Carlo Fruttero (1926-2012) si è spento a 85 anni nella sua casa a Castiglione della Pescaia (Grosseto), domenica 15 Gennaio.

Carlo Fruttero è stato operaio in Francia, poi, in Italia, traduttore, giornalista, scrittore e direttore editoriale.

Nel 1952, dopo un incontro parigino, inizia a condividere l’amicizia e la professione con Franco Lucentini (1920-2002): insieme collaborano con la casa editrice torinese Einaudi; in un ambiente devoto al rispetto dei luminari della cultura, Fruttero e Lucentini ridono insieme durante le seriose riunioni.

Giovani e spregiudicati, curano per Einaudi l’antologia Storie di fantasmi e vampiri. Antologia di racconti anglosassoni del soprannaturale, 1960, e l’antologia di fantascienza Il secondo libro della fantascienza. Le meraviglie del possibile, 1961 (seguito di Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza, a cura Carlo Fruttero e Sergio Solmi, Torino, Einaudi, 1959).

Dopo un enorme successo, Fruttero nel 1961 passa alla Mondadori, per dirigere la collana Urania. Lucentini lo raggiunge tre anni più tardi. Insieme cureranno la collana della Musa dell’Astronomia (Urania) fino all’1986. “Una generazione di scrittori meravigliosa e audace” diranno.

I due amici divennero famosi come la ditta F&L, scrivendo a quattro mani romanzi polizieschi come La donna della domenica e La prevalenza del cretino.

L’amicizia s’interrompe col suicidio di Franco Lucentini nel 2002.

Carlo Fruttero abbandonò la scrittura per riprenderla nel 2006. Nel 2010 pubblica con lo scrittore Massimo Gramellini La Patria, bene o male (Mondadori) ed è il primo vincitore del premio Campiello alla carriera.

In un pezzo così breve è impossibile rendere giustizia alla vita e alla cultura di Carlo Fruttero. Però è possibile ringraziarlo.

Ave atque vale.