Giovani scrittori… crescono?


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Autore Messaggio
FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 1:12 am    Oggetto: Giovani scrittori… crescono?   

Giovani scrittori… crescono?

Da Christopher Paolini a Manuel Alguacil, viaggio fra gli Under 18, cercando di comprendere il fenomeno del "baby boom" della Fantasy mondiale.

Leggi l'articolo.
Albacube
«Balrog»
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Località: paesello in provincia di Padova
MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 1:12 am    Oggetto: Re: Giovani scrittori… crescono?   

Questa panoramica, decisamente equilibrata, pone sul tavolo un bel po' di idee fra le quali ritengo decisiva la seguente: la questione età non va vista come squalificante nei confronti dei giovani/issimi autori, quanto a detrimento delle editrici che, cavalcando una moda in maniera un po' troppo commerciale, rischiano di bruciare sperante, aspirazioni e talenti.
Oltre a far del male a persone ancora "relativamente" inesperte, tale comportamento a lungo termine fa male al genere e in definitiva alle stesse case editrici, salvo il fatto che poi cavalcheranno qualcos'altro.
Magistrale infine la citazione di David Eddings: quello che consiglia lo scrittore può essere la via seguita da uno fra tanti, ma è decisamente una via saggia; tra le altre citazioni che si possono fare dal Codice Rivano, a me piace particolarmente quella in cui dice che uno "è scrittore (a prescindere dalla pubblicazione o meno), non fa lo scrittore".
Ci oscureremo in un mondo di luce.


Ultima modifica di Albacube il Mer 24 Giu 2009 0:09 am, modificato 1 volta in totale
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 7:49 am    Oggetto:   

Non posso che condividere la citazione di Eddings, anche perché quella è la via che sto percorrendo.
Coram85
«Capitano di vascello»
Messaggi: 13169
MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 10:04 am    Oggetto: Re: Giovani scrittori… crescono?   

Bell'articolo. Soprattutto l'ultima pagina... soprattutto l'ultimo periodo.

L'avevo scritto qualche giorno fa, che non è tanto colpa di tali "scrittori" se ci ritroviamo le librerie piene di questi "libri". Puntare ai record, alle milioni di copie è l'interesse primo delle case editrici, anche piccole, che cercano di scommettere sul genio adolescenziale per ritagliarsi un posto nell'editoria e nella pubblicazione. E non vedo altre spiegazioni, se non questa, a spiegare questo boom di giovani penne.

Sempre come scrivevo in quel post di qualche giorno fa, mi fa rabbia. La mentalità e il fine ultimo che spinge alla pubblicazione di certi "romanzi" non è il valore dell'opera. Io non ci credo. Altrimenti sarebbe stato un caso sporadico, e non un fenomeno di massa - una pubblicazione dietro l'altra, come a darsi battaglia. D'altra parte, un bambino di 9 anni cosa potrebbe mai scrivere di tanto interessante ed essere pubblicato?

A questo punto non ci vuole solo bravura e fortuna per veder pubblicata la propria opera. Bisogna anche essere under 20...
I wrote a paranormal story, including babes, alcohol and Battle Rock! Is called Dark Rock Chronicles!

Dark Rock Chronicles fan page
la vecchia strega
«Elder Magistra»
Messaggi: 2738
Località: Nel labirinto della cervicale
MessaggioInviato: Mar 23 Giu 2009 12:37 pm    Oggetto: Re: Giovani scrittori… crescono?   

Grazie Martina!
Interessantissima panoramica!
Smile
Leggo per legittima difesa!
__________
Stefanoventa
«Maia»
Messaggi: 662
Località: Padova
MessaggioInviato: Mar 23 Giu 2009 13:12 pm    Oggetto:   

Panoramica davvero interessante e molto equilibrata, bel lavoro Marina, complimenti Very Happy
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Mar 23 Giu 2009 21:07 pm    Oggetto:   

Stefanoventa ha scritto:
Panoramica davvero interessante e molto equilibrata, bel lavoro Marina, complimenti Very Happy


No, no, io non c'entro, è MarTina Wink
meloth
«Eldar»
Messaggi: 368
MessaggioInviato: Lun 06 Lug 2009 17:00 pm    Oggetto:   

