosa è successo?

Ha sposato Mark ed è stata moglie e madre come le sue coetanee, oppure ha scelto di amare liberamente la sua compagna Bee sfidando tutti i pregiudizi? Davvero le sue scelte hanno influenzato il destino del mondo al punto di farlo diventare contemporaneamen­te un posto meraviglioso in cui vivere e il palcoscenico di atti terribili?

Patricia non lo sa. Non sa come sia possibile ricordare di essere stata sia Trish sia Pat. Le sfugge qualcosa, è “molto confusa” come annotano i medici sulla sua cartella clinica. E tuttavia deve tentare di rimettere insieme i frammenti per capire chi è stata in realtà…

Due incredibili versioni della storia del XX secolo diverse dalla nostra, due possibilità di vita vissute dalla medesima donna, in cui, come nell’effetto farfalla, le conquiste personali hanno il potere di cambiare i destini di molti altri allo stesso modo in cui il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo.

L’autrice

Jo Walton (1964) è poetessa e scrittrice di libri fantasy e di fantascienza. Ha vinto numerosi premi, tra cui il John W. Campbell Award come Miglior nuovo talento, il World Fantasy Award, il Prometheus Award e il Mythopoeic Award. Con Un altro mondo, tradotto in italiano lo scorso anno, si è aggiudicata il Nebula Award e l’Hugo Award.

Ha esordito con una trilogia liberamente ispirata al ciclo arturiano composta da The King’s Peace (2000), The King’s name (2001) e The Prize in the Game (2002). In seguito ha pubblicato Tooth and Claw (2003), dalle atmosfere vagamente vittoriane se non fosse che i protagonisti della storia sono draghi, la trilogia di storia alternativa composta da Farthing (2006), Ha'Penny (2007) e Half a Crown (2008) e i romanzi autoconclusivi Lifelode (2009) e Un altro mondo (2011). Le mie due vite è il suo decimo romanzo.

Jo Walton, Le mie due vite (My Real Children, 2014)

Gargoyle Books — Collana Extra — Pag. 313 — 18,00 €

ISBN: 9788898172474