A giudicare dalla quantità di encomi piovuti su Il Signore degli Anelli da parte di critica e pubblico, non c’è dubbio che Peter Jackson abbia giocato le sue carte migliori proprio nel terzo episodio: Il Ritorno del Re.

I personaggi che abbiamo conosciuto in La Compagnia dell’Anello e che abbiamo imparato ad amare in Le Due Torri, nell’ultima parte della Trilogia crescono, cinematograficamente parlando, e danno il meglio di loro stessi.

Billy Boyd, che recita il ruolo di Pipino, dichiara: “Il copione di Il Ritorno del Re è quello che è piaciuto proprio a tutti: questo film è una combinazione di ogni cosa, di tutti i personaggi e tutte le creature che popolano il mondo che abbiamo conosciuto nei primi due film. Sapevamo tutti di puntare proprio a questo. E’ bello vedere un personaggio che compie un vero e proprio percorso di formazione. Pipino, che all’inizio butta uno scheletro in un pozzo e ruba fuochi d’artificio, col progredire della storia cresce e matura. Il suo carattere alla fine è completamente diverso. E’ anche importante che a un attore sia data la possibilità e il tempo di far crescere il suo personaggio”.

Durante le riprese a Boyd è stata offerta un’opportunità unica, cantare un motivo per il tormentato Sovraintendente di Gondor, Denethor (John Noble).

La canzone diventa particolarmente importante in quanto è contrapposta a una scena che lascia lo spettatore con il fiato sospeso durante la quale il figlio di Denethor, Faramir, insieme ai suoi compagni gondoriani affrontano la travolgente avanzata del nemico.

Boyd ha così commentato: “La Canzone non era nel copione, tutto è avvenuto molto più tardi durante il montaggio. Per non mostrare semplicemente soldati che si lanciavano in battaglia, Jackson era alla ricerca di un effetto che creasse una sorta di contrapposizione. Poiché le canzoni hanno un ruolo tanto importante nei libri di Tolkien, Pete mi ha chiesto «Ti piacerebbe cantare?» e io ho risposto «E’ proprio una grande idea!»”.

Ma il ruolo di Boyd non si è limitato a quello di esecutore. Jackson gli ha affidato anche il compito di scrivere testo e musica.

“Dopo aver buttato giù alcune melodie, Pete, i suoi coautori e io le abbiamo ascoltate e ci siamo trovati d’accordo su una di esse, e quella è la canzone che ascolterete”.

Per Boyd, già così orgoglioso di aver recitato nel film, il fatto che la sua canzone sia stata inserita all’interno dell’eccezionale colonna sonora di Howard Shore ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta, tanto più che il suo ruolo nel Ritorno del Re è già molto significativo.