Con un cast di tutto rispetto - che annovera Christian Bale, Sigourney Weaver, Ben Kingsley, Aaron Paul e Joel Edgerton - e un regista del calibro di Ridley Scott (Blade Runner, Alien, Prometheus), Exodus - Dei e re, in uscita il prossimo 15 gennaio, si preannuncia uno dei kolossal più attesi per il 2015. A portarlo in Italia è Twentieth Century Fox, che ha organizzato un evento speciale a Roma per presentare il film, che uscirà nelle sale anche in versione 3D. Nel corso dell'incontro è stato proiettato in anteprima esclusiva per la stampa un footage del film della durata di 40 minuti. A introdurre le clip i messaggi video registrati da Scott. 

Teaser trailer italiano

Trailer ufficiale italiano

La galleria di immagini

Le prime impressioni sul footage

Anzitutto vorrei sottolineare che "quaranta minuti in anteprima" non è sinonimo di "i primi quaranta minuti del film": se il film fosse già montato non ci sarebbe ragione per non proiettarlo tutto, no? Sono state proiettate delle clip "lunghe" del film che mostravano alcuni dei momenti salienti della pellicola, rivelando elementi ma senza svelare troppo. La storia di Exodus - Dei e re in realtà dovremmo già conoscerla, perché il kolossal di Ridley Scott narra della fuga attraverso le acque del Mar Rosso degli schiavi liberati da Mosé insorti contro il faraone Ramses. Più che raccontarvi pedissequamente cosa accadeva in ogni clip vorrei condividere con voi le impressioni generali suscitate dal materiale visionato. Abbiamo potuto assistere all'evoluzione del rapporto tra Ramses e Mosé, un rapporto dapprima fraterno - i due sono disposti a tutti per proteggersi in battaglia - che però col tempo si incrina per via delle origini di Mosé, rivelate da Nun, interpretato da Ben Kingsley. Rimangono molto impresse anche le piaghe d'Egitto, presentate in modo realistico e godibile. 

Dal punto di vista tecnico senza dubbio Exodus - Dei e re sembra confezionato a puntino: la ricostruzione dell'antico Egitto è degna di un film di Scott e lascia l'impressione di essere davvero nella passata terra dei faraoni. L'unica perplessità che mi sentirei di sollevare è relativa al casting: considerando che la storia è ambientata in Egitto, sorprende che il cast sia composto quasi per intero da attori bianchi. Per quanto sia difficile trovare un nome di richiamo tra attori con un certo tipo di tratti somatici, senza dubbio un film di Ridley Scott non ha bisogno di attrarre pubblico attraverso il casting e potrebbe mantenere una maggiore attinenza nonché evitare procedimenti di whitewashing che rischiano di produrre degli effetti non proprio positivi.