Come ogni anno, a Lucca Comics and Games si è svolta la premiazione del Trofeo RiLL (Riflessi di Luce Lunare), uno dei più importanti concorsi italiani per racconti fantastici, giunto alla sua diciassettesima edizione con dieci finalisti di cui quattro pubblicati e sei con menzioni di merito.

La cerimonia di chiusura è stata condotta da Alberto Panicucci  che, assieme ai giurati Pierdomenico Baccalario e il vice direttore di Radio Rai Sergio Valzania, ha presentato i vincitori e assegnato i premi.

1° - Il Funzionario, di Massimiliano Malerba

Il racconto è un dialogo fra un umano e un alieno, preda e predatore, che riflette e fa riflettere sul concetto di giustizia. Circa il genere, secondo Sergio Valzania, più che di fantascienza si tratterebbe di gotico per il tipo di finale. L'autore è giunto in finale anche con un altro racconto, L'uomo lunare.

2° - La scintilla della vita, di Matteo Doglio

Una storia dal ritmo serrato, ispirata ai robot di Asimov ma caratterizzata da una visione più moderna, centrata sul fatto che spesso chi sembra diverso in realtà non lo è.

3° - Locanda Ippogrifo, di Antonella Mecenero

"Una rilettura del genere fantasy in pieno rispetto dei topoi classici" lo definisce Valzania. Il racconto ha l'atmosfera di una fiaba, con luoghi e personaggi tipici (il drago, la taverna), ma non manca di ironia.

4° - L'uomo con la ghironda, di Andrea Galla

Un racconto di fantastico puro che esplora altre dimensioni partendo dal mondo reale, sul filo di una musica inquietante. L'autore era purtroppo assente dalla premiazione per motivi di salute.

Le quattro opere scelte sono state pubblicati nell'antologia Il funzionario e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni, che da quest'anno ha il titolo del racconto primo classificato.

Assieme ai testi dei selezionati troviamo anche quelli dei sette vincitori del Premio SFIDA 2011 e di sette giurati, per un totale di diciotto storie.

I giurati:

Nihil boni ex Africa, di Giulio Leoni

Cuore di drago, di Andrea Angiolino

A cena con un polimorfo di nome Ada, di Massimo Mongai

Nuova lettura politica del Paracarrismo proposta dallo studioso di Berna Otto Kleinerdumm, di Sergio Valzania

L'uomo che perse il Filo, di Massimo Pietroselli

Un terribile rimpianto, di Gordiano Lupi

In un mondo perfettamente felice, di Donato Altomare

Il volume, patrocinato da Lucca Comics & Games, è stato pubblicato da Wild Boar edizioni.

Illustrazioni e grafica di copertina a cura di Valeria De Caterini.

SFIDA 2011

Racconto vincitore del Premio SFIDA, concorso su invito riservato agli autori giunti in finale durante le varie edizioni del Trofeo, è Le cose che perdemmo nel fuoco, di Emiliano Angelini, premiato da Renato Genovese: una storia surreale di ambientazione ottocentesca dove si mescolano gotico, atmosfere alla Borges e proto- fantascienza.

Gli altri "Sfidanti":

Bella senz'anima, di Alberto Tarroni

Richiesta di trasferimento, di Antonio Milanese

Il giorno che gli Amish presero il fucile, di Enrico Di Addario

Castelli di carte, di Matteo Carriero

Il Segreto, di Luigina Malerba

Nella notte assetata, di Massimiliano Malerba

Nel corso della premiazione lucchese sono state presentate due novità: il primo e-book curato da RiLL: Aspettando Mondi Incantati 2011, realizzato per la piattaforma Kindle e un'antologia di racconti del "vincitore assoluto" di SFIDA: Memorie dal futuro - I migliori racconti di Emiliano Angelini, "la prima uscita" dice Alberto Panicucci nell'introduzione, "di quella che speriamo diventi una nuova collana".

Il volume, edito da Wild Boar, presenta una copertina da osservare con attenzione: accanto alla grafica di Valeria De caterini abbiamo un'illustrazione firmata Eldo Angelini. Il titolo del quadro da cui è tratta (tempera su tela) è, non a caso, Vedi figlio mio.

Questi i racconti:

L'ultimo giorno buono dell'anno

Migrazione

Liberaci dal male

Bogey

L'immagine riflessa

Morte prematura

Memorie della sabbia

Bilancio Familiare

Le cose che perdemmo nel fuoco

Ufficio Rettifiche Genesi

Il messaggio

La stazione

L'autore pescarese scrive prevalentemente racconti di fantascienza, di cui offre ai lettori una sorta di definizione nell'ultima pagina di "La Stazione" che conclude la raccolta:

Sono storie brevi. Le hanno scritte tanto tempo fa. Fantascienza, così la chiamavano. Scrivevano di un futuro possibile, immaginavano. Ma per noi, tutto ciò che è contenuto in questo libro, in un modo o nell'altro, è passato.