Mancano ancora due anni alla messa in onda su Starz di American Gods, serie tv tratta dal romanzo omonimo - vincitore del Premio Hugo - scritto da Neil Gaiman (Nessun dove, Stardust, Coraline). Eppure, il co-produttore esecutivo Bryan Fuller (Hannibal) sembra avere le idee chiare su cosa lui e il suo collega Michael Green (Smalville) faranno e, soprattutto, non faranno nella fase di adattamento dell'opera originale per la televisione. 

I due produttori sarebbero al lavoro sulla sceneggiatura dei primi episodi della serie, e sebbene il casting non sia ancora iniziato, Fuller ha affermato a chiare lettere che il protagonista Shadow non sarà sottoposto a un processo di whitewashing. Il termine, poco noto in Italia, indica una sorta di "sbiancamento" che si verifica in opere televisive e cinematografiche quando un personaggio non bianco viene interpretato da un attore bianco, perché si crede che il pubblico avrebbe problemi a riconoscersi nel personaggio se questo fosse interpretato da un attore di colore oppure asiatico, ispanico o altro. "Quando discutevamo sui nostri attori ideali per ruoli specifici, Shadow veniva sempre fuori come... uno zingaro? Un ispanico? E' nero? O un misto di tutte queste cose? Per ora sappiamo solo che non è bianco! Penso che se scritturassimo un uomo bianco per interpretare Shadow faremmo un grosso buco nell'acqua" ha affermato Fuller nel corso di un'intervista con il portale Den of Geek.

Fuller si è inoltre espresso su un altro passo del romanzo potenzialmente problematico, ovvero il momento in cui una dea divora un uomo durante un atto sessuale: "Intendiamo presentare la scena così come è stata scritta, perché lo crediamo possibile, e per noi è davvero eccitante perché stavamo spezzettando la storia e pensando, prenderemo questo momento direttamente dalla storia e lo butteremo nello show. La questione è uscita fuori in un meeting con quelli della Starz e loro ci hanno chiesto Come farete a rifare quella parte? e noi abbiamo detto, Così come è scritta".

American Gods dovrebbe andare in onda su Starz nel 2016 dopo vari tentativi di adattamento portati avanti da altre televisioni americane - tra cui HBO - sempre naufragati. Ricordiamo che non sarebbe la prima opera dello scrittore inglese a essere vista sul piccolo schermo: già Nessun dove era stato trasmesso dall'emittente inglese BBC, che ha prodotto anche uno sceneggiato radiofonico. Inoltre, sia Stardust che Coraline sono diventati stati trasposti al cinema.