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virae
Waylander
Messaggi: 2952 Località: Dros Delnoch
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Gamberetta
Hobbit
Messaggi: 73 Località: Barca dei Gamberi
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 14:59 pm Oggetto: |
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Marina ha scritto: | e infatti lo ribadisco: se scelgo un romanzo voglio leggere una bella storia. Non mi frega nulla se a rigor di 'tattica militare' nel corpo a corpo è più indicata la spada o lo spadone. Il ruolo d un racconto è quello di INTRATTENERE innanzitutto e queste baggianate non lo inficiano minimamente |
Beata te! No, davvero, io a leggere stupidate non vengo né divertita, né intrattenuta.
Marina ha scritto: | ho forse detto che uno deve scrivere "a braccio"? Ho detto che va bene tutto quel che gli passa per la testa? Ho parlato solo di credibilità dell'uomo medio, e quindi se uno sbaglia innavvertitamente l'accento su sayonara chissenefrega, se ne accorgono in due. Inoltre, vorrei sottolineare, nella tua stessa citazione "Wherever you can be truthful, you should be truthful".
Non vedo da nessuna parte "vai, fai un corso accelerato di tattica militare e poi sarai degno di scrivere una scena". |
Non ti seguo. Ammetti che non bisognerebbe scrivere a braccio e non bisognerebbe scrivere la prima cosa che passa per la testa. Siamo d’accordo.
Ora entriamo nello specifico: la guerra è una delle più studiate e complesse attività umane, e uno dei principali fattori diretti e indiretti dello sviluppo delle società (tanto per non andar lontano, Internet nasce come risposta a un problema di logistica militare).
A fronte di un argomento tanto vasto e complicato un autore che dovrebbe fare? Abbiamo capito che leggere manuali di tattica è superfluo, fare corsi anche, mi spieghi esattamente come uno potrebbe scrivere senza andare a braccio? Come dovrebbe informarsi? Guardando Xena in TV?
Inoltre da cosa deduci che l’uomo medio sia tanto ignorante in materia? Ti faccio notare che almeno il maschio medio fino a qualche anno fa era obbligato a un anno di servizio militare, perciò forse l’uomo medio non è così digiuno di argomenti bellici. Magari Krune sarà credibile per te in quanto “donna ignorante”, ma non lo è in assoluto e molto probabilmente neppure per l’uomo medio.
E per tornare un attimo a Scott Card, la sua conclusione è che se non riesci a mettere gli accenti giusti, NON scrivi la frase in lingua straniera o ti rivolgi a un traduttore professionista.
Perché se metti gli accenti sbagliati: “If you get it wrong, those readers lose faith in you – and rightly so.” Giustamente io ho perso “fiducia” in Giannone, e non ha davvero importanza se io sono io, siamo in mille, o diecimila: è una questione di principio.
Marina ha scritto: | vedo che hai qualche difficoltà a seguire la logica del mio discorso: ho detto che gli autori consumati non sanno gestire i dettagli tecnici? A me pareva di aver scritto 'esordienti', ma forse nei manuali di tattica di cui parli di due vocabili sono sinonimi... |
No. Ma io ho scritto, con tanto di grassetto: “prendiamo il signor Tom Clancy e il suo primo romanzo” hai presente cosa vuol dire ‘primo’? Tom Clancy era un esordiente ai tempi de La Grande Fuga. Ma non ti preoccupare, forse l’italiano non t’interessa e sei felice di non capirlo.
Marina ha scritto: | Dove sta il problema? Forse l'autore del post che avevo visto eri e tu e ti senti punta sul vivo? |
Ma ci sei o ci fai?! All’inizio ho scritto che da ignorante quale sei non puoi definire le mie critiche “provolate”, secondo te le mie critiche di chi sono? Certo che sono punta sul vivo! Perché se tu fossi ufficiale dell’esercito di ritorno dall’Afghanistan e mi illustrassi come le battaglie di Krune sono credibili (credibili rispetto alle battaglie vere, non credibili rispetto alla tua idea di quello che l’uomo medio pensa sia credibile) in base a questa e quell’altra considerazione tecnica, non solo mi terrei il “provolate” ma ti ringrazierei anche per il tempo che mi dedichi. Ma tu sei un’IGNORANTE!
