40 anni dopo c'è l'occasione di riprovare al cinema il brivido con Suspiria, il classico horror paranormale di Dario Argento, uscito nelle sale cinematografiche nel 1977.

Il film sarà proposto dalle sale del circuito The Space Cinema il 30 e 31 gennaio e il primo febbraio 2016 in una versione restaurata 4K che ridarà nuova vita alla fotografia di Luciano Tovoli, più volte collaboratore di Michelangelo Antonioni, Comencini, Scola e Liliana Cavani.

 Grazie a questa nuova versione restaurata in 4k, l’emozione sarà fortissima. Non vedo l’ora di vederlo in sala, col pubblico, con tutti i giovani che lo guarderanno per la prima volta… Oggi c’è ancora bisogno di aver paura al cinema, la paura è catartica, io lo so. Risveglia l’anima dello spettatore e colpisce il suo inconscio. – dichiara Dario Argento La pratica del restauro nel cinema è molto importante per le nuove generazioni.

Curiosità su Suspiria

  • Per Suspiria Dario Argento si è ispirato a Suspiria De Profundis dello scrittore inglese Thomas de Quincey. Secondo il regista, infatti, il cinema ha parlato spesso di stregoneria, ma molto meno di streghe

  • Suspiria è il primo vero horror di Dario Argento. I precedenti, compreso Profondo rosso, infatti sono dei thriller, per quanto deliranti e/o paurosi, ma con trame e ambientazioni più vicine al giallo piuttosto che all’horror

  • Prima di scrivere la sceneggiatura di Suspiria, Dario Argento viaggiò in molti paesi europei famosi per la stregoneria. Fu molto influente la visita in una scuola steineriana di Basilea, al crocevia tra Svizzera, Germania e Francia

  • Dario Argento scelse di ambientare Suspiria in una scuola di danza per due motivi: le streghe tradizionalmente si organizzano in scuole e/o congreghe, la danza è l’arte più praticata nella stregoneria

  • Inizialmente Suspiria era ambientato in una scuola per bambine, ma il distributore si oppose. Dario Argento però tenne quello spirito, facendo comportare le protagoniste come bambine: capricci, dispetti, giochi di parole infantili. Inoltre utilizzò degli artifici visivi per inviare allo spettatore un effetto inconscio. Per esempio, le maniglie delle porte sono posizionate molto più in alto del normale

  • All’epoca non c’erano gli effetti speciali di oggi. Nel caso di Suspiria, poi, Dario Argento e il direttore della fotografia Luciano Tovoli concordarono di utilizzare solo effetti dal vivo sul set. Per esempio la strega è davvero una vecchina di 94 anni, incontrata in una casa di riposo

  • Sul set di Suspiria si era diffusa la paura che trattare il tema delle streghe potesse portare sfortuna al film e a chi ci lavorava. Dario Argento non ci credeva, ma in realtà avvennero molti fatti strani, tanto da convincere la segretaria di edizione a tenerne un diario: orologi perfetti che si fermavano improvvisamente, oggetti di scena perduti, scene girate e non impresse su pellicola. Per fortuna nulla di grave

  • Fin dal piano di lavorazione, in Suspiria non esistono due inquadrature uguali tra loro. Sono 1.300, un traguardo fortemente voluto da Dario Argento: Volevo che ogni inquadratura fosse bizzarra, strana e rispecchiasse lo spirito del film

  • Tra le ispirazioni visive di Suspiria è evidente l’influenza di Escher. Il grafico olandese viene continuamente citato nel film, ovviamente nella scenografia, ma anche come nome di un teatro

  • Il film più celebre di Dario Argento in Italia è Profondo rosso, ma all’estero il regista romano è più noto per Suspiria. Tra i grandi fan del film, infatti, si possono annoverare Diablo Cody, Quentin Tarantino e Nicolas Winding Refn, che hanno spesso citato Suspiria tra le loro fonti di ispirazione

