Frank Moses è tornato. E con lui sono tornati gli ex agenti fossili della Guerra Fredda che i servizi segreti di tutto il mondo vogliono morti perché sanno troppo, i cosiddetti Reduci Estremamente Distruttivi, da cui l'acronimo RED (in originale era Retired, Extremely Dangerous), protagonisti dell'omonimo fumetto scritto da Warren Ellis e disegnato da Cully Hamner.

L'incipit ci mostra Frank, un sempre più scocciato Bruce Willis. Lui vorrebbe solo una vita normale insieme alla fidanzata Sarah (Mary-Louise Parker) ma anche in questo caso il solo fatto di essere un ex agente della CIA lo rende un bersaglio e Marvin Boogs (il sempre spumeggiante John Malcovich) viene a ricordarlo a Frank.

In questo secondo episodio la minaccia da sventare deriva direttamente dagli anni '80, da una operazione chiamata Notte Fonda. Qualcuno in alto sa che Frank e Marvin sono a conoscenza di un segreto collegato a questa operazione, pertanto preferirebbe mettere i due sottoterra, sguinzagliando l'efficiente agente Jack Horton (Neal McDonough). Non faccio spoiler perché se ne parla persino nel trailer, la storia vedrà Frank, Marvin e Sarah avere a che fare con un ordigno nucleare posizionato nel cuore di Mosca da uno scienziato al soldo del Servizio Segreto di Sua Maestà, interpretato da uno stralunato e divertito Anthony Hopkins.

Ma CIA ed MI6, appurato che i loro agenti "normali" cadono come mosche quando affrontano i due compari, rincareranno la dose mettendo sulle loro tracce i migliori assassini in circolazione, Han Cho Bai (Byung-hun Lee) e soprattutto la regina delle assassine, la più elegante ed efficiente, la freelance Victoria che abbiamo già conosciuto come alleata dei nostri eroi nel primo film, una sempre bellissima e bravissima Helen Mirren.

Ma poiché di Russia si parla, ci sarà posto nella trama anche per l'amore di Victoria, ossia Ivan Simanov (Brian Cox) visto nel primo film e per un'altra letale agente, la bellissima Katja, una Catherine Zeta Jones calata nel personaggio alla perfezione. Quanto al suo ruolo nella storia posso solo dire: Dalla Russia con (fu) amore.

Per il resto la struttura narrativa è quello del precedente episodio, con un registro comico forse più accentuato, ma non in modo fastidioso, anzi.

La miscela di plot della guerra fredda, situazioni da commedia romance, sparatorie, inseguimenti e uccisioni a raffica rimane la stessa.

L'aumentare degli effetti, delle situazioni incredibili, delle esplosioni, delle falcidiate di agenti e di vetri rotti, degli inseguimenti, è controbilanciata proprio dalla consapevolezza che l'intera operazione è una parodia di quelle buone. Fatte cioè da chi il genere lo ama e ne sa riprodurre tutti i meccanismi narrativi alla perfezione. E non solo narrativamente, le scene di azione e gli stunt sono ai vertici della categoria per qualità tecnica.

Gli attori poi sono tutti bravi. Non c'è altro da dire. Calati nel gioco alla perfezione, si vede che si divertono un mondo a "giocare agli agenti segreti". Beati loro che sono riusciti a essere pagati per farlo.

La sceneggiatura è brillante, ma alcune della battute affidate a John Malcovich sono geniali. Da fare male dal ridere.

Concludendo, questo secondo capitolo della saga di Frank Moses e soci è godibile e fruibile anche se non si è visto il primo film, che comunque consiglio di recuperare. Inoltre come le regole di una buona serialità impongono, alcuni personaggi, subiranno una evoluzione rispetto alla situazione iniziale, magari per un loro impiego in un terzo capitolo.

Se RED era una sorpresa, RED 2 è una conferma, anzi persino un miglioramento.