La prossima volta ti consiglio d’INFORMARTI prima del dare delle “provolate” alle opinioni altrui, visto che non conosci l’argomento. |
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Gamberetta
Hobbit
Messaggi: 73 Località: Barca dei Gamberi
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 15:02 pm Oggetto: |
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Negróre ha scritto: | Punto primo, contesto che i milioni di copie venduti da Clancy siano dovuti al suo sano lavoro di studio dell'ambientazione. |
La domanda è: hai letto La Grande Fuga dell’Ottobre Rosso? Perché ovvio che non sono solo stati i particolari tecnici a renderlo un successo, ma i particolari tecnici sono quelli che l’hanno elevato dalla massa. Sono secoli che si scrivono romanzi marinareschi e di battaglie navali, però pochi hanno avuto lo stesso successo di Clancy. E nel caso specifico è perché è come se Clancy avesse detto: “finora abbiamo scherzato, ora vi faccio vedere una vera battaglia navale!”
Clancy non si è posto il problema del vero contro il verosimile o di quello che sarebbe spettacolare o meno o di quello che piace all’uomo medio, ha descritto una battaglia come sarebbe, e se il lettore si perde tra sonar, computer tattici, siluri e quant’altro, fatti suoi!
E non solo così è stato apprezzato dagli esperti del settore, tanto appunto da essere pubblicato dall’Accademia di Annapolis, ma anche da milioni di lettori.
Negróre ha scritto: | Secondo punto, i tuoi pensieri sono taglienti, ben espressi... ecc. |
È vero, ogni tanto mi lascio trasportare più di quanto vorrei. Però se il mio sarcasmo può essere alle volte denigratorio e quant’altro, e puntualmente me lo fai notare, vorrei sapere in che categoria rientra il “le tue opinioni sono tutte provolate, ah, dimenticavo, dell’argomento in esame non ne so niente!” |
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Palin
Re sotto la montagna
Messaggi: 15146 Località: Solace
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 15:36 pm Oggetto: |
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Io consiglierei vivamente di chiudere qua questa parte di discussione che ormai non ha più nulla a che vedere con il libro di Michele Giannone. Ci dev'essere un thread a riguardo, comunque nel caso non ci sia se ne può aprire tranquillamente uno. TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
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Marina
Bracchetto del Cheshire
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 19:57 pm Oggetto: |
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Gamberetta ha scritto: | Beata te! No, davvero, io a leggere stupidate non vengo né divertita, né intrattenuta. |
beh, io a differenza tua non devo raddrizzare il mondo. Ma non preoccuparti, la tua è una fase che con l'età passa.
Citazione: | A fronte di un argomento tanto vasto e complicato un autore che dovrebbe fare? Abbiamo capito che leggere manuali di tattica è superfluo, fare corsi anche, mi spieghi esattamente come uno potrebbe scrivere senza andare a braccio? Come dovrebbe informarsi? Guardando Xena in TV? |
sì io dico che basta una cultura media da film, e allora? Maari da buon film e non da film scadente, ma tanto basta.
Citazione: |
Inoltre da cosa deduci che l’uomo medio sia tanto ignorante in materia? Ti faccio notare che almeno il maschio medio fino a qualche anno fa era obbligato a un anno di servizio militare, perciò forse l’uomo medio non è così digiuno di argomenti bellici. Magari Krune sarà credibile per te in quanto “donna ignorante”, ma non lo è in assoluto e molto probabilmente neppure per l’uomo medio. |
e Michele Giannone, è notoriamente una donna, quindi poverino, nemmeno lui ha fatto il militare A parte il fatto che non mi risulta che la leva italiana faccia combattere corpo a corpo con le spade o istruisca i militari all'uso della catapulta
Citazione: | Giustamente io ho perso “fiducia” in Giannone, e non ha davvero importanza se io sono io, siamo in mille, o diecimila: è una questione di principio. |
ecco, hai toccato il punto nevralgico, che Andrea ha cercato di spiegarti ma chiaramente non riesci a recepire: questi sono DETTAGLI. Un bel libro è fatto da ben altro che queste quisiquilie. E sai perché non puoi recepirlo? Perché avrai anche letto al teoria, ma ti manca quello che Andrea e Michele hanno in più, la pratica. Il che significa mettersi a scrivere un INTERO ROMANZO, e quindi sottoporlo al giudizio di un professionista. E passare l'esame a pieni voti, visto che il manoscritto viene pubblicato. O forse pretendi di sapere meglio di un editor professionista cosa funziona e cosa no in un romanzo?
