Il conciliatore


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FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 1:08 am    Oggetto: Il conciliatore   

Il conciliatore

Brandon Sanderson torna in libreria con un romanzo autoconclusivo.

Leggi l'articolo.
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 1:08 am    Oggetto: Re: Il conciliatore   

Letto un terzo di Il Conciliatore: Sanderson continua a tenersi su livelli di scrittura molto buoni Smile
DM1
«Arsore di ponti»
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 10:51 am    Oggetto: Re: Il conciliatore   

(M.T.) ha scritto:
Letto un terzo di Il Conciliatore: Sanderson continua a tenersi su livelli di scrittura molto buoni Smile


Mi fa piacere saperlo.. Ho ordinato il libro alcuni giorni fà e sono in attesa che arrivi..
nisana
«Tai'shar Malkier»
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 12:58 pm    Oggetto:   

Questo libro DEVE essere mio al più presto! L'idea della pubblicazione su internet della prima stesura è davvero interessante. Non so se sia un errore o una buona idea, dal punto di vista dell'autore e dell'editore.
Vita prima della morte. Forza prima della debolezza. Viaggio prima della destinazione.
Rakanius
«Drago»
Messaggi: 540
Località: Milano
MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 17:38 pm    Oggetto:   

L'ho letto in inglese e, abbiate pazienza, non posso che ri-spammare su FM la recensione che pubblicai sul mio blog:
http://mondifantastici.blogspot.it/2011/01/warbreaker.html

Wink
Bruno
--- partecipa al mio blog su:
http://www.mondifantastici.blogspot.com/
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 18:47 pm    Oggetto:   

nisana ha scritto:
L'idea della pubblicazione su internet della prima stesura è davvero interessante. Non so se sia un errore o una buona idea, dal punto di vista dell'autore e dell'editore.


I fatti hanno dato ragione a Sanderson Smile . Se questo è avvenuto però bisogna prendere atto di alcuni elementi importanti in questa riuscita.
Brandon sa dannatamente il fatto suo. Ha tecnica, stile, sa creare gli intrecci e caratterizzare i personaggi: è conscio delle sue capacità e crede nella bontà del proprio lavoro. Questo gli ha dato il coraggio di fare tale scelte; soprattutto ha il coraggio di mettersi in gioco, di rischiare e accettare le critiche e i diversi punti di vista.
Questi elementi sono stati punti cardine della sua riuscita. Oltre al fatto che lui è in America, altro elemento nient'affatto trascurabile: in Italia non avrebbe funzionato. E non solo con lui, ma con qualsiasi scrittore edito attualmente.
Questo perché in Italia in ambito imprenditoriale non si accettano rischi, non si vuole arrischiare qualcosa di diverso dal conosciuto, si vogliono certezze che diano un utile: per questo il settore presenta le lacune che ha e vengono realizzati prodotti che rimangono nella media della massa e la rispecchiano. Se un autore mette sul proprio sito capitolo per capitolo la prima stesura di una sua opera, qualsiasi editore non la pubblicherà perché è dell'idea che i lettori avendolo letto gratis non acquisterebbero la versione cartacea, anche se revisionata e corretta.
Sanderson (e prima di lui Cory Doctorow) ha dimostrato che questo ragionamento è sbagliato. Tuttavia in Italia nemmeno lui, con un'opera ben realizzata e di spessore come Il Conciliatore, sarebbe riuscito a fare quello che ha fatto in America, sia per la motivazione appena affrontata, sia per via del timore ad affrontare certe tematiche dovute alla presenza del Vaticano nel nostro paese: si cerca di non creare attriti. E anche se non fa una critica precisa alla religione cristiana, bensì alla religione in generale, la sua opera non sarebbe stata vista di buon occhio: con una mentalità conformista e conservativa come quella esistente tra i nostri confini, un libro, che anche se fantastico, critica la religione mostrando che di spirituale ha ben poco in confronto al costrutto di equilibri di potere e manipolazione e sfruttamento delle masse che è invece l'istituzione religiosa, minando le basi di quelle credenze che vedono il dio come essere superiore mentre invece non è altro che una creazione dell'uomo per raggiungere i suoi fini e acquisire supremazia sui suoi simili.
Se è stato tradotto in Italia è perché ormai questo autore ha raggiunto un consenso internazionale e sui soldi non ci si sputa sopra; tuttavia non è conosciuto in modo tale da scatenare polemiche come è successo a esempio con la saga di Harry Potter (polemiche che però non hanno fermato la pubblicazione perché come appena detto, non si sputa sui soldi, specialmente se sono un bel gruzzolo Cool )
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2012 19:18 pm    Oggetto:   

