Ok, noi vi avevamo già parlato della 'vera mano dietro Harry Potter', ma solo per scherzo, con lo scopo di intrattenervi e strapparvi un sorriso in occasione del Primo Aprile (anche se alcuni, capito lo scherzo, si sono però convinti che il sedicente Sirius Black esistesse comunque e fosse l'effettivo autore del falso scoop).

Vi riproponiamo il link, casomai all'epoca non aveste ancora scoperto il sito di FM e voleste prepararvi meglio alla notizia che segue (notizie/2660/).

A differenza nostra, c'è qualcuno che in queste cose fa sul serio. Si tratta di Nina Grünfeld, una regista norvegese che, dalle pagine del quotidiano Aftenposten ha dato vita, nei giorni scorsi, a un singolare dibattito, basato su teorie che non sono meno balzane di quelle del nostro falso investigatore. La posizione di questa signora è riassumibile in poche parole: non esiste nessuna J.K. Rowling dietro al fenomeno editoriale  più famoso del mondo, bensì un team di scafati scrittori che, insieme, hanno concertato e scritto le avventure del maghetto. Del resto, nota la Grünfeld, non sarebbe la prima volta che accade, basti pensare alla serie per ragazzi Nancy Drew, la cui autrice Carolyn Keenenon non è mai esistita.

Perché la signora Grünfeld afferma questo? Semplicemente Perché l libri di Harry sono troppo belli per essere frutto di una sola mente creativa. La stessa vicenda da 'piccola fiammiferaia' della scrittrice inglese suonerebbe come una favola hollywoodiana, con i suoi esordi in una casa infestata dai topi, una bimba a carico e il solo sostegno del sussidio statale, fino alla graduale ascesa alle cronache mondiali e alle classifiche dei best seller che l'hanno resa una della donne più ricche del mondo. Ma, seppure fantastica, la storia sarebbe adattissima al suo vero scopo, cioè quello di infondere coraggio ai milioni di mamme single che lottano ogni giorno per la sopravvivenza. J.K.Rowling sarebbe infatti, per loro, un modello possibile, anche se solo in teoria: una riprova che l'ingegno può sempre venire in soccorso laddove la sorte non è stata favorevole. Ma, a uno sguardo disincantato, la vicenda, sostiene la regista,  non può reggere: l'industria editoriale ha le sue ferree regole e i suoi inderogabili ritmi, nulla viene lasciato al caso, ma tutto è studiato e programmato meticolosamente.

E chi sarebbe allora, seguendo questo ragionamento, quella quarantenne signora bionda che abbiamo imparato a conoscere come volto della mamma di Harry Potter? Nient'altro che un'attrice che presta la propria immagine al gioco della Bloomsbury e della Warner Bros, e la cui messinscena terrà finché lei non si stancherà o finché i suoi 'ghost writers' non verranno allo scoperto per reclamare la propria fetta di fama.

"Pura speculazione senza senso," è stato il commento con cui l'attuale editore norvegese del maghetto ha liquidato le affermazioni della Grünfeld. Gli ha fatto eco Øyvind Hagen, capo della prima casa editrice norvegese che ha pubblicato Harry Potter, la Bazar Forlag: "Ho incontrato l'autrice alcuni anni fa ed era assolutamente genuina e umana, oltre a essere una persona affascinante e veramente speciale. Esistono, in effetti, persone che sono molto talentuose e produttive," avrebbe affermato.

A proposito, signora Grünfeld: lei sapeva che Paul è morto, Elvis è vivo e le fogne di New York sono infestate da coccodrilli albini?