Poi, per carità, se uno vuol limare tutto al cm può anche farlo ma eventualmnete sarà un valore aggiunto al libro.
In più tu giudichi un romanzo che se non sbaglio non hai letto e lo critichi per una cosa altamente opinabile. Un atteggiamento veramente puerile.
Citazione: | No. Ma io ho scritto, con tanto di grassetto: “prendiamo il signor Tom Clancy e il suo primo romanzo” hai presente cosa vuol dire ‘primo’? Tom Clancy era un esordiente ai tempi de La Grande Fuga. Ma non ti preoccupare, forse l’italiano non t’interessa e sei felice di non capirlo. |
mi scuserai se non consoco a menadito la bio di Clancy, ma può darsi che fosse un esordiente per modo di dire? Anche la Debenedetti è un'esordiente, nel senso che ha pubblicato il primo romanzo l'anno scorso. Ma non per questo era digiuna di scrittura e di gavetta. Andiamo un po' più in là delle etichette per favore, il mondo non è impacchettato come i surgelati all'esselunga
Citazione: | Ma ci sei o ci fai?! All’inizio ho scritto che da ignorante quale sei non puoi definire le mie critiche “provolate”, secondo te le mie critiche di chi sono? |
mi scuserai se nel leggere ho osato non notare un aggettivo possessivo in un lungo post vero? Oppure anche questo è un crimine di lesa maestà?
Ad ogni modo preciso che fino a oggi io non sapevo nemmeno chi eri, e non ho idea se il post che avevo visto è tuo o meno. Può anche darsi che ci siano altri che la pensano come te no? Oppure hai il copyright anche sulle critiche?
Citazione: |
Certo che sono punta sul vivo! |
ma che strano, invece quando distruggi i romanzi degli altri basandoti su inezie gli altri non dovrebbero sentirsi punti sul vivo eh?
Citazione: |
Ma tu sei un’IGNORANTE!
La prossima volta ti consiglio d’INFORMARTI prima del dare delle “provolate” alle opinioni altrui, visto che non conosci l’argomento. |
non conosco la tattica militare ma credo di consocere qualcosina di come funziona l'editoria e se un romanzo può ambire alla pubblicazione. Credo sia molto più importante ma forse te ne renderai conto quando ti cimenterai con quello che hanno già fatto Andrea e Michele. Fino a quel momento è tutta bella teoria. Teoria che vedo spesso sciorinare da chi rosica: ho visto massacrare da gente come te anche la Troisi (su cose francamente risibili), che certo non sarà Tolkien e avrà i suoi difetti, ma cmq ha messo in piedi delle storie godibili al punto da convincere Dazieri a pubblicarla. La maggior parte dei suoi detrattori più feroci è gente che ambisce a pubblicare ma non riesce e deve per forza sputare veleno su chi c'è riuscito, invece che cercare di capire perché gli altri ce l'han fatta e loro no.
Ma già, senz'altro la Troisi è raccomandata, e magari anche Giannone e D'Angelo, e guarda un po' magari anche Dazieri ha avuto il posto in Mondandori grazie ad amicizie, e magari in questo moemnto ci sono i terroristi che tramano di far crollare la borsa di New Yoork, e c'è il complotto demoplutogiudaico e gli alieni che si vogliono impadronire del pianeta Terra...
Ultima modifica di Marina il Mer 10 Ott 2007 20:30 pm, modificato 2 volte in totale |
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Marina
Bracchetto del Cheshire
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 19:59 pm Oggetto: |
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Palin ha scritto: | Io consiglierei vivamente di chiudere qua questa parte di discussione che ormai non ha più nulla a che vedere con il libro di Michele Giannone. Ci dev'essere un thread a riguardo, comunque nel caso non ci sia se ne può aprire tranquillamente uno. |
e perché Palin? Stiamo discutendo (pardon, Gamberetta ci sta illuminando ) delle tattiche militari nel Segreto di Krune: mi pare on topic... |
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Marina
Bracchetto del Cheshire
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Inviato: Mer 10 Ott 2007 20:04 pm Oggetto: |
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Gamberetta ha scritto: | vorrei sapere in che categoria rientra il “le tue opinioni sono tutte provolate, ah, dimenticavo, dell’argomento in esame non ne so niente!” |
rientra nel contesto di un commento GENERICO indirizzato genericamente a chi guarda il pelo (invisibile) nell'uovo, commento che ha preso spunto da un post di cui non solo non ricordo l'autore, ma nemmeno il forum di provenienza, figurati un po'. Lo ripeto, io fino ad oggi non sapevo nemmeno che tu esistessi, non prendere tutto come affronto personale, l'universo non gira attorno a te, se poi fai parte della categoria che guarda il suddetto pelo nell'uovo io non ci posso fare nulla. |
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Inviato: Gio 11 Ott 2007 14:05 pm Oggetto: |
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Ma chi è Gamberetta? Vittorio Sgarbi sotto mentite spoglie?
