A riflettori ancora caldi, doccia fredda sul Premio Italia. Con un fax fatto pervenire al Presidente della WorldSF Italia, Ernesto Vegetti, i co-presidenti della World Science Fiction Society, Vincent Docherty e Colin Harris, hanno comunicato la “sospensione d’autorità” dei Premi assegnati appena due settimane fa.

Fin qui la notizia. Per saperne di più, noi di FantasyMagazine abbiamo raggiunto telefonicamente il Presidente Vegetti, che si è dichiarato, oltre che stupito, particolarmente contrariato, soprattutto per il fatto che nella lista dei “congiurati spifferoni che hanno sporto denuncia” - testuale - comparirebbe lo stesso Segretario del Premio, Silvio Sosio, vincitore di ben cinque Premi nella passata edizione, ma rimasto all’asciutto in questa. Nella lista dei “congiurati spifferoni” ci sarebbero anche altri nomi molto noti agli appassionati, come Alberto Cola, Greg Egan e Antonio Piras (scrittori universalmente apprezzati e più volte finalisti dell’ambito Premio, ma mai consacrati vincitori).

Il Presidente Vegetti, per quanto lo riguarda, protesta vivamente contro l’ingiustificata ingerenza della Organizzazione Madre nelle questioni periferiche: “Lo Statuto definisce con chiarezza i compiti della WSFS, che devono limitarsi alla gestione del Premio Hugo, alla scelta dei Comitati per le Worldcons e per le NASFiC (Convention nordamericane occasionali); la WSFS, pertanto, una volta designati i Comitati, non può e non deve arrogarsi competenze di “supervisione”.

Al Presidente Vegetti abbiamo anche chiesto se sia intenzione dell’associazione italiana presentare dimissioni in blocco dalle cariche: “No, escluso. Abbiamo però immediatamente comunicato alla WSFS che, come prima protesta, tutti i membri della WorldSF Italia diserteranno Interaction, la 63ma World Science Fiction Convention che si terrà dal 4 all’8 agosto a Glasgow, in Scozia.

Molti dubbi sulle conseguenze della sospensione. Ci domandiamo, fra l’altro: in pendenza d’inchiesta, la WSFS chiederà anche il ritiro e il “congelamento” delle targhe già consegnate ai vincitori decaduti? E ancora: l’inchiesta si estenderà anche alle passate edizioni?

In attesa di comunicazioni che chiariscano questi e altri interrogativi, abbiamo raccolto qualche parere da persone interessate.

Vittorio Curtoni (ex Premio Italia, categoria Curatori): “Non credo all’imbroglio. Conosco personalmente, e da lunga data, tutti i componenti del Comitato e mi sento di garantire sull’onestà di ognuno di loro. Disdicevole e doloso, invece, il mancato approntamento di una saletta fumatori all’interno dell’Ambasciatori, grave carenza organizzativa che mi ha costretto a rinunciare alla convention”.

Fabiana Redivo (ex Premio Italia per la sezione Romanzo Fantasy): “Non ne so niente. La mattina del 19 marzo mi chiama Gianfranco Viviani (n.d.r. Editrice Nord) e mi dice: Fabi, metti su uno straccetto ché partiamo per Fiuggi. E’ vero, sì, quando seppi di essere in finale cercai di estorcere un voto al fratello di penna Andrea d’Angelo; ma Andrea, in quanto revisionista del fantasy, non aveva diritto di voto, e pertanto…”

Vittorio Catani (ex Premio Italia nelle categorie Saggio in volume, Antologia personale, Racconto su pubblicazione amatoriale): “Non posso sapere se ci siano state irregolarità nello scrutinio. Dico solo che almeno uno dei tre Premi credo di averlo meritato e mi piacerebbe che, a pasticcio risolto, mi fosse confermato”.

Franco Forte (Direttore Responsabile DelosBooks): “Non ho niente da dire. Non sono membro della WorldSF, e il Premio Italia è fra i tre o quattro che non organizzo io”.

Franco Clun (Editore DelosBooks): “In effetti, a me qualcosa non quadrava. E mi riferisco al fatto che FantasyMagazine, portale principe del Network per accessi, al Premio Italia se lo sono completamente fumato. Tuttavia, in linea con il nostro ordinamento giudiziario, sono per la presunzione d’innocenza fino a prova contraria”.

La Redazione di FantasyMagazine ha tentato di raggiungere telefonicamente anche Silvio Sosio, Alberto Cola e Antonio Piras. Il Segretario del Premio, però, non risponde ai numeri abituali e si è reso di fatto irreperibile. Introvabili anche Cola e Piras; voci non confermate riferiscono che, convocati d’urgenza dai co-presidenti Docherty e Harris, si troverebbero già negli States, dove presto li dovrebbe raggiungere Greg Egan dall’Australia. A detta dei maligni, i due scrittori italiani avrebbero chiesto e ottenuto, a pagamento della “delazione”, versioni in lingua inglese dei romanzi Goliath e Triguna.

In presenza di eventuali, clamorosi sviluppi, FantasyMagazine si premurerà di riportare tempestivamente gli aggiornamenti.

Nota della redazione: Come la data di pubblicazione poteva suggerire, la notizia soprariportata e frutto di pura invenzione e stilata alloscopo di suscitare un sorriso nella giornata dedicata agli scherzi. Speriamo di avervi portato un po' di buonumore