Jay Kristoff è un autore di bestseller internazionali di fantasy e fantascienza, tra cui le serie Illuminae File, le cronache di Nevernight, il ciclo di Aurora e, più recentemente, L'Impero del Vampiro e LifeL1k3.

In occasione dell'uscita in Italia del suo ultimo romanzo sci-fi, LifeL1k3, edito da Mondadori, Jay Kristoff è ospite a Lucca per raccontare se stesso e i suoi romanzi al pubblico di Lucca Comics & Games 2022.

Infatti sabato 29 ottobre alle 16.30, presso l'Auditorium San Girolamo, dopo un firmacopie presso lo stand Mondadori, JK ha incontrato il suoi fan nell'incontro Il Fantastico Mondo di JK, condotto da Miss Fiction che ha tartassato di domande per quasi un'ora il nostro coraggioso scrittore. 

Sull'onda della Speranza, la Hope del poster di Lucca Comics & Games, Kristoff si è dimostrato felice di tornare in Italia dopo il 2019, quando era venuto a presentare il suo romanzo Nevernight, e soprattutto dopo due anni di pandemia Covid. Ha raccontato che in realtà il virus per lui non ha cambiato molto, visto che lavora da casa. Anzi, in quel periodo stava scrivendo il finale de L'Impero del Vampiro e quindi non gli è andata male, la pandemia l'ha aiutato a finire il romanzo. Tuttavia, racconta, in Australia il lockdown è stato lunghissimo. In questo periodo ha preso tanto "buio" che c'era intorno a lui e l'ha riversato nei libri.

Riguardo LIFEL1K3, l'autore lo descrive come un romanzo di fantascienza, molto simile al ciclo di Aurora e di Illuminae File: un po' come Romeo e Giulietta, che si ritrovano con Mad Max, e di sottofondo c'è Bladerunner, quindi c'è un bel miscuglio di cose.

Miss Fiction ha posto l'accento su come, tra Nevernight e L'Impero del Vampiro, Kristoff abbia costruito un immaginario gotico stile GOT.

JK ha risposto: Mi piace raccontare storie dark. persone oscure, luoghi bui, fare domande scomode, personaggi grigi, che non sono bianchi e neri. Tutti conosciamo il fantasy eroico de Il Signore degli Anelli, dove ci sono linee nette, conosciamo benissimo chi è il cattivo e chi il buono, c'è un oscuro signore da sconfiggere. Ecco, a me piacciono di più limiti sfocati, dove non si può distinguere il personaggio buono con motivazioni discutibili dal cattivo che compie azioni buone.

A proposito de L'Impero del Vampiro, finalmente torna la figura del vampiro dopo un periodo in cui era rimasto ai margini, dopo il boom di Twilight. Miss Fiction ha chiesto se in qualche modo le Cronache del Vampiro di Anna Rice siano state una sua reference nella stesura del romanzo.

Purtroppo abbiamo perso Anna Rice un anno fa. È stata una grave perdita. Certo, ci sono stati altri riferimenti, ma come nella Rice ho voluto fare in modo che l'intervistatore interagisca con Gabriel, portando al cambiamento entrambi. Ho letto il libro della Rice, l'ho studiato come struttura per poi riproporlo: senza Intervista con il Vampiro, il mio romanzo non ci sarebbe mai stato.

Illuminae Files sono una serie di romanzi scritti insieme a Amie Kaufman, e Kristoff ha raccontato la sua esperienza di scrittura a quattro mani.

La cosa migliore di scrivere a quattro mani è che è più facile risolvere problemi che da soli non si possono risolvere, è un po' come avere due teste e, come si dice, due teste sono meglio di una. Così non c'è bisogno di mandare delle bozze, c'è già qualcuno che controlla il tuo lavoro. Magari anche in due non eravamo bravi a matematica… ma per risolvere i conflitti, ha funzionato molto bene poter rimbalzare le idee l'una sull'altra. Ricordo solo una discussione perché eravamo in disaccordo su come scrivere il finale di Illuminae Files. Io volevo uccidere tutti, ovviamente. La vittoria senza sacrificio non ha significato. Invece Amie voleva salvare i personaggi. Siamo andati a un ritiro per scrittori, dove eravamo isolati, senza influenze esterne. Ci siamo trovati in una stanza con altri dieci scrittori e abbiamo cominciato a discutere, c'è stato un dibattito di un'ora e ci siamo accorti alla fine che tutti gli altri autori se n'erano andati, come in mezzo a un litigio tra mamma e babbo. Comunque non c'è niente di negativo a scrivere a quattro mani.

Per ora non sto lavorando con nessuno, perché io scrivo roba per adulti, Amie per young adult… chissà se in futuro scriveremo di nuovo insieme.

Tornando a L'Impero del Vampiro, l'ambientazione è medievale e rinascimentale. Sono cresciuto leggendo Lo Hobbit, libro fantasy epico per antonomasia. Tolkien ha scritto il suo romanzo ispirandosi alla mitologia e alla storia dell'Europa, raccontando come me una storia con connotazioni familiari, in modo che le persone, quando la leggano, si sentano a loro agio: i titolo, la politica, le tradizioni. Il vampiro è una creatura che è stato visto negli ultimi tempi come un anti-eroe moderno, romantico, ma sempre in un'ambientazione moderna. A me è piaciuto invece inserire il vampiro nel passato.

Kristoff ha poi parlato dei suoi stancanti tour, ho visitato nell'ultimo mese 17 città. incontrato centinaia di persone… ma ringrazio i lettori e la loro interazione perché senza di loro non ce la potevo fare.

Riguardo a sé, ha raccontato di come si ispiri ai comportamenti di un personaggio che dice sempre sì a cose a cui di solito direbbe di no, per esporsi sempre di più a esperienze nuove. Per esempio, adesso adora Vampire Diaries. All'inizio non gli interessava, era una storia d'amore con vampiri, gliel'hanno consigliato e poi, guardandolo, gli è piaciuto. Un altro suo amico gli ha consigliato un disco di Taylor Swift: non è il tipo, ma lo ascolterà e magari gli piacerà…

Per finire, a chi gli domanda quando uscirà il secondo volume de L'Impero del Vampiro, JK ha risposta che lo sta finendo adesso, ha già mandato una bozza all'editore, spera di finire di scriverlo entro la fine di Novembre, dovrebbe essere pubblicato nel 2023. In uscita simultanea inglese e italiana, crede.

E quindi non ci resta che aspettare con impazienza il nuovo capitolo di questa saga!