  • Dario Argento scelse la casa di Friburgo usata in Suspiria come sede della scuola di danza per la sua architettura, ma anche perché ci era vissuto Erasmo da Rotterdam. Purtroppo ottenne una disponibilità temporanea e vi poterono girare solo per poco tempo. Tra le altre location di Suspiria ci sono poi Torino, Monaco e la Foresta Nera

  • La scena dell’omicidio del non vedente interpretato da Flavio Bucci fu girata nella Königsplatz di Monaco di Baviera e la lavorazione durò una settimana a causa dei complicati movimenti di macchina. Un luogo imponente, con grandi lastroni di pietra, ora trasformati in giardino, storicamente famoso in quanto usato da Hitler per comizi e parate militari. Un luogo maestoso ma anche intrinsecamente malefico, scelto consapevolmente da Dario Argento per apparire in un film sul male come Suspiria

  • Generalmente, nei film di Dario Argento, le mani dell’assassino sono sempre quelle dello stesso regista. In Suspiria però c’è una scena in cui questo non avviene: si tratta dell’omicidio in bagno. C’era bisogno di mani enormi, per cui vennero realizzati dei guanti apposta, usati poi da una controfigura

  • Dario Argento conobbe la protagonista di Suspiria Jessica Harper grazie a Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma e alla prima rappresentazione di Hair. Lei infatti veniva dal musical e colpì Argento per il talento, gli occhioni da manga e la voce cristallina

  • La musica è composta dai Goblin, già autori della colonna sonora di Profondo rosso, che poi collaboreranno con Dario Argento anche in Tenebre, Phenomena e Non ho Sonno. Il suono principale usato in Suspiria è quello del bouzouki, uno strumento a corde greco, comprato dallo stesso Dario Argento durante un viaggio ad Atene. Interessante come i Goblin siano riusciti a fondere il sintetizzatore Moog di allora, con il bouzouki e gli indiani sitar e tabla

  • La prima di Suspiria fu al cinema Metropolitan di Roma e il pubblico fu particolarmente numeroso. All’uscita, Dario Argento si era “nascosto” dentro un’auto per ascoltare le reazioni del pubblico, che non furono particolarmente entusiaste. In Italia infatti non ebbe subito successo, ma lo fece in Francia, per poi arrivare in tutto il mondo. In America fu tra i primi incassi stranieri dell’anno. In Giappone fu proiettato dalla Sony in un anfiteatro con un sistema audio unico, creato apposta per il film, di fronte a oltre 30 mila spettatori

  • Sequel e remake. Per sfruttare il successo di Suspiria, in Giappone Profondo rosso venne distribuito con il titolo di Suspiria 2. Dario Argento sta ora lavorando a una serie tv dedicata al libro Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey. Un remake di Suspiria è poi attualmente in lavorazione e sarà diretto da Luca Guadagnino con un cast internazionale

  • Su insistenza del direttore della fotografia Luciano Tovoli, il colore del sangue in Suspiria ha un colore innaturale, rosso acceso. Dario Argento accettò il suggerimento, proprio perché voleva realizzare un film “fuori dalla realtà”

  • In occasione del restauro di Suspiria in 4K, la società LVR Digital di Roma ha creato il font Suspiria per il rifacimento dei titoli di testa. Dopo aver acquisito i fotogrammi originali del film è stato ricostruito, attraverso una tecnica di maschere grafiche, un alfabeto parziale. Successivamente, i titoli sono stati riscritti sul master restaurato andando a recuperare quelle posizioni originali volute dal regista

  • Il restauro in 4K di Suspiria è stato operato dal laboratorio tedesco TLEFilms Film Restoration & Preservation Services, partendo dalla pellicola originale. I 35 mm, danneggiati in varie parti da lacerazioni, graffi e macchie, sono stati attentamente corretti in maniera digitale

La galleria d'immagini

 Una clip esclusiva

Il trailer

I biglietti sono disponibili on line, sul sito www.suspiriaalcinema.it, sull’app e nelle sale The Space Cinema.