Mitologia, folclore, religione
Il titolo dell’opera e il suo protagonista prendono ispirazione dalla mitologia vichinga, dai guerrieri dedicati a Odino (capo degli Dei di Asgard), posseduti dal sacro furore della battaglia che li faceva gettare nella mischia incuranti di ferite e pericoli, con l’unico scopo di abbattere i nemici, smaniosi di combattere come bestie assetate di sangue (non sarà affatto un caso che l’armatura magica trovata dal protagonista nel corso della storia si adatti al suo essere e modelli l’elmo facendogli assumere sembianze bestiali; c’è tuttavia da notare che la fisionomia è quella di un lupo, mentre i Berserker della mitologia nordica indossavano pelli d’orso). Subito si rende l’idea della tipologia di storia che ci si appresta a leggere sfogliando le tavole del fumetto: sanguinosa, violenta, furiosa. Nella mente sorgono le immagini di un mondo medievale feroce e spietato, dove vige la legge del più forte.
L’Eclissi, le Rinascite, come visto, sono cerimonie che come prezzo da pagare richiedono, come mostrato in qualsiasi religione, il sangue, ovvero l’elemento più fortemente rappresentativo della vita, il fulcro attorno al quale ruotano tutte le energie dell’universo. Fin dall’antichità infatti, in ogni cultura, ha avuto forti valenze simboliche: gli animali sacrificali, il sangue mestruale, la ferita autoinflitta per prestare giuramento. Veniva considerata una grande energia, capace di conferire potere (bevendo il sangue del nemico si poteva ottenere la sua forza). Il sangue versato da Cristo (basti pensare all’Eucarestia, al Sacro Graal) ha un effetto salvifico, di redenzione. Nel culto dei Thug, secondo la credenza più diffusa, il sangue di vittime sacrificali era versato per adorare e compiacere la dea Kali, vista come un’incarnazione del male (tuttavia è una convinzione parzialmente errata, dato che tale divinità ha una valenza sia benefica sia terrifica: essa rappresenta la caducità di quanto esiste, la caduta delle illusioni, la distruzione e la purificazione). Il sacrificio di Isacco nella Genesi è il modo di Dio di mettere alla prova la fede d’Abramo (gesto fermato da Dio, al cui posto viene immolato un ariete, come già molti culti pagani e politeisti facevano).
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