L'annuncio ufficiale arriva da Stonehill Salt, portavoce della Rowling, che afferma: "Siamo in grado di confermare che J.K. Rowling ha concluso il suo rapporto con la Christopher Little Literary Agency. Da ora in avanti lei sarà rappresentata da Neil Blair, che ha lasciato la Christopher Little Literary Agency e ha fondato la Blair Partnership". 

La sede attuale della Blair Partnership è situata presso l'agenzia digitale TH_NK, che avrebbe lavorato insieme a Blair per il lancio e la costruzione di Pottermore, il nuovo social network/gdr online/extended version della saga potteriana che verrà aperto ufficialmente nei prossimi mesi e sarà l'unica piattaforma da cui si potranno acquistare legalmente gli e-book di Harry Potter. 

Little in prima persona non ha rilasciato dichiarazioni sull'argomento e il Sunday Telegraph ha riportato che l'agente avrebbe avuto in mente di intraprendere azioni legali. La dichiarazione è stata però smentita da un portavoce di Little, secondo cui: "Christopher Little ha lavorato a stretto contatto con J.K. Rowling sin dall'inizio sedici anni fa. Prova una grande ammirazione per lei e per il suo straordinario talento ed è fiero del ruolo che ha ricoperto in questo percorso. Tuttavia, è sorpreso e dispiaciuto di aver sentito prima del tempo la notizia sui nuovi accordi contrattuali. Christopher Little non rilascerà ulteriori dichiarazioni sull'argomento". 

La Rowling ha a sua volta replicato, sempre tramite portavoce: "E' stata una decisione dolorosa, specialmente dal momento che la signora Rowling aveva sperato fermamente in un risultato diverso nelle ultime settimane. In ogni caso, [la decisione] non è stata presa senza buone ragioni e alla fine è diventata inevitabile. Non ci saranno commenti ulteriori".

Il "divorzio" non ha mancato di suscitare reazioni contrastanti in rete: come i fan potteriani di vecchia data ricorderanno, la Rowling scelse proprio la Christopher Little - tra le varie agenzie letterarie a cui inviò Harry Potter e la Pietra Filosofale - perché le piaceva il nome "Little". Il suo romanzo sarebbe poi stato scelto perché una segretaria aveva iniziato per caso a leggerlo e non era riuscita più a staccarsene, attirando l'attenzione dei boss dell'agenzia. La Christopher Little Literary Agency fa parte della leggenda fiorita attorno a J.K. Rowling come i caffè di Edimburgo in cui l'autrice era solita recarsi per scrivere e dispiace sentire di questo "divorzio", un autentico taglio con il passato.