In principio furono i robottoni. Per chi è nato più meno fra la fine dei settanta e l’inizio degli ottanta (e non solo), è impossibile non ricordare nomi come Mazinga o Goldrake. Salvo che non sia vissuto in un eremo sulla montagna. E anche lì, l’eco di qualcuno coi circuiti di mille valvole deve essere arrivato.

Poi il genere si è fatto più adulto, trovando meno consensi fra il grande pubblico in Italia, dato che nel nostro paese è ancora diffusa l’idea che una serie animata sia soprattutto un prodotto per un pubblico di bambini. Stiamo parlando di titoli come Robotech e Gundam. Tematiche più complesse, gusto per i dettagli tecnologici e non, introspezione psicologica dei personaggi.

Bisogna ammettere che con la programmazione di serie animate giapponesi dal carattere più maturo da parte di MTV, le cose sono un po’ cambiate.

Fu proprio MTV a trasmettere Neon Genesis Evangelion a partire dall’ottobre 2001, con buon successo. Niente a che vedere coi deliri che la serie ha scatenato in Giappone, ma si può parlare di un pubblico che è andato al di là della solita cerchia ristretta di appassionati.

Purtroppo, i fan italiani hanno avuto lo stesso problema che hanno avuto gli appassionati di tutto il mondo: non c’era un finale.

Evangelion è una serie cyberfantasy che basa gran parte del suo fascino non sulla spettacolarità della sequenze d’azione, ma sulle relazioni fra i personaggi e il lento dipanarsi dell’intrigante velo di mistero che avvolge l’universo creato da Hideaki Anno (Il Mistero della Pietra Azzurra) e prodotto da Studio Gainax.

Shinji
Shinji
Gli ultimi due episodi, risolvevano in qualche modo l’evoluzione psicologica di uno dei protagonisti, Shinji, ma lasciava in sospeso tutto il resto.

La cosa provocò in patria una sorta di sollevazione popolare da parte dei fan, cosa che costrinse Anno a mettersi al lavoro su altri due film. Le pellicole consacrarono definitivamente Evangelion all’Olimpo dei più grandi successi degli anni novanta.

Finalmente queste due produzioni arrivano anche in Italia, distribuite da Panini Video.

Stiamo parlando di Neon Genesis Evangelion – Death & Rebirth, il primo lungometraggio già disponibile, e di The End of Evangelion, ancora inedito ma che dovrebbe uscire fra non molto.

Il tutto lo si troverà in librerie e fumetterie.

La serie originale è ambientata in un futuro molto prossimo, quando misteriose entità extraterresti chiamate Angeli iniziano ad arrivare sul nostro pianeta.

Il primo, Adam, precipita in Antartide e provoca lo scioglimento dei ghiacci; ne consegue una serie di cataclismi che a confronto The Day After Tomorrow sembra un documentario sul maltempo.

Passano gli anni ed entra in gioco l’organizzazione NERV, delegata da sempre a scongiurare l’arrivo di queste entità celesti, a quanto pare mandate da chissà chi per punire i crimini degli uomini.

L’arma per salvarci tutti è l’Human Shaped Final Battle Weapon, Evangelion per fare prima, Eva per chi proprio ha una fretta indiavolata.

Si può aggiungere che gli Evangelion non sono veri e propri robot, ma esseri semi organici costruiti geneticamente sulla base del primo Angelo.

D’accordo, letta così la trama non ha nulla di diverso da tante altre dove gli eroi di turno sono costretti a difendere il nostro sfortunatissimo pianeta da minacce extraterrestri, exradimensionali, extramondo, extra quello che volete voi.

E invece Evangelion è un prodotto molto adulto, che si presta a diversi livelli d’interpretazione.

La serie è intrisa di riferimenti alla Bibbia e alla Cabala ebraica, che negli anni i fan si sono scervellati a trovare e cercare d’interpretare.

I personaggi sono pieni di problemi, prendono decisioni discutibili ed è spesso difficile cercare di stabilire chi stia dalla parte del torto o della ragione.

La serie originale, di 26 episodi, la si può trovare anche in DVD, distribuita da Dynamic Italia, mentre il manga è stato pubblicato da Planet Manga.