L'età non conta, conta l'esperienza. Sia diretta, ovvero di vita vissuta, sia indiretta, ovvero di apprendimento da libri e altri mezzi di comunicazione.
E pare che molti giovani di oggi non vogliano sentir parlare nè dell'una nè dell'altra. C'è chi crede di aver scritto qualcosa di valido solo perchè ha raccontato la vita di un normale(vorrà dire arrapato) adolescente, come il Ghirardi, e chi invece afferma che si deve scrivere a forza di starnuti e risate, come la Strazzulla.
Ora, io ho l'eta di questi giovani scrittori e ho provato sulla mia pelle la delusione di un rifiuto di pubblicazione. Un rifiuto pesante. Un rifiuto che mi ha salvato la vita, impedendomi di fare una grande sciocchezza della quale in futuro mi sarei pentita. Non che non ne avessi il sospetto, solo speravo di aver messo le cose a posto. Ma per mettere a posto le cose, scritte in 4 anni, forse non mi basterà nemmeno questo intero anno. Perchè la revisione, se si vuole ottenere un buon libro, fa fatta innumerevoli volte. Con le bozze, con la prima stesura, con quella definitiva. Almeno a fine di ogni capitolo. Perchè ci sono sempre imprecisioni, imprecisioni che a prima vista sembrano banali, ma in realtà si rivelano sviste pesanti.
Per scrivere un buon romanzo ci vuole esperienza personale, e meglio se non focalizzata sull'idea che gli adolescenti di oggi sono fichi e per questo di loro si deve parlare, documentazione su quello di cui si vuole parlare(esperienza indiretta) e tanta pazienza. Tra queste armi, la prima varia da persona a persona e quindi giudicabile soggettivamente, ma la seconda e la terza sono indispensabili. Perchè un lettore( uno abituato a leggere libri buoni, non certe schifezze che continuano a spuntare come funghi un po' ovunque) chiede come prima cosa la coerenza in una storia. E anche quando la trama non è delle più originali, e la storia delle più appassionanti, è la coerenza che salva tutto.
Stefanoventa
«Maia»
Messaggi: 662
Località: Padova
MessaggioInviato: Lun 06 Lug 2009 17:08 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Stefanoventa ha scritto:
Panoramica davvero interessante e molto equilibrata, bel lavoro Marina, complimenti Very Happy


No, no, io non c'entro, è MarTina Wink


ah, ops Embarassed

Chiedo venia all'autrice ma rinnovo i complimenti, l'opinione sull'articolo non cambia Laughing
Martina
«Nazgul»
Messaggi: 400
MessaggioInviato: Mar 21 Lug 2009 11:22 am    Oggetto:   

Citazione:
Chiedo venia all'autrice ma rinnovo i complimenti, l'opinione sull'articolo non cambia


Grazie
Fos87
«Hobbit»
Messaggi: 88
MessaggioInviato: Gio 13 Ago 2009 19:24 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:
Ora, io ho l'eta di questi giovani scrittori e ho provato sulla mia pelle la delusione di un rifiuto di pubblicazione. Un rifiuto pesante.

Non ti sembra di farne troppo un dramma? In questo mondo i rifiuti sono all'ordine del giorno. Un mio consiglio da aspirante scrittrice che ha in curriculum i rifiuti di Armenia, Mondadori e Casa Editrice Nord è di cambiare, non fossilizzarti su quanto è stato rifiutato e magari provare nuovi generi. Forse il fantasy non è la tua strada, prova altro.
Quanto alla questione dell'età, per scrivere qualcosa di pubblicabile ci vogliono (salvo rarissime eccezioni) anni.
dued
«Elfo»
Messaggi: 274
Località: Savona
MessaggioInviato: Lun 07 Set 2009 12:44 pm    Oggetto:   

Indubbiamente si tratta di fenomeno commerciale, di strategia editoriale e di marketing ben precisa.

Con il fantasy, da HP a Paolini a varie collane e autori dedicati, si e' avvicinato alla lettura (in modo insperato, tra l'altro) tutta una generazione di bambini e ragazzini.
Ora che i ragazzini crescono, li si vorrebbe, giustamente, accompagnare in questa crescita, proponendo letture dello stesso genere che crescano con loro, per non perdere il "patrimonio" conquistato.

L'idea di per se' e' virtuosa, dato che un ragazzino che legge, qualsiasi cosa, e' comunque meglio di un ragazzino che non legge affatto.

