Martin Mystère, il detective dell'impossibile ideato da Alfredo Castelli, ha debuttato nel 1982 dopo qualche anno di gestazione.

La sua testata tra gli alti e i bassi dell'intero mercato editoriale è ancora in edicola, passata alla bimestralità più di 10 anni fa.

Ora, il vento di rinnovamento che ha già investito Dylan Dog, che ha generato due serie parallele, ha coinvolto anche il Buon Vecchio Zio Martin, così come lo chiamano i suoi tanti fan. Nasce infatti Martin Mystère, le Nuove Avventure a Colori, una miniserie ideata dallo stesso Castelli, che in 12 uscite di 94 pagine a colori, mostrerà una versione più giovane del personaggio. La prima uscita sarà disponibile nei giorni di Lucca Comics & Games 2016, il 3 novembre, al prezzo speciale di 2,00€. Le successive costeranno 4,90€. Alla fiera toscana sarà disponibile un cofanetto da collezione al prezzo di 8,00€.

Il comunicato stampa

Cover di Lucio Filippucci
Cover di Lucio Filippucci

Prendete le moderne teorie scientifiche sulla natura più intima della realtà tangibile. Immaginate un universo composto da infinite dimensioni parallele, separate l’una dall’altra da membrane di energia che impediscono a una realtà di sconfinare l’una nell’altra. Un equilibrio universale regolato, in una sorta di yin e yang globale dove gli opposti si attraggono, si scontrano e si bilanciano.

Per indagare sui misteri di un universo del genere, occorreva un personaggio speciale. Un Detective dell’Impossibile “nuovo”.

In molti conoscono Martin Mystère, il Detective dell’Impossibile che si occupa dei più incredibili misteri che costellano la nostra Cara Vecchia Terra. Ma Martin Mystère è nato nel 1982, quando il mondo era completamente diverso da quello di oggi, quando i computer cominciavano timidamente a entrare in qualche casa, quando internet e telefoni cellulari erano di là da venire. Molte cose sono cambiate da allora. Ma quindi: come sarebbe stato Martin Mystère se fosse nato oggi, trentaquattro anni dopo?

Nasce da qui Martin Mystère, le Nuove Avventure a Colori. Non un remake, non un reboot, non un prequel, né un ultimate, ma un po’ di tutte queste cose insieme: una serie dove i personaggi del Martin “classico” saranno ri-presentati in nuove e sorprendenti vesti. Martin Mystère, le Nuove Avventure a Colori – il cui primo episodio arriverà in fumetteria dal 3 novembre e in edicola dal 5 novembre – sarà presentato in anteprima assoluta a Lucca Comics & Games impreziosito da un cofanetto speciale che unirà il primo e il secondo numero – in anticipo di un mese –  in un packaging da collezione. Voluta e supervisionata da Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère, la nuova miniserie è curata da Giovanni Gualdoni, che coordina per l’occasione una ben oliata équipe di sceneggiatori, disegnatori e coloristi.

Spiega Alfredo Castelli: Il progetto per Martin Mystère NAC (Nuove Avventure a Colori) è nato un paio di anni fa, quando era stata ventilata la possibilità di una serie televisiva dal vivo con le avventure del Detective dell’Impossibile; le trasposizioni tra un mezzo narrativo e l’altro impongono sempre cambiamenti, così provai a immaginare cosa avrei fatto io. Come prima cosa avrei ringiovanito Martin (che nel fumetto “classico” ha superato la settantina) per non trasformare la serie in una sitcom tipo “Villa arzilla”. Pur se con dispiacere, avrei eliminato Java, perché in un film realistico un uomo che si esprime ringhiando rischia di essere ridicolo. Avrei ambientato le vicende in Italia, un setting che ritengo ideale e che, oltretutto, avrebbe ridotto i costi di produzione. Ultimo, ma non certo per importanza, avrei svecchiato il ritmo della sceneggiatura, privilegiando sequenze brevi e incalzanti. Dei telefilm non si fece niente, ma mi rimase la voglia di scoprire come sarebbe stato Martin Mystère se fosse stato ideato oggi anziché nel 1982, così proposi di realizzarne una versione a fumetti, e Davide Bonelli accettò coraggiosamente di correre il rischio. Per la prima volta nella storia della Casa editrice, il “romanzo” non fu scritto da autori singoli, ma da "I Mysteriani”, pseudonimo per un gruppo di sceneggiatori (Andrea Artusi, Diego Cajelli, Giovanni Gualdoni, Ivo Lombardo, Enrico Lotti, Andrea Voglino) coordinati da Giovanni Gualdoni e da me supervisionati con molta discrezione. Per quanto riguarda i disegnatori, presto scoprirete che non sono quelli della serie “classica”, ma autori nuovi o che vi hanno collaborato di rado. Questo per la stessa ragione per cui non ho voluto scrivere io i testi: dopo tanti anni sarei (saremmo) ricaduto/i inevitabilmente nei consueti modismi narrativi e grafici, rischiando di produrre un clone ringiovanito a forza, con la pelle tirata e le labbra a canotto. A tutti, una buona e giovanile lettura.

Ritorno all’Impossibile

Ritorno all’Impossibile

Articolo di Emanuele Manco Lunedì, 24 ottobre 2016

Le avventure di una versione giovane e alternativa del personaggio ideato da Alfredo Castelli.

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