Ah la Hamilton, da me così odiata e amata.
Quest'ultimo lo leggerò appena il tempo me lo consentirà , voglio vedere come finisce (se finisce).
Lei è una di quelle scrittrici che reputo "da aereo", ovvero leggero, scorrevole, semplice, ecc--- uno di quei libri che inizi mentre aspetti l'imbarco, prosegui sull'aereo e l'hai quasi finito all'atterraggio.
Quanto ai contenuti è quello che è, Anita è la classica tipa "Ci penso io", carine le idee, ma alla lunga stufa. A parte il sesso eccessivo, ho apprezzato di più il contesto di Marry. Vedremo appena prendo il prossimo volo