Scherzi a parte, a me il libro di Michele Giannone è piaciuto, ma non ho percepito questa scarsa conoscenza delle tattiche di guerra.
Poi, anche ammesso che ci siano delle lacune, perché esternarle in modo così acceso e non con un minimo di rispetto per una persona che ha perso mesi a scrivere un romanzo?
L'educazione è alla base della civiltà umana! |
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mikimago
Bombadil
Messaggi: 817 Località: Pozzallo (RG)
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Inviato: Ven 12 Ott 2007 12:52 pm Oggetto: |
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Paladino ha scritto: | Scherzi a parte, a me il libro di Michele Giannone è piaciuto, ma non ho percepito questa scarsa conoscenza delle tattiche di guerra.
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Circa il primo punto, grazie Daniele; sul secondo continuo ad astenermi. |
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mikimago
Bombadil
Messaggi: 817 Località: Pozzallo (RG)
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Inviato: Sab 13 Ott 2007 11:19 am Oggetto: |
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Allora, Marina, approfittando del week-end qualche appunto in ordine sparso a corollario della tua recensione al mio romanzo.
ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER
Trama.
Circa il fatto che, ai tuoi occhi, il romanzo ci abbia impiegato 70 pagine prima di iniziare a rollare, niente da dire. Ogni lettore ha una propria sensibilità e si accosta alla storia in modo soggettivo (ad esempio, qualcuno mi ha detto di avere apprezzato più la parte ambientata nel Matriarcato che non quella tra le tribù. De gustibus, appunto…)
Riguardo al punto inerente Jaat, da bravo , sono già all’opera col romanzo che lo riprende e gli fornisce risposta, tra l’altro in maniera, come già detto altrove, cataclismatica .
Contento infine che la mia giustificazione sulla natura di Vrula e Nurama tu l’abbia trovata coerente (un autore di fantasy si pone spesso il problema se e cosa giustificare delle proprie creazioni).
Ambientazione.
Non escludo a priori di ricorrere in qualche altro mio romanzo ad ambientazioni e a razze “classiche” (l’ho già fatto, a modo mio, nel fantasy che ho scritto nell’ultimo anno).
Per il tipo di storia che intendevo però raccontare ne “Il segreto di Krune” e considerando lo spunto da cui partiva la storia (quello di cui ho riferito a Luca nell’intervista), ho trovato appropriato creare due modelli sociali contrapposti (Matriarcato e tribù) in parte diversi da quelli dei fantasy classici (anche se non del tutto originali).
Stile
Con Andrea D’Angelo ne abbiamo discusso da un’altra parte. Lui è fautore di uno stile “personale”; io prediligo starmene dietro le quinte, lasciando il palco ai miei personaggi. Proprio in virtù di tale scelta, la risposta alla tua domanda, Marina, è sì: il lavoro di revisione è stato lungo e articolato.
Nomi
De gustibus, come sopra per la questione del viaggio.
Circa quello della dea, ribadisco:
Personaggi
Parto dal tuo appunto circa le descrizioni dell’aspetto dei due protagonisti.
La scelta di non averli voluti connotare fisicamente ha per entrambi una ragione. La storia è narrata seguendo la prospettiva della protagonista. In tale “ottica” (letteralmente) non avrei mai potuto descrivere l’aspetto di Mareq Tha in maniera esplicita se non ricorrendo a qualche forzatura, che ho invece preferito evitare. Circa Jaat, dal punto di vista della protagonista, le sue caratteristiche fisiche hanno poco rilevanza: sia perché lei non è abituata a osservare gli uomini sotto quel profilo sia perché la prima volta che s’imbatte in lui altri elementi (il colore degli occhi e il suo abbigliamento insolito) la colpiscono di più.
