In un assolato pomeriggio milanese, a circa 140 km da Forte di Bard in Val d'Aosta (fonte google.it/maps), dove sono state girate molte scene di Avengers: Age of Ultron (in particolare l'adrenalinico incipit), un ristretto gruppo di giornalisti ha incontrato il regista Joss Whedon, regista del film.

Whedon ha un rapporto con l'Italia poco noto. Da ragazzo, insieme al fratello Jed, ha soggiornato spesso nel nostro paese, la madre nutriva una profonda passione per il nostro paese.

Il regista ha spiegato che in quelle occasioni ha visitato  le principali città, per lui piene di bellezza e di cultura, e di essersi innamorato del cinema di Sergio Leone, tanto da avere in C'era una volta nel West uno dei suoi film preferiti.

La location di Forte di Bard, ha spiegato, è stata scelta perché è un luogo “meraviglioso”. Whedon ha affermato di avere provato una forte emozione a girare per i vicoli medievali della località. Tra l'altro ha confessato che all'inizio temeva che sarebbe stato impossibile girare in questa fortezza così remota. Però ha trovato molta collaborazione in loco, un'accoglienza fantastica e … un sacco di vino!

Una esperienza che ha cementato l'amore per l'Italia.

In relazione ad alcune sue dichiarazioni su Ant-Man, o meglio sulla sceneggiatura originale di Edgar Wright, che Whedon ha definito come uno migliori film Marvel di sempre, gli è stato chiesto quali caratteristiche deve avere un film Marvel per essere perfetto.

Whedon ha spiegato che lo spirito e la bellezza dei film ispirati al mondo Marvel è che racchiudono tutti i generi e tutti gli ingredienti. Thriller, action, politica, ma anche tanto divertimenti e ironia.

Leggendo fumetti Marvel si è innamorato di tutti questi elementi e crescendo li ha trovati adatti alla personalità del suo cinema.

L'umorismo è poi un elemento fondamentale della miscela, non fine a se stesso ma al servizio di una bella storia.

Ho sfruttato la mia domanda a Whedon chiedendogli, dopo aver visto le belle scene aree del film, se avessero usato droni.

Whedon ha spiegato che oltre a essere utili, i droni sono fantastici perché consentono di fare cose che normalmente non è possibile fare con i mezzi tradizionali come Dolly o elicotteri. Non sono stati usati in Italia, ma in molte scene in Corea e Gran Bretagna.  Sono oggetti con tante potenzialità, l'importante, ha sottolineato, è che non vengono usati per la guerra.

“Sono un grandissimo fan dei droni”, ha chiosato. “Fanno fare tante cose nuove”.

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Secondo Whedon i film di supereroi hanno successo perché ii un mondo in crisi, con bisogno di valori e di eroi, rispondono all'esigenza, in una realtà così complessa, di identificazione delle persone normali in qualcosa di eroico. Questi film mostrano come le crisi possono essere superate con dei super poteri in maniera molto facile. Ma allo stesso tempo vede questi film come una sorta di critica al sistema. Ritiene infatti che troppo spesso si cerchino delle scorciatoie per risolvere i problemi del mondo. In effetti affidare i problemi ai supereroi è una scorciatoia.

Interrogato sul come mai il cinema ripeschi vecchi personaggi degli anni '60 e non riesca a creare dei suoi supereroi, Whedon ha detto che pensa sia molto utile per gli studios avere un serbatoio di personaggi già ben definiti a cui attingere. In passato sono stati usati i personaggi delle favole che hanno il vantaggio di essere liberi da diritti. Ma sono stati usati tante, tantissime volte.

Il Marvel Cinematic Universe è composto da tanti personaggi famosi, ma non come Spider-Man, uno dei personaggi migliori, già venduto dalla Marvel in passato. Eppure i suoi artefici sono riusciti a creare un effetto nostalgia. L'elemento nostalgico è utile perché il pubblico riconosce qualcosa di familiare sul grande schermo.

Ritiene inoltre che il Marvel Cinematic Universe diventerà ancora più interessante quando verranno introdotti nuovi personaggi.

Come autore, rispondendo alla domanda sul perché siano stati introdotti nuovi Avengers, ha spiegato che normalmente è contrario ad introdurre altri personaggi, quando ne aveva già sei molto interessanti. Ma da  una parte c'era la necessità di aumentare il numero di personaggi esistenti, per un inizio di ricambio generazionale e dall'altra di introdurre nuovi punti di vista, con elementi che avessero un rapporto conflittuale con gli altri, come Scarlett e Pietro che all'inizio non vedono di buon occhio gli altri Avengers. Inoltre questo ha consentito di mostrare sullo schermo nuovi super poteri visivamente molto accattivanti.

Su chi sia più forte tra Hulk e Thor non ha dubbi: "Hulk è più forte, ma Thor può batterlo"

Paul Bettany è La Visione in Avengers: Age of Ultron
Paul Bettany è La Visione in Avengers: Age of Ultron

Whedon ha detto con un perentorio (e italiano) “Sì”, che Ultron e Visione rappresentano nel film degli alter ego di Tony Stark, che gli hanno consentito di inserire Tony in una dinamica padre-figlio.

Ultron è una creazione fallimentare, mentre Visione è il successo di Tony che vede suo figlio evolvere e migliorare.

"Io mi sento come Ultron, e vorrei essere la Visione", ha commentato.

