E’ uscito in questi giorni Il Dio delle Anime (God of Clocks), di Alan Campbell, terzo romanzo della trilogia di Deepgate, proposta in Italia dall’Editrice Nord. La serie è iniziata con Il Raccoglitore di Anime (Scar Night) ed è continuata con Il Dio delle Nebbie (Iron Angel).

Come già abbiamo avuto modo di scrivere in un precedente articolo, nei primi due libri “il lavoro di Campbell si presenta con un’apprezzabile dose di originalità e una indubbia personalità, per quanto sfuggente. L’autore sa farsi drammatico senza mai scadere nel melenso. Mantiene la storia sempre coinvolgente nonostante una sceneggiatura che talvolta diventa dispersiva e che indulge un po’ troppo compiaciuta su alcuni momenti/situazioni, con il rischio reale di perdere qualche lettore poco paziente per strada. Entrambi i romanzi sono poi intrisi di una dose di humor che non guasta affatto, anzi: l’autore gioca in modo stimolante con l’ironia. Un elemento altrettanto essenziale, che fa scopa con una narrazione depurata da manicheismi, è un certo cinismo; Campbell tende a spingerlo agli estremi, senza per questo varcare davvero i vanificanti confini dell’eccesso. La sua immaginazione è vivida, intrigante, benché a tratti esagerata e disorganica. Ma è una confusione in qualche modo coerente, nel senso che riflette lo stesso affascinante Caos che prevale nel mondo di Deepgate, soprattutto dopo che si sono spalancati i varchi dell’inferno.”

Alan Campbell è nato a Falkirk, in Scozia. Ha studiato presso l’Università di Edimburgo, per poi lavorare come designer informatico. E’ stato tra gli sviluppatori del celebre videogame Grand Theft Auto.

Qualche tempo fa abbiamo fatto la sua conoscenza diretta con un’intervista incentrata soprattutto sui primi due titoli della saga di Deepgate. Siamo andati ora a chiedergli ancora qualcosina…

Dunque, Alan, anche in Italia è finalmente è arrivato il momento del terzo capitolo Deepgate. Che succede in questo romanzo?

Le armate di Re Menoa, il Signore del Labirinto, ora minacciano di sopraffare il mondo, e lo stesso Tempo inizia a sfaldarsi. Rachel Hael, Dill e la maga Mina Greene - inseguiti dai dodici arconiti, gli enormi automi di ferro e ossa controllati dai sacerdoti di Menoa - devono scovare la roccaforte del Dio degli Orologi, consapevoli che devono salvare la sua vita per poter poi sconfiggere il Signore del Labirinto. Nel frattempo, il loro alleato John Anchor trascina la nave volante del dio Cospinol attraverso l’inferno, intenzionato a sconfiggere Menoa uccidendolo. Nel frattempo, Carnival si ritrova persa all’Inferno, e non ne è affatto contenta…

Cosa ti ha più soddisfatto nello scrivere Il dio delle anime?

Rispettare la data di consegna, che per questo libro è stata molto stretta. Ma mi sono anche divertito molto con i tanti paradossi del Tempo scompaginato. E mi è piaciuto veramente un sacco lasciare Carnival perduta all’Inferno.

Incontreremo ancora gli scenari di Deepgate?

Benché questo libro lasci aperta la possibilità di farlo, la prossima serie avrà una relazione con Deepgate, ma non diretta. Più implicita.

Cosa ci puoi anticipare dei tuoi nuovi romanzi e progetti? 

Sono programmati altri tre libri, che si scostano dal mondo di Deepgate, pur tentando di mantenere il gusto dell’originale. Non sono sicuro di avere il permesso di dire molto di più. Ho quasi completato il primo, che dovrebbe quindi venir distribuitio entro alcuni mesi. Confido di individuare il titolo adatto prima di allora.

Dopo questa serie? Davvero non lo so, di certo i miei piani prevedono una lunga vacanza. In Italia, magari.

Chiudiamo con la quarta di copertina del volume.

Le porte dell’Inferno sono state aperte e un esercito di creature spaventose, guidate dal perfido Menoa, ha distrutto la città sospesa di Deepgate. Quando anche Coreollis cade sotto i colpi delle inarrestabili armate del Signore del Labirinto, la guerra fra gli dei di Sabbiemorte sembra ormai segnata. Eppure l’ex assassina Rachel Hael non ha nessuna intenzione di arrendersi ed è decisa a tentare tutto il possibile per rovesciare le sorti del conflitto. Per questo coinvolge la maga Mina Green e il dio Hasp in una missione disperata: raggiungere il dio degli orologi nella sua roccaforte e, col suo aiuto, convincere le forze del paradiso a combattere al loro fianco. Tuttavia Rachel si ritroverà ben presto a doversi difendere non soltanto dai dodici arconiti di Menoa - enormi automi che le stanno dando la caccia -, ma anche dallo stesso Hasp. Nel corpo del dio, infatti, è stato impiantato un parassita che lo obbliga a obbedire agli ordini del nemico, perciò lui è combattuto fra la volontà di aiutare i suoi alleati e quella di distruggerli. In un clima di sospetti e diffidenze, Rachel inizia a capire che il tempo a sua disposizione sta per scadere e che è giunto il momento di prepararsi all’estremo sacrificio, nella speranza che, nel frattempo, il gigante John Anchor sia riuscito a trascinare la nave di Cospinol, il dio della nebbia, proprio dove Menoa si sente più al sicuro: nell’abisso dell’Inferno...”

Alan Campbell – Il Dio delle Anime.

Traduzione Gianluigi Zuddas. Narrativa Nord. Pag. 364. Euro 18,60.

ISBN: 9788842914730