Per quanto attiene invece alla connotazione psicologica, ti dirò che gran parte dei lettori ha apprezzato Mareq Tha più di Jaat: felice che per te sia stato il contrario (vuol dire che anch’egli, tutto sommato, non è tratteggiato male).
Degli altri, mi sento di condividere il tuo atteggiamento sia sui genitori di Jaat (in particolare sulla madre) che sulla Sponsale.
Sulle creature invece mi pare di essermi soffermato sulla descrizione di tutte. D’altra parte, trattandosi di esseri creati da me ex novo, non potevo appellarmi all’immaginario del lettore e ho dovuto giocoforza dargli di volta in volta delle coordinate, più o meno dettagliate (il polipone Ikea però da questo momento è un tuo copyright esclusivo )
Resto disponibile per qualsiasi altro appunto tu avessi da muovere. |
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Kiraliel Hydara
Custode delle Antiche Ere
Messaggi: 5979 Località: IIPP Firenze
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Inviato: Dom 14 Ott 2007 15:32 pm Oggetto: |
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L'ho finito ieri notte, adesso mi leggo tutti i commenti e poi quando avrò tempo posterò anche il mio . |
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Marina
Bracchetto del Cheshire
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Inviato: Dom 14 Ott 2007 15:55 pm Oggetto: |
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mikimago ha scritto: | Riguardo al punto inerente Jaat, da bravo , sono già all’opera col romanzo che lo riprende e gli fornisce risposta
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come dice Raul Cremona: BRRRRRRavissimo!
Citazione: |
Contento infine che la mia giustificazione sulla natura di Vrula e Nurama tu l’abbia trovata coerente (un autore di fantasy si pone spesso il problema se e cosa giustificare delle proprie creazioni). |
il mio era un discorso diverso in realtà, non tanto sulla coerenza quanto sul fatto che tu ti sia ricordato di dare cmq una spiegazione al lettore. Una delle cose che mi fa tremendamente arrabbiare è infatti quando un autore lascia in sospeso degli interrogativi importanti. L'ultimo esempio è stato il settimo Harry Potter
Citazione: | Stile
Con Andrea D’Angelo ne abbiamo discusso da un’altra parte. Lui è fautore di uno stile “personale”; io prediligo starmene dietro le quinte, lasciando il palco ai miei personaggi. Proprio in virtù di tale scelta, la risposta alla tua domanda, Marina, è sì: il lavoro di revisione è stato lungo e articolato.
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qui più che una domanda era un forte sospetto. Quando lo stile è così fluido, significa che l'autore è andato a sfrondare tutto il superfluo con il 'metodo Kipling'
Diverso è il discorso dell'impatto sul lettore. A me piace sia la scrittura fluida, sia la scrittura personale, qundo chiaramente è fatta bene (chi ha urlato "Catalano!"? ). Esemplifico: lo stile di Krune mi piace, quello della Rocca dei Silenzi mi piace di più perché molto particolare. Per contro, la tua storia mi è piaciuta di più rispetto alla Rocca, che - Andrea lo sa - affronta il tema del fantastico in chiave troppo cupa per i miei gusti.
Citazione: | Personaggi
Parto dal tuo appunto circa le descrizioni dell’aspetto dei due protagonisti.
La scelta di non averli voluti connotare fisicamente ha per entrambi una ragione. La storia è narrata seguendo la prospettiva della protagonista. In tale “ottica” (letteralmente) non avrei mai potuto descrivere l’aspetto di Mareq Tha in maniera esplicita se non ricorrendo a qualche forzatura, che ho invece preferito evitare.
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comprendo le tue ragioni ma sono del parere che una cosa non escluda necessariamente l'altra. Il primo esempio che mi viene in mente, come romanzo interamente vissuto con gli occhi del protagonista, è Uno Nessuno e Centomila. Eppure Pirandello ci dà, con il trucco dello specchio, un ritratto fisico precissimo di Moscarda. La mia opinione perosnale è che l'intento artistico (il tuo) debba concedere qualcosa anche a quello 'commerciale' (l'esigenza del lettore di avree davanti personaggi tangibili). Però siamo senz'altro nel territorio del soggettivo.
