Rand viene tentato più volte sia da Ba’alzamon che da Lanfear. In un’occasione Ba’alzamon gli dice che può proteggerlo dalla follia alla quale sono destinati tutti gli uomini che incanalano l’Unico Potere, ma altrove anche lui cerca di sedurlo con le lusinghe del potere terreno ipotizzando un mondo che striscia ai suoi piedi: “«Starai al di sopra di loro, al di sopra d’ogni potere e d’ogni dominazione, a parte me.»” (12).

Un discorso simile gli viene fatto anche dall’ambiziosa Lanfear: “«Inginocchiati al Sommo Signore, e ti eleverà sopra di tutti. Ti lascerà libero di regnare come vuoi, se solo ti inginocchierai davanti a lui una sola volta. Per riconoscerlo. Niente di più.»” (13).

In un’occasione Gesù riceve l’omaggio di una peccatrice che “venne con un vasetto di olio profumato; e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.” (Lc 7, 37-38).

L’episodio viene preso come spunto da Jordan per una delle profezie degli Atha’an Miere, il Popolo del Mare: “La Torre Bianca si spezzerà in suo nome, e le Aes Sedai si inginocchieranno per lavargli e asciugargli i piedi con i capelli” (14).

I loro comportamenti non passano inosservati. Spesso destano scalpore e vanno contro le usanze. In particolare Rand cambia leggi e consuetudini fra popolazioni molto diverse fra loro quali Aiel, Tarenesi e Cairhienesi.

Inoltre Gesù afferma: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare

il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:

e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.” (Mt 9, 34-36).

Gli Shaido non riconoscono Rand come Colui che viene con l’Alba, il loro salvatore, e iniziano una feroce guerra contro gli altri clan e contro tutti gli altri popoli. Ma anche negli undici clan che decidono di seguire Rand non tutti sono pronti per le sue rivelazioni e cadono nella tetraggine, che in alcuni casi li spinge a combattere contro i loro stessi parenti. E dopo la sua proclamazione come Drago Rinato scoppia un gran numero di guerre, sia fra popoli confinanti, sia guerre civili, sia contro gli invasori venuti d’oltreoceano.

Come riportano alcuni commentari sulle profezie del Drago, “La sua venuta sarà come la lama affilata di un aratro, dissoderà le nostre vie in solchi […]. Egli è colui che spezza i legami, il forgiatore delle catene, il costruttore del futuro, il modificatore del destino.” (15).

Con la venuta di Rand ciò che domina non è la pace, ma la spada (16).

Il loro passaggio è segnato da miracoli, guarigioni nel caso di Gesù, eventi insoliti come un numero altissimo di matrimoni (17) o eventi incredibilmente fortunati nel caso di Rand. Jordan giustifica l’accadere di fatti improbabili spiegando che il Disegno dell’Epoca si modella intorno ai ta’veren, rendendo normali anche fatti altrimenti eccezionali. Per lo scrittore di Charleston, però, l’effetto del ta’veren sulla realtà può funzionare nei due sensi: a volte gli eventi improbabili che si verificano sono di tipo negativo e possono portare anche alla distruzione di un intero villaggio. Come ha modo di costatare Perrin seguendo le tracce del suo amico “Il disegno prendeva forma attorno a Rand, e le casualità correvano all’impazzata.” (18).

Entrambi vengono catturati dai loro nemici e maltrattati, Gesù con la flagellazione e Rand con le percosse subite dalle emissarie della Torre Bianca nel Signore del caos.

Sul capo di Gesù al momento della crocifissione viene posta una corona di spine. A Rand, al termine dell’omonimo romanzo, viene offerta La corona di spade (19). E anche se non sono esattamente la stessa cosa, entrambe sono scomode da portare.

Quando Gesù appare ai discepoli dopo la crocifissione sul suo corpo sono visibili cinque stigmate, segno della sofferenza provata per la salvezza dell’umanità.

Anche Rand presenta delle ferite legate al suo ruolo salvifico: due aironi marchiati sulle mani e una ferita su un fianco (20) provocatagli da Ba’alzamon ne La grande caccia, i due draghi tatuati magicamente sulle braccia quale simbolo del suo viaggio nel Rhuidean e del suo ruolo alla guida degli Aiel ne L’ascesa dell’Ombra (21), e il colpo infertogli sul fianco da Padan Fain con il suo pugnale maledetto nella Corona di spade (22).

Gesù dona sulla croce il suo sangue per la salvezza dell’umanità. Tarmon Gai’don, l’Ultima Battaglia, non c’è ancora stata, mancano ancora due romanzi in inglese e quattro in italiano per arrivarci, ma qualcosa di ciò che dovrà avvenite è noto da alcune profezie. “Il suo sangue sulle rocce di Shayol Ghul che lava l’Ombra, sacrificio per la salvezza dell’uomo” (23) richiama molto da vicino l’idea evangelica. E c’è qualcos’altro, anche se al momento sono solo indizi, che potrebbe accostare ulteriormente le due figure.