Un nuovo sito tolkieniano è spuntato in rete. Ha un nome non immediatamente riconducibile alle opere del professore di Oxford. Si chiama “Il sentiero dei sogni” e prende il nome dal sentiero che consentiva ai bambini umani di raggiungere, in sogno, le terre degli Elfi, che più non fanno parte del nostro pianeta. L'indirizzo è invece immediatamente riconoscibile: www.jrrtolkien.it.

Il sito ora è incentrato su ciò che è stato fatto - mostre, convegni, letture recitate -, e ciò che verrà fatto, da un gruppo di appassionati romani, riunito nell'Associazione romana studi Tolkieniani. Ma ha l'ambizione di diventare un punto di riferimento per tutti i cybernauti della Terra di Mezzo: un luogo ove poter leggere articoli, recensioni, testi vari; dove poter dare visibilità al proprio

lavoro (scritti, immagini, musiche, filmati e chi più ne ha più ne metta), dove ci si possa confrontare con altri appassionati e discutere delle questioni legate al fantastico. Senza contare che il blog dell'associazione è già attivo e frequentato da tempo (studitolkieniani.blogspot.com/).

Pubblicazioni - Navigando nel sito si scoprono, oltre all'attività prima accennate, la presenza di un gruppo di studio - aperto anche a chi non appartenga all'associazione - che ha già lavorato una raccolta di saggi in italiano (e di prossima traduzione anche in inglese) su “ La falce spezzata - Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien” edito dalla casa editrice Marietti (www.mariettieditore.it/). Tema centrale, a detta dello stesso autore inglese, della sua opera più nota “Il Signore degli Anelli”. Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, una bella giornata è apparsa ai tolkieniani italiani.

Il Convegno - Molte le attività che vedranno coinvolta l'Associazione in questa primavera. Oltre alla promozione del libro della Marietti in giro per l'Italia, l'ArsT è organizzatrice insieme con l'Istituto Filosofico di Studi Tomistici (www.istitutotomistico.it/) del convegno internazionale “Tolkien e la Filosofia” (www.jrrtolkien.it/?page_id=2), il 22 maggio 2010 a Modena, che vedrà la presenza di alcuni tra i più grandi studiosi delle opere del professore di Oxford, a cominciare da Tom Shippey e Verlyn Flieger, senza dimenticare gli italiani Franco Manni, Andrea Monda e Wu Ming 4. Per la prima volta si avrà così l'occasione di assistere in Italia a un dibattito di livello internazionale, che potrà far luce su un tema poco studiato anche all'estero, il rapporto che Tolkien ebbe con i filosofi del passato e con alcuni suoi contemporanei. Con alcuni di questi ultimi, l'autore del “Signore degli Anelli”ebbe anche contatti personali, come nel caso di Robin George Collingwood, anch'egli professore a Oxford.