Stephenie Meyer: "Non penso più volentieri a Twilight"


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FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 1:22 am    Oggetto: Stephenie Meyer: "Non penso più volentieri a Twilight"   

Stephenie Meyer: "Non penso più volentieri a Twilight"

La scrittrice ha dichiarato di essere passata oltre la saga di Twilight.

Leggi l'articolo.
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 1:22 am    Oggetto: Re: Stephenie Meyer: "Non penso più volentieri a Twilight"   

Non si sputa sul piatto nel quale si è così ben mangiato. Inoltre, ci si deve pensare bene prima di fare una cosa: dopo è inutile rimuginare, avere ripensamenti e rimpianti.
Reginald Graham
«Lo Stolto»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 8:27 am    Oggetto:   

E quanto bene si è mangiato e si mangia ancora oggi.
Affermazioni che faranno parlare.
Comunque sia, alla fine una maschera tanto ben riuscita (stesso discorso per attori, discorso trito fra l`altro) presto o tardi comincia a stringerne, ed uscirne diventa difficile.
Paure comprensibili in fin dei conti, ma pericoloso esternarle cosí.
Mi riservo, con fermezza, il diritto di contraddirmi.

Paul Claudel
MagicamenteMe
«PrimaNonna» PrimaNonna
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 8:55 am    Oggetto:   

soprattutto se si considera che è dal 2008 che non pubblica più niente Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes
Citazione:
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, Palin che ha usato Vista
Melian
«Balrog»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 9:34 am    Oggetto:   

Citazione:
passata oltre Twilight da un pezzo e che la saga non è più un argomento a cui pensa volentieri.

Neanche io se è per questo, e ho visto solo il primo e l'ultimo film Confused

Edit: oops, avevo visto la foto della Stewart, ho letto veloce e ho pensato fosse stata lei a dire che non pensava volentieri alla saga. Ritiro quanto scritto sopra non avendo letto i romanzi. Embarassed (Brutta cosa la "vecchiezza")
❑ Single
❑ Taken
✔ Mentally dating a character that doesn’t exist


Ultima modifica di Melian il Ven 23 Ago 2013 12:41 pm, modificato 1 volta in totale
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 12:17 pm    Oggetto:   

Questa saga le ha dato fama, successo e soldi, ma come tutte le cose ha un prezzo da pagare: le ha lasciato un marchio addosso che sempre la seguirà e che ora si sta accorgendo che è pesante, che è un'etichetta per niente bella.
Certo, ha avuto i suoi fan, ma anche molti che l'hanno criticata: ha scelto la via semplice, ovvero quella di adattarsi al tempo e di abbassarsi al suo livello.
E ora che magari sta provando a imparare a scrivere bene e a scrivere storie decenti si ritrova con il fardello d'essere la scrittrice che ha realizzato opere mediocri, di basso stampo e farebbe a meno di questa saga che ne pregiudica la via.
Ha fatto una scelta: se voleva qualcosa di diverso doveva pensarci prima. La qualità richiede tempo, impegno e saper aspettare, perché non sempre è colta nell'immediato, ma è un percorso più duraturo, che alla lunga dà più frutto, invece del tutto subito che però brucia e dopo non rimane più nulla.
Inoltre i tempi stanno cambiando e le persone si sono stancate di prodotti dozzinali, meramente consumistici e stanno cominciando a cercare qualcosa di meglio: non è un caso che alcuni editori invece che proporre novità stanno riproponendo opere del passato valide, di spessore.


Ultima modifica di M.T. il Ven 23 Ago 2013 15:48 pm, modificato 2 volte in totale
Reginald Graham
«Lo Stolto»
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MessaggioInviato: Ven 23 Ago 2013 13:54 pm    Oggetto:   

Parole sante.
Mi riservo, con fermezza, il diritto di contraddirmi.

Paul Claudel
anima
«Elfo»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 3:38 am    Oggetto: Re: Stephenie Meyer:   

A me pare anche naturale che dopo anni ed anni passati a scrivere, parlare e intervenire continuamente a proposito di una saga, un autore voglia dedicarsi ad altro.

Personalmente ho molto apprezzato i romanzi della Meyer: sono scritti semplicemente, per carità, ma pieni di sentimento; il criticarli e citarli 'con orrore' (spesso a prescindere dal fatto di averli letti o meno) è diventato un po' un tormentone per chiunque voglia darsi un immagine di "lettore colto"...