Rakanius ha scritto:
L'ho letto in inglese e, abbiate pazienza, non posso che ri-spammare su FM la recensione che pubblicai sul mio blog:
http://mondifantastici.blogspot.it/2011/01/warbreaker.html

Wink


Avevo già letto a suo tempo la recensione che avevi fatto su questo libro: ti farò sapere cosa penso del libro quando avrò fatto la mia Smile
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mar 05 Giu 2012 11:17 am    Oggetto:   

M.T. ha scritto:
....., sia per via del timore ad affrontare certe tematiche dovute alla presenza del Vaticano nel nostro paese: si cerca di non creare attriti. E anche se non fa una critica precisa alla religione cristiana, bensì alla religione in generale, la sua opera non sarebbe stata vista di buon occhio: con una mentalità conformista e conservativa come quella esistente tra i nostri confini, un libro, che anche se fantastico, critica la religione mostrando che di spirituale ha ben poco in confronto al costrutto di equilibri di potere e manipolazione e sfruttamento delle masse che è invece l'istituzione religiosa, minando le basi di quelle credenze che vedono il dio come essere superiore mentre invece non è altro che una creazione dell'uomo per raggiungere i suoi fini e acquisire supremazia sui suoi simili.
............



noooo....ora sono COSTRETTO a comprarlo....
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Mar 05 Giu 2012 12:08 pm    Oggetto:   

Penso di non fare SPOILER, dato che lo si scopre nei primi capitoli (per l'esattezza il terzo), nel dirti che nel pantheon di dei di T'Telir ce n'è uno che cerca in ogni modo di convincere i suoi credenti che non è una divinità : divertente Smile , ma che fa capire elementi che riguardano l'idealizzazione e le aspettative che crea un credo.
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mer 06 Giu 2012 9:06 am    Oggetto:   

Interessante. Sa del gesu di saramago con il suo "perdonatelo, non sa quello che fa", dopo aver passato il libro cercando di convincere tutti di essere il re dei giudei e non il re dei re....
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Mer 06 Giu 2012 12:10 pm    Oggetto:   

E' tra i libri di Saramago che dovrei leggere
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Gio 14 Giu 2012 23:33 pm    Oggetto:   

Ecco cosa in un libro non vorrei mai trovare: a pag 579, alla riga 31 c'è un grosso errore.
La scena è incentrata su Vasher e Vivenna, ci sono solo questi due personaggi e la frase "Dai loro dèi" pronunciata da Vasher viene attribuita a Lievecanto che non compare minimamente nel paragrafo.
Se bisogna prestare attenzione ai refusi, agli errori di battitura, ancora di più a sviste del genere.
nisana
«Tai'shar Malkier»
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Località: Cosmere
MessaggioInviato: Ven 15 Giu 2012 10:16 am    Oggetto:   

M.T. ha scritto:
Ecco cosa in un libro non vorrei mai trovare: a pag 579, alla riga 31 c'è un grosso errore.
La scena è incentrata su Vasher e Vivenna, ci sono solo questi due personaggi e la frase "Dai loro dèi" pronunciata da Vasher viene attribuita a Lievecanto che non compare minimamente nel paragrafo.
Se bisogna prestare attenzione ai refusi, agli errori di battitura, ancora di più a sviste del genere.


Ma è un problema di traduzione o è sfuggito a editor/autore?
Vita prima della morte. Forza prima della debolezza. Viaggio prima della destinazione.
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Ven 15 Giu 2012 12:12 pm    Oggetto:   

nisana ha scritto:
M.T. ha scritto:
Ecco cosa in un libro non vorrei mai trovare: a pag 579, alla riga 31 c'è un grosso errore.
La scena è incentrata su Vasher e Vivenna, ci sono solo questi due personaggi e la frase "Dai loro dèi" pronunciata da Vasher viene attribuita a Lievecanto che non compare minimamente nel paragrafo.
Se bisogna prestare attenzione ai refusi, agli errori di battitura, ancora di più a sviste del genere.


Ma è un problema di traduzione o è sfuggito a editor/autore?


Non possiedo la versione cartacea in lingua originale, ma solo quella pdf scaricabile dal sito dell'autore: anche lì è presente tale svista. Non so se poi è stata corretta nella versione definitiva.
Certo è che è un errore che andrebbe corretto: è troppo palese per non accorgersene.
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