Whedon ha confermato che al momento si è preso una pausa dai film Marvel. Ma di non avere idea di quale sia il mio futuro in questo momento. Continuerà a consultarsi con i progetti del Marvel Cinematic Universe semplicemente perché li adora. Come autore vuole evitare di ricadere nello stesso schema.

Vorrebbe esplorare il filone supereroi ma con nuove storie e nuove idee.

L'immagine promozione di Ultron
L'immagine promozione di Ultron

Sul rapporto tra i film e i fumetti Whedon ha spiegato che secondo lui non c'è il rischio che la presenza di molti film Marvel possa snaturare il linguaggio dei fumetti, in primis perché i fumetti e il cinema sono cose molto differenti.

Intanto è un dato di fatto che i fumetti abbiano un pubblico più ristretto di quello del cinema, anche se le persone che leggono fumetti Marvel sono come lui molto appassionate e ci sono sono autori molto brillanti che lavorano per i fumetti.

Pensa però che la presenza di così tanti film non influenzerà in modo negativo le vendite dei fumetti mettendoli in secondo piano. Anzi si è detto convinto che da un lato ci sarà uno scambio reciproco di argomenti di tematiche dall'altro i film daranno ai fumetti una visibilità maggiore.

Joss Whedon sul set di Avengers: Age of Ultron
Joss Whedon sul set di Avengers: Age of Ultron

Sul suo rapporto con i social Whedon è apparso scettico. Li ha definiti luoghi con molte potenzialità, di facile accessibilità che consentono di incontrarsi con artisti e con molte persone interessanti, ma anche pieni di molta frustrazione e molto odio. Luoghi in cui talvolta si vedono reazioni estremamente semplicistiche a tematiche complesse.

Ha detto senza mezzi termini che pensa che stiano rischiando di danneggiare la nostra cultura. Inoltre ha affermato di aver imparato dal suo rapporto con twitter che se una si è pensata non è detto che debba per forza essere scritta.  

Nathan Fillion
Nathan Fillion

Sul suo rapporto con attori ricorrenti ha spiegato che per molto tempo ha rifiutato l'idea di lavorare con gli stessi attori, per evitare l'atmosfera che si crea con una festa in casa riservata a pochi intimi.  Poi ha compreso che se si conosce un buon attore, veramente bravo, e con il quale si ha un buon rapporto, ci saranno tante opportunità e tanti nuovi problemi per ogni personaggio. Ma anche variare gli attori ha i suoi vantaggi, perché gli consente di conoscere persone molto brave e interessanti.

Scarlett Johansson in Avengers: Age of Ultron
Scarlett Johansson in Avengers: Age of Ultron
Whedon ha spesso dichiarato di credere molto nei personaggi femminili. Gli è stato quindi chiesto come è stato immergersi nella storia oscura della Vedova Nera e come è stato lavorare con un personaggio che lui non ha creato.

Whedon ha risposto che la Vedova Nera gli ha consentito di lavorare con l'attrice Scarlett Johansson a un personaggio con grandi potenzialità.

La Vedova è il suo personaggio preferito, sia perchè è la più debole del gruppo non avendo super poteri, sia perché ha background molto interessante e ricco. Ha quindi lavorato con l'attrice attingendo a piene mani al passato della donna nei fumetti. Ha affermato che in un certo senso sia stato doloroso esplorare una storia così pesante, mi gli è piaciuto coinvolgerla in una storia romantica anche se afferma che questa cosa è stata molto criticata.

Per quanto riguarda il lavoro su un personaggio non creato da lui, Whedon ha detto che la una sfida è trovare un buon equilibrio tra gli elementi esistenti e le aggiunte personali. Un lavoro simile a quello di un attore che deve imprimere la sua personalità a una parte già scritta. In tal senso, un lavoro interessante e stimolante è stato, ha rivelato, quello che Elizabeth Olsen ha compiuto sul personaggio di Scarlett.

La chiusura dell'incontro ha visto tornare l'argomento del rapporto con i fumetti. Al regista è stato chiesto come pensa si evolverà questo media nei prossimi anni.

Whedon ha affermato di non avere idea di come avverrà, ma che ritiene necessario che il fumetto debba cambiare per evolversi.

Per lui come regista si tratta sicuramente di un bel momento, perché gli ha consentito di trasporre al cinema storie ispirate a quelle che ha letto da ragazzo.

Anche se però dai fumetti originali ha dovuto riprendere solo alcuni concetti fondamentali, come i personaggi e il concetto di creazione di un mostro alla Frankestein, ma innestando il tutto su una storia adattata e cambiata per un altro media.

Quello che spera per il futuro è che in questa evoluzione, sia possibile mostrare, tanto per fare un esempio, tutto quello che è in grado di fare Spider-Man e molto, tanto altro. Però non potranno essere fatti reboot in eterno. Qualcosa dovrà cambiare.

Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe?
Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe?

Le impressioni finali sono sicuramente positive. 

Spontaneo. Carino il momento in cui ha chiesto alla sua traduttrice, che parlava sottovoce, come mai bisbigliasse.

Whedon si è dimostrato molto semplice, ma anche con delle opinioni per nulla semplicistiche sul mondo odierno, sul suo lavoro, sul cinema e sul fumetto e su ciò che lo diverte fare.

Che il personaggio fosse di spessore i suoi fan lo sanno sin dai tempi di Buffy, Firefly e tanti altri progetti interessanti. Vi terremo informati sui suoi progetti futuri.

Nel frattempo Avengers: Age of Ultron è in sala.