Mentre gli appassionati italiani hanno appena iniziato a mordere il secondo episodio ufficiale, nella Rete si rincorrono notizie di quelle in grado di mettere in ginocchio i fan – e, nel caso specifico, i fan sono diversi milioni sparsi in tutto il mondo.

A quanto sembra, Kingdom Hearts III potrebbe non vedere mai luce. Questo secondo la lettura più drastica delle dichiarazioni che il direttore della serie, Tetsuya Nomura, avrebbe fatto alla rivista giapponese Dengeki.

Nonostante l’interesse dimostrato da Disney per il proseguimento della saga, il team responsabile del progetto in Square Enix avrebbe scelto di interrompere momentaneamente le trattative e concedersi una pausa di riflessione sul futuro di Kingdom Hearts.

Detta così, la cosa assume già tutto un altro significato e i fan possono forse tirare, dopo lo spavento, un sospiro di sollievo – il linguaggio dei videogame non è quello delle fidanzate. D’altronde, come il capitolo originale, anche Kingdom Hearts II presenta un finale aperto (ma non una storia interrotta) e contiene un filmato segreto quasi a confermare che le peregrinazioni di Sora e amici non sono ancora concluse.

L'aspetto dei personaggi di KH2 cambia da un mondo all'altro. Qui sono in quello di Steamboat Willy.
L'aspetto dei personaggi di KH2 cambia da un mondo all'altro. Qui sono in quello di Steamboat Willy.

Provando a far combaciare i pezzi del puzzle e le indiscrezioni, l’idea è che possa trattarsi di un episodio slegato dalla trama principale.

Intanto la software house giapponese è al lavoro sulla versione riarrangiata di Kingdom Hearts II, sottotitolo Final Mix+, in uscita in Sol Levante nel 2007 e accompagnata dalla riedizione 3D per Playstation 2 del capitolo Game Boy Advance: Kingdom Hearts: Chain of Memories. Come un intervallo interattivo posto tra le vicissitudini raccontate in Kingdom Hearts e l’avvio di Kingdom Hearts II, dove l’eroe Sora e il resto della comitiva si svegliano senza ricordo alcuno degli eventi accorsi tra le due avventure, quella terminata un anno prima e l’altra, che sta per cominciare.

Ecco invece come appaiono nel mondo di Tron
Ecco invece come appaiono nel mondo di Tron

Lo stile di gioco di Kingdom Hearts II, il titolo da poche settimane disponibile in Italia, è un cocktail analcolico di elementi recuperati dalla tradizione ruolistica orientale (ci sono punti esperienza, abilità e livelli) e dagli action game nei quali bisogna invece menare le mani (con piccole divagazioni, ad esempio ritmiche). Il taglio scelto è molto morbido e la cinquantina di ore ipotizzabili per vedere i titoli di coda scorre libera da scossoni.

Il cuore del videogame rimane l’iconografia straordinariamente pop, una fusione eccezionalmente sopra le righe di creatività Disney e Square, da Final Fantasy alla Sirenetta e il Re Leone, passando per Hercules, Mulan, Pirati dei Caraibi, Tron, i corti di Mickey Mouse in bianco e nero e tantissimi altri cult dell’animazione reinterpretati per l'occasione su Playstation 2.

E dalla Sirenetta. L'audio è in inglese; i sottotitoli anche in italiano.
E dalla Sirenetta. L'audio è in inglese; i sottotitoli anche in italiano.

Tutto, nel videogame, è giocato sull’immagine, i suoni, i colori. Con qualche rimasuglio filosofico adolescenziale a sostenere il tema del doppio che fa da sfondo a quest’ultima avventura, un bicchiere stracolmo di fantasia. Magari non sempre raffinata, è vero, però sgargiante come solo avrebbe potuto un incontro nei videogame di due pesi massimi quali Disney e Square Enix.

Che, c'è da scommetterci, non finirà tanto presto. Se ne riparla dopo gli impegni di Final Fantasy XIII?