Effettivamente sì, sono presenti Rina Morelli e Paolo Stoppa, anche se in ruoli più ridotti rispetto ad altre produzioni di Blasetti (trovo sempre divertentissima l'interpretazione della Morelli nel citato Un'avventura di Salvator Rosa). Tra l'altro Stoppa, proprio nel 1941, ricoprì anche il ruolo del celeberrimo protagonista in un film fantastico "inconsueto", un'altra "superproduzione" dimenticata, a dimostrarne la poliedricità artistica. Otto anni?
L'età che avevo io quando, nei primi anni '60, vidi per la prima volta La corona di ferro. I miei non mi fecero vedere (altri tempi...) La cena delle beffe, anche se la versione trasmessa allora fu, ovviamente, censurata.
Ho sempre pensato, tra l'altro, che la definizione, un po' cattivella, di "D'Annunzio dei poveri" stia stretta a Sem Benelli, che forse meriterebbe una riscoperta.