Trasposizioni di videogame al cinema. I fallimenti, nel corso degli anni, sono stati sconcertanti eppure, paradossalmente, portare un videogioco sul grande schermo non dovrebbe essere così complicato: esiste tutto, dai colori alle sequenze filmate, dai fondali alle riprese cinematografiche. Nell’ultimo periodo videogame e cinema sono state quasi portati sullo stesso piano. Quindi perché tanti flop? 

Ubisoft lo sa bene: Prince of Persia – Le Sabbie del Tempo, nella trasposizione cinematografica diretta da Mike Newell (Harry Potter e il Calice di Fuoco)è stato in gran parte deturpato. Memori di questo, gli sviluppatori canadesi sono decisi a non permettere che accada con un’altra icona popolare, Assassin’s Creed, che dovrebbe arrivare al cinema grazie all’intervento della Sony. Ubisoft si sta dando da fare nei controlli e nei processi creativi in studio, chiedendo l’approvazione per ogni aspetto del film: dalla sceneggiatura al casting, al budget fino alla data d’uscita. Hanno così ottenuto, pare, il diritto di approvare qualsiasi cosa riguardante il film.

Alle major cinematografiche tutto questo non è andato giù: si vocifera che la DreamWorks sia stata una delle prime a passare oltre e a non scendere a patti: lo studio di Steven Spielberg non ha voluto abbassarsi a tanto e non ha concesso nessuna licenza agli sviluppatori. Va anche detto che la Ubisoft sta mettendo di sua tasca parte della grana per finanziare le spese di produzione. 

In generale, gli studios sono furiosi e non ci stanno. La Disney sostiene che la responsabilità del flop di Prince of Persia al cinema sia proprio dei creatori del videogame, quindi per questo il team Ubisoft non dovrebbe intromettersi in fatto di trasposizioni da cellulosa a celluloide. 

Ma come? Ubisoft ne avrebbe tutto il diritto, anche solo per salvaguardare e proteggere il proprio prodotto, inoltre il team canadese ha dato prova di sapersi muovere bene in questo senso, portando alla ribalta Assassin’s Creed e facendolo diventare in poco più di tre anni un fenomeno di massa.

Si potrebbe trovare una soluzione in poco tempo, collaborare insieme serenamente, creare un prodotto valido… se solo non ci fossero di mezzo questi e altri interessi.