Libri per passione è il nostro motto ma, indubbiamente, lo è stato anche di Luigi Spagnol, che ci ha lasciati ieri alla prematura età di 59 anni per una malattia che lo aveva allontanato dalle sue occupazioni editoriali.

Per noi è "quello di Harry Potter" perché fu grazie a lui, nell'ormai lontano 1998, che la saga di Hogwarts potè arrivare tradotta nelle nostre librerie. 

A lui dobbiamo, inoltre, la pubblicazione in Italia di importanti romanzi di rilevanza internazionale come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda nonché i libri di Roald DahlPhilip Pullman e Margaret Atwood. Abile anche nelle traduzioni, si occupò personalmente di quella della piéce teatrale in due parti di Jack Thorne su soggetto di J. K. Rowling, Harry Potter e la maledizione dell’erede. 

Chi è Luigi Spagnol.

Foto del Corriere della Sera
Foto del Corriere della Sera

Figlio dello storico editore Mario Spagnol, Luigi era nato a Milano nel 1961, e dopo gli studi aveva iniziato il suo percorso professionare presso Longanesi, nel 1986; salpato nel 1989 in Salani è stato prima responsabile editoriale e poi presidente della casa editrice; nel 2001 fondò i Magazzini Salani.

Dal 2005 era vicepresidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol di cui fanno parte, a oggi, Ponte alle Grazie, Nord Salani, Tea e Vallardi, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Garzanti, Guanda, Longanesi, Duomo ediciones, Corbaccio, La coccinella.

La scoperta di Harry Potter

A proposito della “scoperta” della saga di J.K. Rowling, Spagnol aveva raccontato, in un’intervista a Il Giornale, di aver preso in considerazione La pietra filosofale dopo averlo ricevuto dall'agente della scrittrice, Christopher Little, immaginando fosse un romanzo per bambini sul genere dei libri di Road Dahl. 

La prima tiratura, nel 1998, fu di 24mila copie dopo aver impegnato 10 milioni di lire nei diritti. Una scelta fatta "a pelle", di certo, a detta sua, non avendo idea degli effetti che avrebbe avuto, e arrivando a dichiarare che, secondo lui, non ne avesse idea neanche la Rowling.

Felice, anzi, magica intuizione, di cui gli saresempre grati.