Dove ci sarebbe da discutere e' su come e' stata o viene tuttora realizzata, sulla strategia, insomma: diamogli in pasto opere scritte da coetanei, dove possa immedesimarsi. La pubblicita' martellante fara' il resto.
Giustamente anch'io non voglio fare nomi ne' generalizzare, perche' esistono differenze e scale di valori.
Pero' una considerazione di frustrazione personale voglio farla: se un lettore puo' "perplimersi" di fronte a questo fenomeno, figurarsi chi come me scrive da una vita e approdando nel fantasy si e' trovata nell'occhio del ciclone da tutti i punti di vista.
Snobbata dagli appassionati di questi giovani autori, non avendo una grande casa editrice alle spalle. Snobbata dai loro detrattori, magari accomunata in negativo al fenomeno e criticata ferocemente, per motivi che spesso non hanno a che fare con i reali meriti e demeriti.
E come me, naturalmente, tanti altri autori italiani messi di mezzo. Il danno, per le possibilita' del genere di crescere e maturare, sta tutto qui.
Milena "dued" Debenedetti

I am what I am and what I am is who I am
Okamis
«Rufus in tabula»
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Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Lun 07 Set 2009 13:58 pm    Oggetto:   

dued ha scritto:
L'idea di per se' e' virtuosa, dato che un ragazzino che legge, qualsiasi cosa, e' comunque meglio di un ragazzino che non legge affatto.


Scusa, ma su questo punto dissentisco in toto. Per fare un esempio, se devo scegliere tra vedere mio figlio giocare a pallone e leggere/vedere un'opera erotica, preferisco la prima. E non ho scelto questo esempio a caso, ma come ricorda Fragilia, si dicono i peccati ma non i peccatori. Insomma, anche i libri (come qualsiasi forma d'arte) possono essere pericolosi se non fatti affrontare alla giusta età e con il giusto livello di maturità.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Agar Cioccolato
«Gollum»
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Località: scesa dalla montagna con la piena
MessaggioInviato: Lun 07 Set 2009 16:14 pm    Oggetto:   

dued ha scritto:
Indubbiamente si tratta di fenomeno commerciale, di strategia editoriale e di marketing ben precisa.

Con il fantasy, da HP a Paolini a varie collane e autori dedicati, si e' avvicinato alla lettura (in modo insperato, tra l'altro) tutta una generazione di bambini e ragazzini.
Ora che i ragazzini crescono, li si vorrebbe, giustamente, accompagnare in questa crescita, proponendo letture dello stesso genere che crescano con loro, per non perdere il "patrimonio" conquistato.

L'idea di per se' e' virtuosa, dato che un ragazzino che legge, qualsiasi cosa, e' comunque meglio di un ragazzino che non legge affatto.


il fantasy veramente l'ho sempre visto appannaggio di giovanissimi e giovani, conosco pochi "adulti" che leggano libri di questo genere, in Italia almeno, quindi ritengo più utile cercare di dar spazio a tutto quel fantasy che adolescenziale non è e cercare di dare un minimo di dignità a un genere che per sua natura ancora ne ha poca. Magari promuovere autori che propinino qualcosa che non sia il solito viaggio dell'eroe alla ricerca delmanufatto fatato. Di fantasy di puro intrattenimento ce n'èa bizzeffe e di ogni qualità, io sarei felicissima se si cercasse di affrancare il genere dalle limitazioni pesanti che si porta dietro.

Non ritengo che sia necessario stimolare i ragazzini a leggere fantasy, al di là che se uno ama leggere non h abisogno d'essere imboccato, nemmeno qua ci vedo nessun nobile intento: se io cercassi di educare i giovani alle buone letture non consiglierei a nessuno libri tipo quelli della Troisi oppure roba edita da adolescenti non-prodigio. A prescindere dalla nazionalità di questi autori ovviamente, non m'importa che siano uzbeki o italiani.
Sinceramente non vedo nulla di positivo in un ragazzino che legge solo robetta senza un minimo di capacità critica. Nlla di male a leggere robetta, ma se poi uno è convinto che si tratti di capolavori della letteratura mondiale qualcosa non va...va bene se lo fa una persona di 10 anni, ma già a 14 un minimo di senso critico dovrebbe esserci.


Voldemort vincerebbe tutti i reality perchè è Colui-Che-Non-Può-Essere-Nominato.
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MessaggioInviato: Lun 07 Set 2009 19:57 pm    Oggetto:   

Agar Cioccolato ha scritto:
il fantasy veramente l'ho sempre visto appannaggio di giovanissimi e giovani, conosco pochi "adulti" che leggano libri di questo genere, in Italia almeno.

Però dai... frequenti questo forum, non siamo tutti adolescenti. Non sono affatto convinto che il fantasy venga più letto da giovani che da adulti. Ho visto diversi quarantenni leggere Eragon e Licia Troisi, per non parlare di Harry Potter, che ho visto leggere anche a over sessantenni, con loro gran soddisfazione.
Nipote di Pick e Inkyfhrd !
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