Kurt Vonnegut Jr. è un autore di fantascienza. Non si dovrebbe dire forse, ma ogni tanto è bene ricordarlo. Non saprei come altro definire romanzi come Ghiaccio-nove e Mattatoio N.5, capolavori della letteratura tanto quanto La colazione dei campioni e Comica finale ovvero Non più soli, romanzi diversissimi, ma dalla comune poetica autoriale.

Stiamo parlando di un pilastro della letteratura mondiale. Un autore da leggere a prescindere.

Il volume che Minimum Fax presenta è una raccolta di discorsi, intitolata Quando siete felici, fateci caso.

La sinossi

Nelle università americane il commencement speech è il discorso ufficiale tenuto al termine dell’anno accademico ai laureandi da una personalità di spicco del mondo della cultura o della politica. Negli ultimi anni, i discorsi agli studenti di scrittori come David Foster Wallace (Questa è l’acqua) e George Saunders (L’egoismo è inutile) sono diventati grazie al passaparola dei veri e propri oggetti di culto, per gli studenti e non solo. Questo volume raccoglie nove discorsi tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004, e si propone come una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento. Fra aforismi, ricordi, aneddoti, riflessioni, i discorsi di Vonnegut brillano dello stesso spirito vivace e anticonformista che anima la sua narrativa; mai predicatorio, mai consolatorio, ma capace di sferrare attacchi frontali allo status quo, cantare inni alla libertà e alla creatività dell’essere umano, spiazzare e divertire con il suo humour dissacrante, Kurt Vonnegut ci parla ancora, a qualche anno dalla morte, con una voce modernissima e utile a leggere il mondo in maniera critica e potenzialmente rivoluzionaria.

Un brano

«Quanti di voi hanno avuto un insegnante, in qualunque grado di istruzione, che vi ha resi più entusiasti di essere al mondo, più fieri di essere al mondo, di quanto credevate possibile fino a quel momento? 

Alzate le mani, per favore.

Adesso riabbassatele e dite il nome di quell’insegnante a un vostro vicino, e spiegategli che cosa ha fatto per voi.

Ci siamo?

Cosa c’è di più bello di questo?» 

Gli strilli

Vonnegut non è un nome, è un buon augurio. Vonnegut a tutti!  

Giordano Meacci

Vonnegut è tra i pochi pensatori davvero liberi del suo tempo in grado di parlare con tutti.  

Goffredo Fofi

L'autore

Kurt Vonnegut Jr.
Kurt Vonnegut Jr.
Vi propongo un sunto della scheda completa presente sul sito dell'editore.Kurt Vonnegut jr. è nato ad Indianapolis (Indiana) nel 1922, l'11 novembre, lo stesso giorno dell'Armistizio che concluse la Prima Guerra Mondiale, cosa che Vonnegut ha sempre considerato una sorta di presagio del suo "agguerrito" pacifismo. [...]Nel 1943, quando a causa dei risultati scarsi rischiava di dover lasciare l'Università, decise di arruolarsi nell'esercito. Il 1944 fu un anno durissimo: a maggio la madre, che mai era riuscita ad accettare la crisi finanziaria del marito, si suicidò con una dose massiccia di sonniferi. A dicembre Vonnegut fu fatto prigioniero dai tedeschi e mandato a Dresda a lavorare in una fabbrica farmaceutica. Il 13 febbraio del 1945 sopravvisse al bombardamento che distrusse l'intera città e uccise circa 135.000 civili rifugiandosi nella cella frigorifera di un mattatoio, esperienza che lo segnò profondamente e che gli ispirerà uno dei suoi romanzi più famosi, appunto Mattatoio n. 5.[...]La sua carriera letteraria iniziò l'11 febbraio del 1950, quando venne pubblicato su "Collier's" il suo primo racconto breve, "Report on the Barnhouse Effect" e l'anno successivo era già in grado di mantenersi abbastanza con la scrittura da poter lasciare il lavoro alla General Electric e trasferirsi con la famiglia a West Barnstable, nel Massachusetts. Nel 1952 fu pubblicato il suo primo romanzo, Piano Meccanico e fino al 1959, l'anno in cui venne pubblicato il suo secondo romanzo, Le sirene di Titano, Kurt Vonnegut pubblicò numerosissimi racconti su riviste, lavorò come insegnante di inglese in una scuola per ragazzi con problemi emotivi, aprì una concessionaria della Saab, assistè alla morte del padre e della sorella Alice, morta di cancro 48 ore dopo la morte del marito in un incidente ferroviario e adottò i suoi tre nipoti.

Negli anni sessanta furono pubblicati altri romanzi, Madre notte, Ghiaccio Nove, Dio la benedica, dottor Kevorkian e una raccolta di racconti Canard in a Cat House e Vonnegut ottenne una cattedra alla famosa scuola di scrittura dell'Università dell'Iowa. Nel 1968 venne pubblicata la raccolta di racconti Benvenuta nella gabbia delle scimmie e l'anno successivo, quello che fu considerato da subito il suo capolavoro, Mattatoio n.5, immediatamente numero uno nella lista dei bestseller del New York Times.

Negli anni settanta ricevette l'incarico di insegnare scrittura creativa all'università di Harvard e pubblicò Buon compleanno Wanda June , al quale fecero seguito La colazione dei campioni (1973), Comica finale. Ovvero non più soli (1976) e Un pezzo da galera,(1979).

Negli anni ottanta pubblicò alcune opere autobiografiche e altri romanzi come Il grande tiratore, Barbablù, Galapagos e Hocus Pocus. Nel 1997, con la pubblicazione del romanzo Timequake, Vonnegut dichiarò il suo ritiro dalla scrittura narrativa per dedicarsi invece alla denuncia sociale e politica contro l'amministrazione Bush collaborando con la rivista In These Times. Molti di questi pezzi sono stati raccolti nel 2005 in Uomo senza patria, immediato bestseller in America e che Vonnegut stesso ha definito "una bella coppa di champagne per brindare alla fine della vita". È morto il 12 aprile 2007.

Kurt Vonnegut Jr, Quando siete felici, fateci caso (If This Isn't' Nice, What Is?)

A cura di Dan Wakefield

Traduzione di Martina Testa

Minimum Fax - Pag. 107 - 13,00 € (eBook 6,99€)

ISBN cartaceo 978-88-7521-632-0 - ISBN eBook 978-88-7521-661-0