La collana Biblioteca dell’Immaginario della Castelvecchi è dedicata alla riscoperta di interessanti classici caduti nell’oblio del tempo oppure mai tradotti nel nostro paese.

E’ il caso del romanzo gotico Ziska. La strega delle piramidi (Ziska. The Problem of a Wiked Soul, 1897) della scrittrice inglese Marie Corelli.

Di questa autrice recentemente è stato tradotto un altro capolavoro, si tratta di Vendetta! edito dalla casa editrice Gargoyle.

In merito al romanzo riportiamo un brano della interessante postfazione di Marco Bisanti dal titolo “Il tesoro nascosto di Marie Corelli”: 

<<.... Ziska. Se è vero che ogni scrittore tenta di riscattare con la sua visione le storture del tempo in cui vive, anche il suo tredicesimo romanzo offre un campionario di temi che ben la rappresentano. Gli ingredienti tipicamente corelliani che ritroviamo in questa storia parlano di una sorta di religione dell’eterno amore incorporeo, di orrori erotici, trasmigrazione delle anime e reincarnazione, uniti a un forte scetticismo verso le teorie evoluzioniste, a una critica feroce della società moderna per la sua vacuità e alla denuncia-disprezzo del relativo maschilismo imperante. Ma l’importanza della strega delle piramidi non si esaurisce qui. Nell’introduzione alla recente ristampa americana, Curt Herr fa notare un evidente collegamento tra Ziska e altri due capolavori intramontabili del gotico vittoriano, il Dracula di Stocker e The Beetle di Marsh che a quanto pare attinsero a una sorta di universale ispirazione cupa regnante nell’Europa dell’anno 1897....>>

  

L’autrice 

Marie Corelli, nome d’arte di Mary Mackay, nacque a Londra il primo maggio del 1855, figlia illegittima del poeta scozzese Charles Mackay e della sua governante. Cresciuta tra Londra e Parigi, iniziò la carriera artistica come musicista assumendo lo pseudonimo di Marie Corelli e sostenendo di essere figlia di un conte italiano. Il suo primo libro, L’idillio dei due mondi, è del 1886, a cui, soltanto per citare i più famosi, fecero seguito i best seller Vendetta! del 1886 (edito recentemente dalla Gargoyle), Thelma (1887), Wormwood (1890), The Sorrow of Satan (1895), Temporal Power (1902), God’s Good Man (1904), Holy Orders (1908), Innocent (1914), The young Diana (1914) – tutti, a partire dal 1915, più volte adattati per il grande schermo – e Ziska. La strega delle piramidi (1897), tradotto per la prima volta da Castelvecchi.

Figura popolare ed eccentrica (aspramente criticata per la sua scelta di vivere con una donna, era solita solcare le acque del fiume Avon su una gondola comprata a Venezia), è nota per i suoi interessi nei campi dell’esoterismo e dell’egittologia, ma anche per l’energia con la quale si oppose alla demolizione delle antiche case di Stratford-upon-Avon, il paese che diede i natali a William Shakespeare e in cui lei morì il 21 aprile del 1924. Osannata da folle di lettori, fu la scrittrice preferita della regina Vittoria e di Winston Churchill. 

 

La quarta di copertina 

Armand Gervase ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita: fama, successo, donne, denaro e, come artista, può senz’altro dirsi realizzato visto che le sue opere sono esposte dalle più importanti gallerie del mondo. Il suo quadro più famoso raffigura un’affascinante donna dell’antico Egitto su uno sfondo ricco di precisi particolari storici anche se Gervase non ha nessuna conoscenza del passato egiziano: come ha potuto dipingere un simile ritratto? L’artista, prigioniero delle spire di una vita lussuriosa e decadente, non sembra porsi il problema.

Almeno finché, al Cairo, non incontra la misteriosa principessa Ziska, una donna di straordinaria bellezza in grado di ammaliare chi l’ascolta con storie – come quella, tragica, degli amanti Araxes e Charmazel – provenienti dal millenario regno dei faraoni. Catturato dal fascino di Ziska, Gervase sarà presto costretto a fare i conti con un fatto soprannaturale: la principessa è identica alla donna del suo famoso quadro e, nella sua stessa immaginazione, il ricordo di Ziska sembra essere animato da memorie che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Ciò che appare come inspiegabile, allora, si colorerà di inquietudine profonda in una storia dove il sapiente intreccio dei temi della seduzione, della reincarnazione e della vendetta spiegano lo straordinario successo di Ziska. La strega delle piramidi nel periodo vittoriano.

 

 

Marie Corelli, Ziska. La strega delle piramidi (Ziska. The Problem of a Wiked Soul, 1897)

Traduzione Marco Bisanti

Castelvecchi Editore, collana Biblioteca dell’immaginario 10, pagg. 225, euro 14,00

Codice ISBN 9788876155185