MagicamenteMe ha scritto:
soprattutto se si considera che è dal 2008 che non pubblica più niente


Attualmente la Meyer starebbe scrivendo il seguito di "The Host", intitolato "The Seeker"
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 12:07 pm    Oggetto:   

Anima, sei fan della Meyer ed è comprensibile che prendi le parti della scrittrice, ma è un dato di fatto che questi libri sono di basso livello e dirlo è mostrare la realtà, non darsi un tono da lettore colto.
Le parole dell'intervista rivelano il pentimento della scrittrice, quasi un rinnegamento di quanto ha realizzato: è questo il centro della questione. Ed è questo che deve far pensare.
anima
«Elfo»
Messaggi: 285
MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 19:58 pm    Oggetto:   

M.T. ha scritto:
Anima, sei fan della Meyer ed è comprensibile che prendi le parti della scrittrice, ma è un dato di fatto che questi libri sono di basso livello e dirlo è mostrare la realtà, non darsi un tono da lettore colto.
Le parole dell'intervista rivelano il pentimento della scrittrice, quasi un rinnegamento di quanto ha realizzato: è questo il centro della questione. Ed è questo che deve far pensare.


Non mi pare che abbia detto questo, ma che voglia passare oltre e dedicarsi ad altro.
Un pensiero analogo è stato espresso dalla Rowling sulla saga di "Harry Potter", e mi pare nessuno abbia sostenuto per questo che l'autrice si sia pentita di aver scritto la saga...


Ultima modifica di anima il Sab 24 Ago 2013 20:14 pm, modificato 2 volte in totale
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 20:10 pm    Oggetto:   

Io penso che sia naturale, quando hai scritto una serie mediocre come contenuti, scritta coi piedi quanto a struttura e parecchio debole quanto a stile*, guardarsi indietro e realizzarne i limiti. E' segno che si è cresciuti come lettori e come scrittori.

Non trovo però intellettualmente onesto rinnegare di quello che uno ha pubblicato a un'età in cui era perfettamente capace di intendere e volere. Va accettato come parte di un percorso e se hai deciso di mostrare in pubblico gli scarbocchi dell'asilo, adesso che sai fare gli acquarelli (forse poi, è tutto ancora da dimostrare) prendi atto che è stata una tua scelta consapevole, nessuno ti ha obbligata.

Detto questo, non posso malignamente evitare di pensare a cosa farà E.L. James (50 Sfumature) fra qualche anno, quando vedrà la misura di quella ciofecata di serie che ha avuto il coraggio di ammanire al mondo. Altro che rammarico, roba da entrare in analisi Laughing

______
*avendola letta in lingua, parlo con cognizione di causa e se della debolezza stilistica mi sono accorta io che non son madrelingua, immagino l'effetto che possa fare su un meadrelingua mediamente letterato.


Ultima modifica di Marina il Sab 24 Ago 2013 20:22 pm, modificato 1 volta in totale
anima
«Elfo»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 20:15 pm    Oggetto:   

I romanzi della Meyer hanno uno stile semplice e puntano molto sul sentimentalismo, ma non per questo si può dire che siano "scritti male", la descrizione emotiva e psicologica dei personaggi è realizzata con molta cura, le vicende narrate in modo fluido e scorrevole... non è un caso che i libri della Meyer vengano riletti più e più volte dagli estimatori.
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 20:37 pm    Oggetto:   

anima ha scritto:
I romanzi della Meyer hanno uno stile semplice e puntano molto sul sentimentalismo, ma non per questo si può dire che siano "scritti male", [...], le vicende narrate in modo fluido e scorrevole...


non sono d'accordo sui punti del tuo intervento che ho quotato, e nella maggior parte dei casi avrei da dire anche sulla caratterizzazione dei personaggi, dei quali solo 2 trovo riusciti: Alice e il bel tenebroso; do qualche chance anche a Carlisle, ma solo a metà.
Lo stile semplice è una cosa, ma IMO la Meyer è sciatta e ripetitiva, cosa ben diversa. Quanto al 'fluido e scorrevole' , personalmente ho sbadigliato per centinaia di pagine e il fatto che ormai la storia sia abbastanza nebulosa nella mia testa, per i miei parametri è un ulteriore indicatore.
Per la struttura cito solo un esempio ma non è l'unico: il primo romanzo ha una trama a partire dalle ultime 100 pagine, prima non succede nulla se non le pippe mentali e i batticuori dell'antipatica protagonista. E siccome non mi paiono profondi flussi di coscienza esistenziali alla stregua di Uno nessuno centomila, ma solo balletti ormonali di qualsiasi adolescente, non ne ricavo altro che noia e nessuno spunto di riflessione. E' molto più introspettivo Midnight Sun, visto che è raccontato non dalla prospettiva di una qualunque bimbetta scema ma da quella di un centenario che ha fatto esperienze indubbiamente particolari.