Citazione: |
Circa Jaat, dal punto di vista della protagonista, le sue caratteristiche fisiche hanno poco rilevanza: sia perché lei non è abituata a osservare gli uomini sotto quel profilo sia perché la prima volta che s’imbatte in lui altri elementi (il colore degli occhi e il suo abbigliamento insolito) la colpiscono di più. |
sì ma man mano che si accorge che lui è diverso, fornire altri particolari a me lettrice avrebbe indubbiamente soddisfatto di più
Sono la prima a lamentare questa carenza?
Citazione: |
Per quanto attiene invece alla connotazione psicologica, ti dirò che gran parte dei lettori ha apprezzato Mareq Tha più di Jaat: . |
maddai? sarà che a me la gente rigida come gli stoccafissi non piace, e lei è troppo inquadrata per i miei gusti. Non è solo una questione di essere stata cresciuta così, con la vita e le risposte tutte impostate, la mia impressione è che la rigidità assorbita x cultura fa anche parte del suo carattere di base. Un carattere più 'passionale', una volta liberato dalle catene del Matriarcato, vivrebbe le situazioni con maggiore trasporto, invece lei sembra sempre un iceberg...
Citazione: | Sulle creature invece mi pare di essermi soffermato sulla descrizione di tutte. |
sì, quelle sì, a volte pure troppo, come dicevo nel caso del polipone, e quindi a volte si perde addirittura il filo nell'eccesso opposto. Ma nonostante questo non ho capito qual'è il tratto che distingue un Vrula da un Nurama. E non è che non ci abbia provato eh! Appena ne usciva uno dicevo: ah ecco un Vrula. Ma poi tu lo chiamavi Nurama e viceversa Come si fa a distinguerli? Si guarda sotto la coda?
Citazione: | (il polipone Ikea però da questo momento è un tuo copyright esclusivo ) |
sìsssì, il polipone dell'Ikea èmmmmioooo! |
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Kiraliel Hydara
Custode delle Antiche Ere
Messaggi: 5979 Località: IIPP Firenze
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Inviato: Dom 14 Ott 2007 16:30 pm Oggetto: |
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A quanto ho capito io Vrula e Nurama si distinguono da grandezza e potenza, con i primi più grossi e temibili, poi magari mi sbaglio ed è come dici te .
Invece dubbio amletico tutte le volte che mi chiedevano cosa stessi leggendo mi trovavo in difficoltà perchè una volta rispondevo il segreto di Krun e un'altra di Krune... come si legge?
E poi ho un dubbio sui nomi... Mareq Tha è la Tha di Mareq ovvero la primogenita come Mareq Or è la secondogenita ma anche Mareq sarà stata la Tha, la Or... di un'altra nutrice... quindi l'idea che mi son fatta è che acquisiscano un nuovo nome al momento della scelta per il ruolo di nutrici da parte di Elle (che leggo Elle, non so se giustamente) come le Matriarche ricevono i loro nuovi nomi. E' così oppure la cosa è diversa?
Queste le prime curiosità, poi posterò il commento completo . |
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mikimago
Bombadil
Messaggi: 817 Località: Pozzallo (RG)
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Inviato: Mer 17 Ott 2007 9:09 am Oggetto: |
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Centro su ogni punto, Kiraliel.
La differenza tra Vrula e Nurama è legata a grandezza e potenza delle creature ("size does matter!", strillava il flano di un orribile film di fantascienza di qualche tempo fa). Quindi, Marina, no, non si guarda sotto la coda (per una questione di privacy, potrebbero indispettirsi con chi dovesse provarci .
Circa il discorso dei nomi delle Nutrici, sì, quando a seguito della cerimonia di iniziazione descritta all'inizio del romanzo, vengono punte dal Graw la loro esistenza precedente di fatto finisce e ne iniziano una nuova, come donne designate a garantire il futuro del Matriarcato.
Di conseguenza, (nel corso di un'altra cerimonia non descritta se non nei miei appunti relativi a usi e costumi di Krune) a ciascuna di loro viene attribuito un nuovo nome che sarà il primo della linea che da lei avrà inizio.
Infine, sempre per parafrasare uno slogan pubblicitario di qualche anno fa, vuoi sapere qual è il nome giusto?
Si dice Krune (la e finale va pronunciata).
Aspetto il tuo commento completo. |
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