Esce in libreria per i tipi della BESA editrice I Catari di Paolo Lopane, un interessante saggio di divulgazione storica sulla confessione cristiana dei “perfetti” estirpata col ferro e col fuoco dai crociati dell’Ile de France.

I catari furono i primi destinatari di una crociata interna diretta non a liberare il Santo Sepolcro, ma a sradicare una confessione cristiana che non riconosceva la preminenza del papato romano.

La crociata contro di loro viene ricordata col nome di "Crociata contro gli Albigesi", dal nome del borgo di Albi presso cui era più concentrata la popolazione che aderì a quella diversa forma di spiritualità cristiana. Assieme ai catari, sparì la lingua e cultura Occitana, all'origine delle letterature europee.

La quarta

Alla metà del XII secolo, una Chiesa dilaniata dallo scisma d’Oriente vide profilarsi una nuova e minacciosa insidia alla propria coesione interna: il Catarismo, la grande eresia venuta dall’Est. Eredi di una prospettiva gnostica ferocemente avversata già dai primi imperatori cristiani, i Catari, combattuti “con il ferro e con il fuoco”, professavano dottrine eterodosse che minavano alle fondamenta il potere di Roma. “Bugri”, furono definiti con disprezzo nelle Gallie; “Bulgari”, per le loro tenaci radici balcaniche. Ma la parola “Catari” significava “puri”, e non vi sarebbe stata, forse, denominazione più adatta a caratterizzare un movimento spirituale che dell’assoluto rigore morale aveva fatto un’inconfondibile bandiera.

Riconsegnando il capitolo cataro alla Storia, il saggio ricompone in un grande, suggestivo affresco luci e ombre di quest’appassionante epopea

L'autore

Paolo Lopane è nato e lavora a Bari. Ha pubblicato nel 2000 un documentato saggio sul catarismo occitano, Dal velo d’Iside al mistero del Graal. Il risveglio della gnosi nella Francia albigese (Besa editrice) cui ha fatto seguito, nel 2004, un intenso saggio sull’ordine dei cavalieri di Cristo e del tempio di Salomone: I templari. storia e leggenda (Besa editrice). Nello stesso anno ha contribuito con uno studio sugli insediamenti cavallereschi nel Meridione d’Italia (“La presenza templare nella valle dell’Ofanto”) alla stesura del volume Ofanto. Membro dell’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi dell’Uuniversità degli Studi di Bari. Collabora con quotidiani e riviste.