...perché si è perso qualcosa di magico! L'affluenza di pubblico è stata un po' scarsina, ma l'atmosfera che si respirava era davvero incantata. La cucina poi era ottima, per non parlare della birra, ma soprattutto ho conosciuto persone incredibili, straordinarie, come mastro Gianfranco, esperto armaiolo, la druida Marina, il bardo Giorgio, messer Tasso e messer Nero, e tanti altri. Interessantissima la conferenza-chiacchierata dei bardi Briga e Belorix sui simboli del solstizio, con una per me sconvolgente rivelazione riguardante l'albero di Natale e l'albero della conoscenza dell'Eden. Il sabato sera c'è stato un pienone di gente interessata ed attenta; la rappresentazione del passaggio tra l'anno vecchio e quello nuovo, simboleggiati dal Re dell'Agrifoglio che insegna a combattere al suo successore, il giovane Re della Quercia, è stata suggestiva - peccato solo che le voci dei figuranti si siano sentite poco, nonostante ce l'abbiano messa tutta. Il gruppo musicale - la Barbarian Pipe Band - è stato semplicemente straordinario, soprattutto quando il gruppo elettrogeno ha deciso di dare forfait: capito al volo il problema, i componenti della band si sono scatenati più di prima in uno spettacolo con un acrobatico mangiafuoco ed una sinuosa ballerina che roteava due torce meglio di una ginnasta. Quando la luce è infine tornata, il pubblico era convinto che fosse stato fatto apposta. Insomma, un successone, con applausi a non finire.
Mi auguro che l'associazione culturale Celtic Pub, in barba ai numerosi problemi ed ostacoli peraltro superati con successo, organizzi ancora una manifestazione come questa, e che la prossima volta il pubblico, più preparato, sia più numeroso. |