Wolfenstein: The New Order

Genere: First Person Shooting

Produttore: Bethesda Softworks

Sviluppatore: MachineGames

Piattaforme: Microsoft Windows, PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation 4, Xbox One

Versione provata: Microsoft Windows

Voto: 4/5

Wolfenstein è tornato. Dopo 22 anni dall'uscita di Wolfenstein 3D, Bethesda Softworks ha riportato nei nostri PC e console un'ambientazione classica della storia videoludica.

Sono passati da vento anni dall'arrivo nei PC di Wolfenstein 3D, titolo sviluppato dalla Id Software, ispirato Castle Wolfenstein e Beyond Castle Wolfenstein della Muse Software

Il suo meccanismo di gioco era molto semplice. Si trattava di uno "sparatutto" in soggettiva nel quale il giocatore doveva, percorrendo un labirintico percorso, semplicemente sparare a tutto quello che si muoveva, perché i corridoi erano pieni di nazisti da uccidere. 

Il gioco era un ibrido tra action di guerra, fantascienza e fantastico, perché proseguendo tra i livelli non solo le armi si facevano sempre più avveniristiche, ma anche gli avversari diventavano sempre più potenti, uscendo fuori dai confini del realistico. Non solo soldati di vario ordine e grado, ma anche ibridi cyborg e demoniaci, con mostri di fine livello sempre più difficili, fino allo scontro con Adolf Hitler in persona.

I motivi del suo successo furono molteplici: fluidità dello scorrimento, varietà delle armi, intuitiva semplicità del concetto di gioco, ed eguagliato, e anche superato dai successivi titoli della ID Software, ossia Spear of Destiny (1992) e soprattutto, Doom (1993), che rappresentò il successivo gradino della scala evolutiva del genere. Ma non sono qui per narrarvi tutta la storia del first person shooter.

Sappiate solo che la saga di Wolfenstein è proseguita con due titoli prodotti da Activision, Return to Castle Wolfenstein (2001) e Wolfenstein (2004).

Dopo una riproposta per il ventennale del gioco di una versione ridisegnata del capostipite, ora arrivano le forze congiunte di Bethesda Softworks e Machinegames per la prosecuzione in grande stile della saga.

Il nuovo gioco si chiama Wolfenstein: The New Order e dopo aver avuto modo di saggiare i primi due livelli in un'anteprima qualche tempo fa, siamo tornati sul gioco completo.

Il gioco conserva la meccanica principale della serie, ossia l'essere principalmente uno sparatutto in soggettiva. A questa semplice dinamica, ormai improponibile ai palati più raffinati dei giocatori odierni, sono stati aggiunti elementi di azione e avventura.

Se il chiaro scopo del gioco è mettere in grado il protagonista B.J. Blazkowicz di sconfiggere i piani del generale nazista Deathshead e delle sue truppe, affrontando la sua legione di soldati, con una impari disposizione delle forze in campo, altrettanto evidente è che non lo si può fare a testa bassa, sparando a tutto quello che si vede in campo aperto.

La scelta tra furtività o mischia furibonda non è una banalità. Anzi il giocatore dovrà sempre tenere conto del miglior bilanciamento possibile tra i due comportamenti, pena il non proseguire nel gioco in tempi brevi.

Anche la scelta e l'uso delle armi, che sono varie, abbondanti e molto fantasiose, dovrà essere oculata. La varietà dei nemici e delle situazioni consentirà di usarle tutte.

La storia c'è, ed è piena di tanto buon fantastico. Si tratta di una delle più classiche ucronie, quella in cui i nazisti non hanno perso la II Guerra Mondiale. In questo caso però non l'hanno in realtà neanche vinta del tutto, visto che siamo negli anni '60 e la resistenza contro di loro continua ferocissima.

La trama è più complessa di quanto non sembri all'inizio. Darà molte soddisfazioni a chi ormai da un gioco richiede anche una storia che lo appassioni.

Il fronte grafico coinvolge perché non troppo realistico, non siamo davanti a un esasperato iperrealismo. Il mondo che è descritto nel gioco è fantastico e potrei assimilare la grafica del gioco a quella di un fumetto, con una oculata ricostruzione di ambienti, figure umane, armi e creature, ma con una fotografia e scelte cromatiche in sintonia con le atmosfere retro-futuristiche/diesel-punk della serie.

Non ho un PC potentissimo, ma nonostante le sue limitazioni, la potenza della storia e lo stato di tensione continua a cui sono stato sottoposto mi ha fatto chiudere un occhio su alcune "scattosità" del gioco, che ritengo essere dovute al mio hardware non all'avanguardia.

In altre occasioni, quando ho potuto provarlo con PC di potenza superiore, avevo notato una fluidità che avevo persino trovato eccessiva, ricordo infatti di essermi dovuto fermare parecchie volte per non subire il mal di mare.

Una via di mezzo, giocando un po' con i setting del gioco, è possibile.

In conclusione Wolfenstein: The New Order è un gioco divertente e coinvolgente, che mantiene la promessa di intrattenere con un prodotto di buona qualità.