Di cognome fa "Church".

Proprio come il vocabolo italiano "Chiesa".

E protesta contro Benedetto XVI.

Non si tratta di una freddura, ma una notizia autentica.

Forse non molti, al di fuori della Gran Bretagna, conoscono la cantante Charlotte Church, ma dieci milioni di album venduti non passano esattamente inosservati. E conferiscono un'indubbia visibilità ora sfruttata dall'artista diciannovenne per difendere quella che, accanto alla musica, rappresenta un'altra sua grande passione: la saga di Harry Potter.

Per questo, alcuni giorni fa, Charlotte ha levato la sua voce non per cantare, ma per contestare senza mezzi termini Papa Ratzinger, noto per aver stigmatizzato, in passato, i libri di J.K. Rowling definendoli - così riporta l'articolo da cui riprendiamo la notizia -  un "prodotto del male" e augurandosi "che ci si possa premunire contro i suoi emuli prima che i racconti di maghi eradichino completamente la cristianità".

Non sappiamo se i toni riportati siano un'esagerazione della testata da cui abbiamo ricavato l'informazione, ma è comunque accertato che, all'epoca in cui era ancora cardinale, il nuovo Papa non mostrasse alcuna simpatia per il maghetto occhialuto. E, toni a parte, è appunto questo concetto di fondo a mandare su tutte le furie la giovane inglesina. "Provengo da una famiglia cattolica - avrebbe affermato quest'ultima - ma non mi piace questo nuovo Papa, vuole addirittura bandire Harry Potter. Dice che è pieno di stregoneria e roba del genere. Se si prendesse il disturbo di sedersi a leggerlo, capirebbe la sua morale".

Una morale, invece, ben compresa da Papa Wojtyla, che Charlotte apprezzava e per il quale si è addirittura esibita in passato. E' infatti altrettanto noto che, al contrario del suo attuale successore, Giovanni Paolo II simpatizzasse con la saga del maghetto, ritenendo che insegnasse ai ragazzi a distinguere fra il bene e il male attraverso lo specchio della fantasia.