Poi chiaramente ognuno la pensi come vuole, non voglio convincere nessuno Wink e se tu trai diletto dalla serie sono contenta per te - è uno degli scopi della lettura - e non cercherò certamente di dirti che non ne hai il diritto. Però è un discorso profondamente diverso dalla qualità intrinseca di una storia, almeno dal punto di vista - oggettivo - strutturale e stilistico. Quello contenutistico è senz'altro soggetto al degustibus e quindi ci sta perfettamente che a me faccia pena e ad altri piaccia.

Citazione:

non è un caso che i libri della Meyer vengano riletti più e più volte dagli estimatori.


questo però non è prova di qualità intrinseca, prova solo che ci sono molte persone a cui la serie piace.


EDIT:
anima ha scritto:


Non mi pare che abbia detto questo, ma che voglia passare oltre e dedicarsi ad altro.
Un pensiero analogo è stato espresso dalla Rowling sulla saga di "Harry Potter", e mi pare nessuno abbia sostenuto per questo che l'autrice si sia pentita di aver scritto la saga...


non ho letto l'intervista orginale della Meyer, ma stando a e prendendo per buono quello che è riportato nell'articolo, ci passa un oceano fra il suo "non pensare più con piacere" a quel che ha fatto e il voler esplorare altro della Rowling. La quale ha sempre detto che ritornerebbe volentieri a scrivere dei suoi maghi se avesse un'idea formidabile su quel mondo


Ultima modifica di Marina il Sab 24 Ago 2013 21:01 pm, modificato 1 volta in totale
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 20:47 pm    Oggetto:   

PS A dimostrazione di imparzialità, ho sempre detto che anche le prime pagine della Pietra Filosofale sono scritte in modo pedestre e dilettantesco. Infatti è l'unica ragione che mi spiega il perchè sia stato rifiutato così tante volte probabilmente gli editor si fermavano a quelle.
E anche le prime pagine del Calice di Fuoco non sono un capolavoro di stile.
Quanto ai Doni della Morte, la struttura è uno sfacelo pieno di buchi

E al pari dela reazione che stai avendo tu alle mie critiche su Twilight, ti assicuro che gli estimatori di Harry Potter difendono quelle pagine a spada tratta, rispedendomi indietro regolarmente la critica Wink Anche persone che scrivono, e che normalmente noterbbero quei limiti, si fanno inconsapevolmente condizionare dalla lente rosa affettiva. Io sotto questo profilo mi ritengo 'fortunata', riesco a leggere con la prospettiva dello psicopatico disaffettivo Laughing anche quando un libro o una serie mi piace moltissimo e se noto un limite non ho problemi a esternarlo, nè la cosa mi manda in conflitto niente è perfetto e tutto è perfettibile.

PPS Per i mod: sì, lo so, è OT ma è pertinente per illustrare che non parlo contro Twilight né per moda intellettualoide nè per partito preso Wink
M.T.
«Paladino Guardiano»
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MessaggioInviato: Sab 24 Ago 2013 23:31 pm    Oggetto:   

Portare un esempio non è andare ot Smile , lo diventa se si passa poi a parlare di altro argomento diverso da quello del 3d per post e post Cool
Non c'entra lo stile o la storia semplice: Meyer ha sfruttato il periodo, dando quello che si voleva, ovvero storie di basso livello, dove tutto era incentrato su amori adolescenziali e il fantastico era solo un pretesto (pure bistrattato) per cambiare scenario di copioni già visti. Stile e intreccio in questa serie sono mediocri.
Cosa diversa invece per la Rowling, che scrive con uno stile semplice, ma lo sa fare bene: certo la sua serie non è perfetta (dopo il quarto comincia a calare, anche se il vero grosso buco è nel terzo quando immette un artefatto così potente come il giratempo), ma l'ha caratterizzata bene e soprattutto ha creato un mondo vario, mettendo insieme un'ampia simbologia e non pochi archetipi, cosa che la Meyer non ha fatto e se l'ha fatto, li ha rovinati.
Sempre parlando di storie e stili semplici, si prenda L'Ultimo Elfo di Silvana De Mari: non presenta certo complessità, ma è un capolavoro.
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